Approvata la “Finanziaria” 2019: i bolli a metà per le ventennali sono legge

Un provvedimento che farà piacere ad alcuni, ma è contraddittorio come l’intera Legge di stabilità. E non sposta di una virgola il problema della valorizzazione della storia dell’automobile italiana
Ieri, sabato 29 dicembre, è stata votata anche alla Camera la Legge di Stabilità 2019. Ormai si attende soltanto la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale perché la legge abbia vigore, ma è una pura formalità. Dopo una vera e propria battaglia in Parlamento, a causa soprattutto della esautorazione di fatto di quest’ultimo per la richiesta di fiducia sul voto da parte del governo, la legge è fatta.
Si può quindi ritenere, ora, ufficiale il provvedimento che riguarda i “bolli” delle automobili tra i 20 e i 29 anni di età: bolli che saranno “scontati” del 50% nel 2019.
Tra gli altri provvedimenti presenti nella Legge di Stabilità e che potranno avere riflessi anche sull’automobilismo storico, segnaliamo la prosecuzione della rottamazione in cambio di benefici all’acquisto, in particolare sulle auto elettriche e ibride: 6.000 euro con rottamazione, 4.000 euro senza per le prime e rispettivamente 2.500 e 1.500 euro per le seconde.
E’ soltanto una delle tante contraddizioni di una “finanziaria” criticata da molti: da un lato si adotta la rottamazione per eliminare auto inquinanti in favore di quelle (in teoria) a inquinamento zero, dall’altra si rende più economica la gestione di auto vecchie e inquinanti.
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