20 January 2018

Riboldi-Sabbadini domano la "Winter" più fredda degli ultimi anni

Gli alfieri di Franciacorta Motori hanno vinto con 4 punti di scarto una gara tiratissima, con tanta neve e temperature polari
Ok la nuova formula su due tappe, grande spettacolo nei trofei del sabato sul laghetto di Madonna di Campiglio
Sono partiti in 93 e arrivati in 82 al traguardo dopo due tappe, di cui la prima giovedi sera, di 40 km, e la seconda, di ben 370 km, venerdì sera, per un totale di 62 prove cronometrate. Gli equipaggi della 30esima Winter Marathon hanno trovato neve per i loro pneumatici chiodati nella gara invernale che si disputa per buona parte con il buio. Meno dieci la temperatura sul Pordoi, completamente innevato, che ha messo a dura prova gli equipaggi a bordo di vetture scoperte.
Proprio uno di questi ultimi ha però vinto la gara, sulle strade del Trentino Alto Adige con partenza e arrivo a Madonna di Campiglio: Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini su Fiat 508 Sport del 1933. Le auto anteguerra sono state favorite come al solito dai coefficienti migliori come conferma il terzo posto sul podio di Alberto Aliverti e Alberto Maffi (Fiat 508 C del 1937). Anche per questo motivo grande merito va all’equipaggio Guido Barcella-Ombretta Ghidotti (Porsche 356 C del 1963), secondo per sole quattro penalità.
Molto tirate anche le due sfide del sabato sul laghetto ghiacciato, riservate come tradizione ai primi 32 della classifica generale. Due i trofei in palio: Digitech, vinto da Vincenzo Bertoli-Alberto Gamba (Fiat 508 C del 1938); ed Eberhard. Quest'ultimo è stato combattutissimo: basti pensare che, con tempo imposto di 52" per completare un giro del circuito sul laghetto, i vincitori Ezio Sala-Gianluca Cioffi (Lancia Aprilia del 1937) hanno realizzato 51"99 contro i 52"04 dei secondi Roversi-Bellini (Lancia Aurelia B20).
Cronaca completa, interviste e commenti su Automobilismo d'epoca di febbraio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA