Aprilia: la città e la Lancia 80 anni dopo

Successo per il raduno internazionale del Registro di modello della berlina, avveniristica al momento della nascita, nel 1936.

Aprilia: la città e la Lancia 80 anni dopo

Si è concluso con l’ennesimo successo di partecipanti e di contenuti il XXIII raduno internazionale del Registro Aprilia che quest’anno ha avuto come luogo di partenza ed arrivo di ciascuna tappa la città laziale (provincia di Latina) che ha dato il nome all’autovettura e che nell’occasione ha festeggiato l’80° anniversario della sua fondazione (fondata nel 1936 da Benito Mussolini, che immaginava l’Agro pontino come un immenso orto per Roma, una volta bonificato).

Le tre giornate si sono sviluppate seguendo un programma che, imperniato su contenuti culturali-gastronomici si è snodato intorno alla cittadina laziale nell’occasione vero punto di riferimento dell’intero apparato organizzativo.

Il primo giorno dopo il rituale perfezionamento delle operazioni di verifica, è stato caratterizzato dalla visita all’Abbazia di Fossanova e a quella al Museo Storico della Motorizzazione Militare alla Cecchignola.

Nel secondo si è proceduto alla volta del borgo antico e del castello di Sermoneta con sosta al museo di Piana delle Orme.

Nel terzo le visite si sono concentrate al caseificio Cuomo e al cimitero militare Americano di Nettuno. Ovunque, da sottolineare, al passaggio della lunga carovana di auto, si è notato un grande entusiasmo da parte del pubblico e ovunque sono state le massime autorità cittadine a dare alla comitiva il benvenuto, un segno di riconoscimento che ha caratterizzato una tre giorni indimenticabile.

 

Presentata nel 1937, la Lancia Aprilia fu accolta con clamore ed incredulità dalla stampa internazionale per i suoi eccezionali contenuti di stile, aerodinamica, tecnica avanzata e prestazioni, tutti portati a livelli fino ad allora sconosciuti per qualsiasi vettura di serie. Basta elencare solo qualche dato: carrozzeria mista acciaio/alluminio saldata al pianale (una specie di carrozzeria portante dunque) senza gocciolatoi né cerniere esterne, porte a libro con apertura indipendente, propulsore 1350 cc V4 stretto in alluminio, sospensione posteriore a ruote indipendenti brevettata, freni posteriori all’uscita del differenziale, prestazioni al livello di una 2000 cc e un CX, pari a 0.47, al livello di una buona vettura di quarant’anni più tardi, ottenuto da una carrozzeria tanto equilibrata e intelligente (piccola fuori e grande dentro) quanto personale ed elegante, azzeccata al punto da risultare ancora oggi moderna. Non a caso la Lancia Aprilia è ancora oggi usata, con successo, nelle gare di Regolarità.

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