a cura della Redazione - 10 August 2018

Da New York a Gonzaga, in tutto il mondo si festeggia “l’art de vivre” secondo 2CV

Sono partiti i festeggiamenti per il compleanno dell’automobile che da mezzo di servizio è diventato
fenomeno di costume. La “fantasia al potere” che essa rappresenta continua a fare proseliti

Nel 2018 la mitica 2CV di Citroën taglia il traguardo dei suoi primi settant’anni. Per festeggiare l’importante compleanno di una delle vetture che hanno segnato la storia mondiale dell’automobile, i tanti suoi appassionati possessori stanno organizzando festeggiamenti in Europa e nel resto del mondo.
A luglio si sono già svolti due importanti raduni, il primo dei quali addirittura a New York. Una cinquantina di “Deux chevaux”, tra i quali undici provenienti dal Québec, hanno sfilato per le strade di Manhattan, per poi essere posteggiate ai lati di Central Park, dove hanno conquistato la simpatia e la curiosità delle migliaia di frequentatori del famoso parco.
Il raduno newyorkese si è poi concluso festosamente tra degustazioni di champagne, vini, piatti tipici francesi e l’immancabile accompagnamento musicale che hanno sottolineato lo spirito proprio che ha sempre animato la 2CV: “ceci n’est pas une voiture, c’est un art de vivre” (non è un’automobile, ma un modo di vivere, ndr).
Questo è lo spirito che ha animato anche il primo raduno nazionale dedicato alla “piccola” di Citroën che si è svolto a Gonzaga (provincia di Mantova) all’inizio di luglio con la partecipazione di ben 305 “Deux chevaux” e di quasi mille persone. Un evento in cui volutamente si respirava aria delle vecchie fiere paesane, per ricordare le “origini contadine” di questo modello.
Al primo raduno nazionale delle 2CV, organizzato con la collaborazione di tutte le tante anime del “duecavallismo” italiano, c’erano giovani e meno giovani, bambini con 2CV a pedali e musica, un mercatino con pezzi di ricambio, libri e artigianato, cibo di strada.
C’era soprattutto tanta voglia di stare assieme, giocare e divertirsi con quel miracolo a motore che è la Citroën 2CV, c’era la fantasia al potere (perché la 2CV l’ha sempre rappresentata), c’erano auto impeccabili di serie ed altre iperpersonalizzate, c’era la gara delle 2CV Cross, c’erano roulotte “fatte apposta” ed anche una selva di tende da campeggio per gente che ha preferito dormire sotto le stelle.
Uno spettacolo unico, che grazie a questo successo diverrà un appuntamento fisso, ogni anno, da qui a quando questa pacifica, rassicurante icona senza tempo continuerà a solcare le strade del mondo. Perché la Citroën 2CV “n’est pas une voiture, c’est un art de vivre”.
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