17 March 2013

Lancia Gamma Coupé

Prodotta in due serie con motori di 2 litri e di 2,5 litri anche a iniezione, fu la coupé di maggior prestigio nel listino Lancia fra il 1976 e il 1983. Oggi.....

Intro

 

Negli anni Sessanta la Lancia Flaminia era ancora bellissima, ma in alcuni elementi rivelava l’età. Il motore, per esempio, derivava dall’Aurelia progettata alla fine degli anni Quaranta e ormai era al capolinea dello sviluppo. Grazie alle eccezionali qualità la maestosa berlina e le derivate rimasero in listino fino al 1969, ma per gli anni a venire ci voleva una sostituta. Provvisoriamente al vertice della gamma la Lancia mise la Flavia 2000, mentre iniziava un nuovo progetto che, nel quadro di collaborazione del Gruppo Fiat con la Citroën, doveva incorporare le sospensioni oleopneumatiche della Casa francese.

il motore

Nel 1972 lo studio era in fase avanzata, quando malauguratamente l’accordo saltò e i tecnici della Lancia dovettero iniziare daccapo. Per la meccanica, dopo avere valutato altre ipotesi, abbracciarono l’idea di fare evolvere quella della Flavia perché avrebbero potuto mantenere il collaudato schema della trazione anteriore con il motore a sbalzo, entrato ormai nella tradizione della Casa. I tecnici disegnarono quindi un moderno motore a 4 cilindri che conservò la configurazione boxer della Flavia, ma adottò un albero a camme in testa per ogni bancata invece dell’ormai superato sistema con aste e bilancieri. Rimase anche la pregiata esecuzione in lega d’alluminio, ma attualizzata con soluzioni tecnologiche d’avanguardia.

 

La cilindrata fu fissata in 2.5 litri, ma i tecnici previdero una versione di 2 litri per il mercato italiano nel quale il fisco penalizzava fortemente le auto di cilindrata superiore. In entrambi i casi la leggerezza dei motori d’alluminio rimase notevole in rapporto alla potenza di 120 CV per la 2000 e di 140 CV per la 2500. Le caratteristiche costruttive permisero una elevata coppia motrice ai bassi regimi e una buona erogazione della potenza a tutti i regimi in un insieme molto ben bilanciato.

la linea...

La carrozzeria Pininfarina fu incaricata della veste estetica dei nuovi modelli, che si chiamarono Gamma rinnovando la tradizione Lancia di usare le lettere dell’alfabeto greco per battezzare le sue vetture. Per la berlina Pininfarina studiò una linea a due volumi con buone caratteristiche di penetrazione aerodinamica. Per la coupé, dotata di un pianale più corto di 12 centimetri, si orientò verso la linea a due volumi. Di conseguenza ottenne un coefficiente aerodinamico di forma leggermente meno favorevole (CX = 0,38 invece di 0,37), che tuttavia agli effetti pratici fu compensato dalla riduzione della superficie resistente all’aria. Per la Coupé il designer Aldo Brovarone della carrozzeria Pininfarina creò una linea che esaltò la semplicità per ottenere l’eleganza. In altre parole seguì il filone di idee iniziato dal carrozziere con la Fiat 130 Coupé, nella quale il minimo delle linee servì per ottenere il massimo nel comunicare l’idea dell’alta classe della vettura.

raffinatezza..

La Gamma Coupé si presentò quindi come una macchina di straordinaria purezza, con una forma fatta di linee tese e di superfici piane con l’inserimento di alcune peculiarità nuove rispetto alla 130 Coupé, come le scalfature nelle fiancate e alcuni stilemi classici della carrozzeria Pininfarina. Fra questi ricordiamo la V a forma di coda di rondine sul cofano posteriore che apparve per la prima volta sulla dream car Chevrolet Rondine disegnata per Pininfarina da Tom Tiarda nel 1963 e poi impiegata per la Fiat 124 Spider prodotta da Pininfarina in un gran numero di esemplari a partire dal 1966.

 

L’elemento più nuovo della Gamma fu dunque il padiglione rilevato nella parte posteriore per rendere la linea più dinamica e soprattutto per rendere la scocca più sicura in caso d’incidente, funzionando come un vero e proprio roll-bar. Dalla combinazione di questi elementi derivò una linea molto felice che non richiese le consuete decorazioni cromate che all’epoca connotavano le auto di lusso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA