Solo un anno fa il presidente dell’Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani, giustificava la sua volontà di “stringere” sui benefici alle auto ventennali ricordando che una vettura diesel euro 1 rilascia 27 volte il quantitativo di polveri sottili di una moderna euro 5.
Oggi, in seguito al clamore suscitato dal recente “dieselgate”, partito dai TDi Volkswagen e probabilmente destinato a contagiare anche altri costruttori, le parole di Sticchi Damiani suonano in qualche modo beffarde.
Mentre gli appassionati e le riviste di settore tendono giustamente a fare le dovute differenze tra l’uso e la manutenzione di un’auto storica rispetto a una moderna, i media “generalisti” gridano allo scandalo e spesso chiedono di rottamare tutte le auto vecchie o quasi, rischiando di innescare l’ennesimo provvedimento capestro, penalizzante per tutti e a beneficio probabilmente di nessuno.
A tal proposito, partiamo da alcuni assunti.
1. Un’auto storica utilizzata come tale percorre in media 1.500/2.000 km l’anno, contro i 15.000 di una moderna.
2. Il proprietario di auto storiche è generalmente più attento alla manutenzione, e tende ad evitare situazioni di stress per sé e l’auto, quali traffico intenso e centri urbani, in cui si concentra l’inquinamento atmosferico maggiore.
3. La percentuale di veicoli storici è minima rispetto al parco circolante complessivo.
4. Nessuno è a favore del peggioramento della qualità dell’aria, neanche il collezionista più sfegatato.
5. L’auto storica genera un indotto specifico corposo e specializzato, spesso in grado di dare lustro al nostro paese che è tra i primi al mondo per qualità delle lavorazioni e dei restauri.
Detto questo, viene spontanea una domanda, volutamente provocatoria: chi fa peggio al paese e all’ambiente, il collezionista che la domenica fa un giro fuori porta con la sua storica, anche se è un’utilitaria anni ‘80 di poco valore, o l’automobilista che, inconsapevolmente e sia ben chiaro per necessità, tutti i giorni sta un paio d’ore in coda, col suo bel diesel nuovo con le emissioni truccate?