Per dimostrare la poliedricità del vetusto mezzo e la mia tesi riguardo l’utilizzo dell’auto d’epoca tutti i giorni e senza paura alcuna, sottopongo la Lancia a un vero e proprio test di fatica della durata di un anno. Le 4 porte e le cinture posteriori si rivelano l’ideale per la “transumanza” bimbi, sia per le gite fuori porta sia per accompagnarli all’asilo.
È esilarante sentire il proprio figlio di 4 anni vantarsi senza ritegno con gli amichetti dell’asilo: “Lo sapete che mio papà si è appena comprato la macchina nuova?!”. E in effetti, per un certo verso, ha anche ragione. Naturalmente l’utilizzo di una tale eccellente vettura non può essere limitato al solo carico della spesa o al fine settimana al mare; infatti, si rivela perfetta anche per sportarmi al lavoro e scorrazzare i clienti più importanti dentro un ovattato ambiente di esclusiva eleganza. Oltretutto riscuote un enorme successo alle più blasonate cene di lavoro, dove fa sfigurare le tristi ed asetticamente noiose berlinone tedesche.
COMODA
Per testarla a fondo come auto aziendale decido di utilizzarla per uno dei miei frequenti viaggi di lavoro nel sud Italia. In una settimana percorriamo lo Stivale in lungo ed in largo: Torino- Napoli-Atripalda-Napoli-Pomigliano- Termoli-Melfi-Foggia- Termoli-Sulmona-Porto Recanati- Torino. E così la Beta si rivela comodissima anche come incrociatore autostradale percorrendo, senza il minimo problema, 3000 km in 7 giorni! Purtroppo è tristemente incredibile notare quanta gente mi abbia detto: “3000 km in una settimana con una storica?!?...io non li ho fatti in 15 anni…” E usatele queste vecchiette, sennò non compratele!
Ritornati freschi e riposati dalla scorribanda sudista io e la “Betona”, giusto per non farci mancare nulla, ci lanciamo in pista! Raduno di Automobilismo d’Epoca a Balocco: scarico i bagagli, passo dal Gpl a benzina per avere più potenza, extra gonfiatina alle gomme, nastro adesivo sui fari e via! Per dimostrare che anche in condizioni estreme la Beta si dimostra sicura, sincera e ben piantata sulle gomme. Nell’arco di un anno ho percorso più di 10.000 km, divertenti e mai noiosi… E voi, cosa aspettate?!? Certo, ASI e ora anche ACI affermano: le auto vecchie (chiamiamole così per evitare ogni discussione) vanno usate poco e assolutamente non tutti i giorni… È proprio vero, per divertirsi, in Italia, bisogna essere un po’ ribaldi!
DUE “RESTYLING”, TRE SERIE
La Beta berlina vede la luce nel 1972 disegnata da Giampaolo Boano figlio di Felice Mario. Trazione anteriore, cambio a cinque rapporti, sospensioni anteriori e posteriori di tipo McPherson con le posteriori dotate di sottili bracci sdoppiati (una soluzione raffinata “made in Lancia”) e impianto frenante a quattro dischi “Superduplex” (brevetto Lancia) sono le caratteristiche tecniche salienti. Alla presentazione sono disponibili tre motorizzazioni bialbero (1438cc da 90 CV, 1592 cc da 100 CV e 1756 cc da 110 CV) e due allestimenti (standard e LX, quest’ultimo abbinabile alle sole versioni di 1,6 e 1,8 litri). Nel 1975 la Beta è sottoposta a un restyling concepito in collaborazione con Pininfarina.
Un’altra “rinfrescata” arriva nel 1979: frontale ridisegnato, nuovi fari rettangolari, indicatori di direzione spostati ai lati dei gruppi ottici principali e mascherina simile a quello della Delta. La fiancata beneficia di un profilo in gomma più spesso (sempre con bordo cromato) e di gocciolatoi allungati nella parte finale, mentre in coda torna la disposizione dei gruppi ottici della prima serie. A completamento del lifting estetico si adottano nuovi paraurti (sempre in metallo con protezione perimetrale in gomma) più spessi e avvolgenti.
Anche gli interni godono di una rinfrscata, realizzata in collaborazione con l’architetto Mario Bellini, con soluzioni assolutamente originali. La plancia -a totale sviluppo verticale- soprannominata “gruviera” è caratterizzata da una decina di incavi rotondi, dei veri e propri “buchi”, che ospitano singolarmente gli indicatori, i comandi del climatizzatore, spie e pulsanti per i comandi secondari. L’insieme è sconcertante, ma assolutamente.... scenografico e non privo di uno studio ergonomico. Sullo stesso stile, vengono ridisegnate le sellerie, il volante, i pannelli porta (con la maniglia d’apertura nascosta). La Beta berlina è uscita dal listino nel 1981, sostituita dalla Prisma.