Libri sotto l’ombrellone: tre suggerimenti per l’estate

Una monumentale opera dedicata alla storia della Carrozzeria Touring, che compie 90 anni; la vita e la carriera di Ronnie Peterson, il pilota più veloce della sua epoca; una monografia dedicata alla Mercedes W123, antesignana della “Classe E”.

Libri sotto l’ombrellone: tre suggerimenti per l’estate

Touring Superleggera, carrozzeria che ha fatto la storia

Per gli amanti delle automobili la carrozzeria Touring Superleggera è sinonimo di eleganza e raffinatezza unita all’efficienza aerodinamica. Basta pensare alle berlinette Superleggere, alle Ferrari “barchetta”, alle Disco Volante.

Nomi mitici, che rappresentano soltanto alcune delle realizzazioni della famosa Carrozzeria milanese, nata nel 1926 (esattamente 90 anni fa) che ha vestito le più importanti Alfa Romeo dagli anni ’30 agli anni ’50 (6C 1750 “Flying Star”, 6C 2300 Berlinetta Mille Miglia, 8C 2300 e 2900, 1900 Sprint, fino alle 2000 e 2600 Spider), le migliori Ferrari dei primi anni (le mitiche Barchette, le Berlinette Le Mans vincitrici delle Mille Miglia), la prima Maserati stradale di serie (la stupenda 3500 GT), le prime Lamborghini (350 GT e 400 GT), molte Lancia (dalle Lambda alle Flaminia) e tanti altri importanti marchi (Isotta Fraschini, Fiat, Aston Martin, Bianchi, Ansaldo, OM, Mercedes…). Auto che hanno vinto tutto, sia nei Concorsi di Eleganza sia in gara, Villa d’Este come la Mille Miglia (sei le vittorie assolute alla “Freccia Rossa”, dal 1932 al 1950).

Molto attenta all’innovazione tecnologica, con il brevetto Superleggera, del 1937, in cui una gabbia di sottili tubi di acciaio veniva saldata al telaio con sopra la carrozzeria di alluminio: leggera e aerodinamica, fedele al motto: “Il peso è il nemico, la resistenza dell’aria l’ostacolo” ma anche con grande attenzione al confort grazie agli interni rifiniti in maniera impeccabile.

Tutta la storia della Touring è racchiusa in questa nuova opera firmata da Giovanni Bianchi Anderloni, nipote del fondatore Felice e figlio del successore Carlo Felice, realizzata grazie all’archivio di famiglia e al supporto dei maggiori archivi nazionali e ad un ampio spoglio delle riviste dell’epoca.

Edita da Fucina, l’opera è monumentale: due volumi, oltre 750 pagine e più di 1300 foto (tra cui figurini, disegni e pubblicità dell’epoca) e parla anche del periodo in cui Carlo Felice Bianchi Anderloni fu a capo del Centro Stile Alfa Romeo, racconta del Registro Touring che raduna appassionati e collezionisti e della rinata Carrozzeria Touring Superleggera che, da una decina d’anni, realizza fuoriserie di altissimo livello. Il prezzo dell’opera è conseguente alla qualità della stessa: 280 euro.

L’opera sarà presentata ufficialmente al prossimo Salone di Padova giovedì 20 ottobre nello “Spazio ACI” al padiglione 3.

 

Giovanni Bianchi Anderloni

Carrozzeria Touring Superleggera

Fucina editore, due volumi, oltre 750 pagg

Rilegatura in similpelle, cofanetto

Prezzo 280 Euro

 

SuperSwede, il più veloce di tutti senza iride

Ronnie Peterson è stato uno dei più grandi piloti di Formula 1. Velocissimo, qualcuno disse perfino più di Jackie Stewart, spettacolare, mai rassegnato anche se non aveva l’auto giusta per essere competitivo.

La sua carriera è raccontata con dovizia di particolari da Alain Henry, giornalista inglese all’epoca molto addentro alle vicende del Circus della F1 e amico del pilota svedese. Una biografia che sarebbe dovuta andare in libreria già nel 1979, come voleva Peterson, a coronamento di una splendida carriera alla quale mancava solo il titolo mondiale, che era alla sua portata. Monza, settembre 1978, decise diversamente, portandosi via “SuperSweden”.

Il libro racconta la storia di Peterson dagli esordi, quando Ronnie iniziò a correre in Motocross per passare subito dopo ai kart, gareggiando con un mezzo costruito dal padre Bengt, a motore Bultaco. Poi, a fine anni ‘60, il debutto in F3, con pochi soldi ma una passione sconfinata. Con dovizia di particolari e aneddoti, Henry descrive le stagioni alla Tecno F3 e poi alla March in F2, campionati allora assai combattuti e anche ricchi che, se si aveva talento, portavano diritti alla F1.

Peterson fu coinvolto nel progetto March, una nuova scuderia molto ambiziosa che oltre al team ufficiale aveva programmato la vendita delle sue vetture anche ai privati e in diverse categorie.

Lo svedese fu partecipe di quel progetto e il quadro che ne fa l’autore è molto preciso nel ricordare momenti e sviluppi, anche inediti. Visto che con la March non riusciva però a vincere, lo svedese accettò di buon grado il corteggiamento di Colin Chapman, patron della Lotus. Con la scuderia sponsorizzata John Player Special, Peterson visse i momenti più belli e più brutti. Le prime vittorie, avendo come compagno di squadra nientemeno che Emerson Fittipaldi, ma anche la delusione per l’erede della famosa “72”, quella Lotus 76 che né lui né Jacky Ickx riuscirono mai a far decollare.

Alla fine del 1974, dopo una stagione buona ma sotto le aspettative, l’autore svela la trattativa per uno scambio di piloti tra Lotus e Shadow che non andò a buon fine così l’astro nascente Tom Pryce rimase nel team di Don Nichols e Ronnie al suo posto.

La parte centrale della carriera di Peterson corre veloce nelle pagine del libro, forse un po’ troppo per il 1976, quando ritornò alla March, e il 1977 unico anno in cui guidò per Ken Tyrrell la famosa “sei ruote”. Stagioni non all’altezza per i risultati, ma che comunque confermarono lo svedese come uno dei piloti più veloci della F.1. E infine il clamoroso ritorno alla Lotus come seconda guida di lusso di Mario Andretti, nell’anno della magica vittoria del mondiale con la “79” ad effetto suolo.

A fine stagione Peterson non ci arrivò. L’incidente a Monza ebbe conseguenze letali e privò il mondo di un vero talento. Nel 1979, Ronnie avrebbe guidato una McLaren (e, di nuovo, il cambio non sarebbe stato fortunato, ndr).

Il libro ha il pregio di raccontare, attraverso le gesta di un campione, gli anni forse più elettrizzanti della F1, anche con brevi interviste ad altri protagonisti. Manca quasi del tutto la vita privata di Peterson e di sua moglie Barbro e il finale è un po’ sintetico, mancando per forza di cose il racconto dello stesso pilota.

Ma la lettura è di soddisfazione.

 

Alain Henry

Ronnie Peterson SuperSwede

Edizioni Mare Verticale

224 pagine, foto in b/n

Lingua italiana, 20 Euro

 

Mercedes W 123: tutto sulla “ultima classica”

Quella che oggi si chiama “Classe E”, nel 1976, quando fu presentata la sua antesignana, era la “media” di Casa Mercedes, nonostante i circa 5 metri di lunghezza: la W123. Prodotta in 4 varianti di carrozzeria (berlina, station wagon, coupé e limousine) e in poco meno di 2,7 milioni di esemplari con lo stile di Bruno Sacco, è rimasta una pietra miliare del genere, per linea, tecnica, comodità e perché è… una Mercedes! Così la pensa l’appassionato Domenico Ranieri, che ha scritto un libro a essa dedicato perché “sebbene universalmente apprezzata ai 4 angoli del globo, poco si è scritto su quella che viene da molti considerata come l’ultima vera media”. Il libro, edito con la collaborazione di stelle cadenti.com, è il tipico volume realizzato dal vero appassionato: completo che più completo non si può, prende in esame ogni aspetto della vettura e della sua storia: perché è nata, perché e come comprarla, esterni, interni, meccanica, manutenzione, eccetera. Piace il fatto che l’autore abbia preferito un’impaginazione didascalica a voli pindarici grafici che possono portare a scarsa chiarezza per rincorrere l’immagine. Peccato solo che manchino i… numeri di pagina (!): il libro è diviso soltanto in capitoli. “La meraviglia di Stoccarda - L’ultima classica” è in vendita da Gilena di Brescia e nelle migliori librerie automobikistiche a 39,90 euro.

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