21 February 2015

Porsche 356, la storia

Gmund in Karnten è una piccola, graziosa cittadina della Carinzia, in Austria, adagiata a 750 metri d’altitudine in una posizione soleggiata fra le valli Maltatal e Liesertal. Il paesaggio è come....

GLI INIZI

MATURITA'

MODELLO A

La coupé costa di listino 9.950 marchi, una cifra ragguardevole, ma non elevata se si pensa che è interamente costruita a mano con la cura che diventerà uno dei fiori all’occhiello del marchio. Così la descrive il depliant: “Peso contenuto, motore elastico con alta potenza specifica, linea perfettamente aerodinamica sono le caratteristiche principali di questa sportiva di razza, piena di temperamento. La berlinetta aerodinamica Tipo 356 soddisfa anche l’automobilista più esigente e difficile ! Velocità massima 140 km/ h. Eccellente accelerazione. Eccezionale attitudine alla marcia in salita.

Anni d’esperienza nella costruzione di auto da corsa hanno dato origine a questo progetto. Il baricentro basso, le sospensioni anteriori e posteriori brevettate e ampiamente sperimentate, gli ammortizzatori idraulici molto efficaci conferiscono a questa automobile così agile le migliori qualità di marcia e un senso di assoluta sicurezza alle alte velocità, anche sui fondi stradali più impegnativi.” Il successo ottenuto dal neo costruttore nella manifestazione elvetica evidenzia che l’ex segheria di Gmünd non potrà soddisfare la domanda. Così nell’estate del 1949 i Porsche pensano di trasferire la produzione.

Dagli anni Trenta possiedono alcuni locali a Stoccarda- Zuffenhausen. Qui sono nati il progetto 7 per la Wanderer (primo progetto dello Studio Porsche), il 12 per la Zundapp, il 32 per la NSU, il 60 per la Volkswagen poi evoluto nella versione da corsa 64, nell’82 Kubelwagen e nel 166 Schwimmwagen di interesse militare. Qui è nato pure il progetto 205 per il carro armato Maus.

DALL’ALLUMINIO AL MODELLO “A”
L’interesse strategico di tali progetti spinse le autorità governative a suggerire una zona in Cecoslovacchia meno esposta ai bombardamenti nemici, ma il trentaquattrenne Ferry suggerì l’Austria, terra delle proprie origini, in luogo della Cecoslovacchia dove sicuramente non sarebbero stati accolti come amici. Ecco il motivo del trasferimento a Gmünd. Torniamo all’estate del 1949 quando il percorso inverso appare per il momento impossibile. Dalla fine della guerra gli americani occupano quei locali per la manutenzione dei veicoli militari pagando correttamente una pigione e non sarà possibile sfrattarli prima dell’estate 1950.

I Porsche concordano quindi di prendere in affitto 500 mq nell’edificio dalla carrozzeria Reutter in Augustenstrasse, a Zuffenhausen, pagando un marco a metro quadrato al mese. Qui inizia la vera costruzione in serie delle 356. Reutter non conosce le tecnologie dell’alluminio, perciò realizza carrozzerie in acciaio. Il peso aumenta, ma la produzione diventa più veloce.  

 

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