Ford Mustang “Bullitt”, torna il mito della fast-back di McQueen

La Casa dell’Ovale Blu ha presentato una riedizione della mitica auto protagonista
dell’inseguimento più famoso della storia del cinema
1/10
Una Ford Mustang GT fastback, un film poliziesco, il 1968, un inseguimento lungo e spettacolare, Steve McQueen al volante, il premio Oscar per il miglior montaggio: sono gli ingredienti di dieci minuti leggendari, per gli amanti del cinema e delle automobili. Dieci minuti per i quali è ricordato da allora il film “Bullitt”, dal nome del poliziotto protagonista interpretato dal mitico attore-pilota americano.
Poteva Ford non celebrare i cinquant’anni da tutto questo, oggi che la sua Mustang è tornata nella ennesima reincarnazione, in vendita tra l’altro anche in Europa? Certo che no.
La Mustang “Bullitt” ha tutto quello che serve per rinnovare la leggenda, e anche migliorarla. Di certo non mancano la potenza del suo V8 da 5 litri (oltre 460 Cv e 54 kgm di coppia) né quella dell’impianto audio montato su questa versione celebrativa, ben 1000 Watt.
Naturalmente in questa edizione celebrativa non mancano tutti i ritrovati della tecnologia automobilistica moderna, in particolare nella gestione elettronica della meccanica, ma su di noi continua ad esercitare un fascino inarrivabile la versione originaria della macchina usata da Frank Bullitt, il poliziotto interpretato da McQueen, nel film di Peter Yates, con la sua livrea verde e i cerchi in magnesio Cragar. Non che mancasse il motore, tra l’altro, visto che il model year 1968 poteva contare, tra le tante opzioni di V8, anche su un 7 litri da 390 Cv all’elevato regime (per li standard a stelle e strisce) di 6.000 giri. Ci piace l’abitacolo con gli strumenti analogici circolari e cromati, e il volante a tre razze in alluminio con corona di legno (anche se sulla macchina del film era rivestito in pelle nera, e il cambio era manuale mentre nelle foto è automatico). E poi la linea è bellissima, attuale ancor oggi, elegante e sportiva, non a caso la nuova Mustang si rifà nel look proprio alla GT fast-back, di cui ribadisce di fatto la linea nella sostanza, anche se oggi è molto più muscolosa.
Oggi il richiamo al passato serve alla GT Ford a ricordare quale fosse la natura di queste auto, le cosiddette “pony-car” per distinguerle dalle sportive in voga in America fino ai primi anni Sessanta, dalle enormi carrozzerie che potevano arrivare ai 7 metri di lunghezza. Una natura che si ribadisce, aggiornata al nuovo millennio, nella Mustang attuale, che è più sportiva nei concetti, per piacere anche agli europei, ma sempre con il DNA di sportiva all’americana.
Per la presentazione in Europa della nuova versione sono stati coinvolti i nipoti di Steve McQueen, Chase e Madison, protagonisti di un filmato sulle strade alpine intorno a Ginevra: ovviamente in.. fuga, dalla Mercedes di un fotografo. Il breve filmato si trova qui.
© RIPRODUZIONE RISERVATA