A Verona Legend Cars festa per il 50° della Capri

Organizzato dal Taunus Devil Drivers, unico club italiano dedicato alle Ford europee anni ‘60-’80. La famosa coupé compie mezzo secolo e chiama a raduno le "sorelle". Preparate le vostre auto e i pantaloni a zampa!
Primavera del 1969, una sera all’uscita di un qualsiasi cinema del Vecchio Continente: l’europeo, o meglio l’italiano medio che anela all’America e al benessere, già da qualche anno ha i suoi status-symbol a portata di mano: allunghi un braccio ed ecco Blue jeans, Ray-Ban e più di recente lavatrici, tostapane e frigoriferi.
Ma appunto a quell’europeo che esca dal cinema dopo aver visto la prima visione di “Bullit” con l’immortale Steve McQueen che cavalca una stupenda Ford Mustang Fasback verde oliva, manca ancora un qualche cosa per sentirsi davvero libero e selvaggio. Indovinate cosa?
In realtà per i più attenti “la Cosa” era appena sbarcata sul Vecchio Continente da poche settimane, naturalmente nella sua versione più paciosa e adatta alle nostre vecchie strade e centri storici.
Salone dell’auto di Bruxelles, 15 gennaio 1969: all’apertura c’è un piedistallo vuoto, o meglio ricoperto da un telone che resterà coperto fino al giorno 24 quando finalmente “la Cosa” ha un nome e un cognome:
Ford Capri MK1.
Preceduta da una fortissima campagna pubblicitaria finalmente eccola qua in tutta la sua bellezza! Uno sparo nel buio, l’anello di congiunzione tra il vecchio regime e il nuovo che avanza. Finalmente anche l’europeo medio ha la sua bella auto sportiva con la quale uscire con gli amici la sera per fare un figurone ma anche per portare la famiglia al mare la domenica in tutta comodità.
Linea mozzafiato, muso lungo e aggressivo, sedere corto e compatto, cerchi sportivi. Elegante, ma anche pratica, in due parole un grande successo.
L’America è finalmente arrivata e si vede (anzi, molte Capri faranno lo stesso viaggio di Colombo: dall’ Europa dove sono prodotte nelle fabbriche di Dagenham e Colonia fino negli Stati Uniti): motore a V da 1300 fino a 3000 cc, colorazioni fantasiose (immaginate la 124 di papà in verde oliva chiaro metallizzato o melanzana… ma dai!), i pensionati che quando ti guardano passare al al semaforo scuotendo la testa
dicono: “Ma cos’è quell’affare lì?”. E se avessero solo pochi anni in meno sarebbero i primi all’apertura della concessionaria il mattino dopo.
La famiglia poi si allarga: ancora più elegante la versione face-lift del 1973 con nuovi fanali dietro e la famosa bolla sul cofano, poi una più sobria MK2 con pratico portellone dietro (finalmente!) e freni a disco (finalmente!). Forse poco capìta, ma provate a guardare gli interni di un 3.0 poi magari ne parliamo eh!?
Indimenticabili poi alcune Limited come la sudafricana Perana (70-72) con un motore pazzesco (facile, è quello della Mustang!), la lussuosissima Tickford inglese (l’edonismo degli anni ’80) e la RS 2600 a iniezione, regina delle gare Turismo.
A seguire, un’elegantissima terza serie che ci porta per mano fino ai tempi moderni, per la precisione al 19 dicembre 1986 quando l’ultimissima Capri esce dagli stabilimenti inglesi dopo 1.886.647 esemplari
Prodotti; e qui finisce la storia.
Ma se la storia è scritta bene il destino la fa diventare leggenda… non subito però, ovviamente alcuni anni di oblio poi alla fine degli anni ‘90 grazie anche a Internet (oldtimer, ma non obsoleti…) ci si ritrova tra appassionati e nascono i primi Club, scoppia di nuovo la passione. E le Capri diventano veri oggetti di culto.
E adesso?
Beh, Se vi fosse rimasta voglia di vederne qualcuna dal vero, ognuna con una sua storia personale (sappiamo tutti che anche i motori hanno un’anima), magari accompagnate dalle sue cugine Taunus, Escort e Granada, allora non mancate alla Fiera di Verona, dall’11 al 12 maggio 2019.
Noi ci saremo. E vi aspetteremo.
Luca Faccioli
www.veronalegendcars.com / www.taunusdevildrivers.com/
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