Torna la Shelby GT350R, la Mustang da corsa

Una versione da pista che ci fa tornare in mente le gare negli Usa degli anni Sessante. Ecco il filo rosso che percorre i decenni

Torna la Shelby GT350R, la Mustang da corsa

Ford ha recentemente presentato al Salone di Detroit la versione corsaiola della nuova Mustang. Un nome e una tradizione che riportano alle gare degli anni ’60. Quando i “pro” dell’automobilismo accettavano inviti dagli amici dilettanti a correre con loro. Come fece il messicano Pedro Rodriguez sull’esemplare che vi presentiamo in queste immagini. E un estratto di un bellissimo documentario sulla stagione Trans-Am 1971 con la battaglia tra Mark Donohue e George Follmer

 

All’ultimo Salone di Detroit Ford ha presentato la nuova Mustang “Shelby GT350R”, dedicata all'uso in pista (non è omologata per la circolazione stradale). Per questo motivo è stata alleggerita rispetto alla versione normale eliminando, tra le altre cose, climatizzatore, impianto audio e sedili posteriori. Il motore resta l’aspirato Ford della GT350, un V8 5.2 da 500 CV e oltre 540 Nm di coppia. Altre dotazioni sono i cerchi da 19” in fibra di carbonio, lo splitter anteriore maggiorato e lo spoiler posteriore, anche questo in fibra di carbonio. È facile prevedere che la nuova Shelby GT350R sarà usata nelle gare americane Trans-Am e Grand-Am.

 

La nuova “R” completa la gamma di Mustang ispirata al nome di Carroll Shelby, leggenda dell'automobilismo, tra le altre cose artefice (da pilota e team manager) delle vittorie Aston Martin (1959) e Ford (1966-1967) alla 24 Ore di Le Mans. La versione stradale (senza “R”) era stata presentata al Salone di Los Angeles 2014, in occasione del 50° anniversario del modello.

 

I nomi di Carroll Shelby e Ford sono legati a doppio filo, tanto da essere l’unico paragone possibile (pur non del tutto calzante) quelli di Fiat e Abarth. Le Mustang elaborate da Shelby sono rimaste un mito delle corse. Le GT350R fecero la fortuna di molti piloti privati (e non solo) nelle corse degli anni ‘60 e ‘70.

 

Gli esemplari originali di “Shelby GT350R” costruiti sono in tutto 36: nel caratteristico colore bianco con strisce blu, i telai lasciavano la fabbrica per approdare nell’officina di Shelby dove erano elaborate e spogliate per correre nel campionato dello Sports Car Club of America (l’Aci statunitense). E divennero così l’esempio da seguire per chiunque avesse una Mustang di serie e la volesse elaborare. Il motore V8 di 4,7 litri, in particolare, poteva superare i 350 CV a 7000 giri con una preparazione che prevedeva, tra le altre cose, il tipico carburatore Holley quadri corpo.

 

Un esemplare di Shelby GT350R dei quali è stato “battuto” non molto tempo fa a un’asta in America: si tratta di quella che vi presentiamo in questa galleria di immagini, costruita nel 1965, che ha una storia particolare. Si tratta infatti della vettura con numero di telaio 5R108, una delle prime allestite, che gareggiò con le insegne del team All American Racers di Dan Gurney. Come riportato sulle fiancate, nel febbraio 1966 fu usata anche da Pedro Rodriguez per disputare la gara “National” al Green Valley Raceway, una prova in Texas del campionato SCCA. È uno dei tanti esempi che ricorda come fosse l’automobilismo di allora: il messicano Rodriguez era una stella del firmamento internazionale delle corse, impegnato in F1 e pilota ufficiale Ferrari nel mondiale Marche, ma accettò volentieri l’invito del suo amico Charlie Barns, sconosciuto pilota gentleman texano proprietario in quel momento di questo esemplare. Per la cronaca, vinse la gara.

 

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