di Luca Gastaldi - 08 February 2019

Una Ritmo sul podio al Monte-Carlo Storico

È quella, preparata da Promotor Classic, di De Angelis-Sisti, ottimi secondi dietro a Badosa-Reidl su Renault 8. Terzo un altro equipaggio italiano, Canella-Arena, con una Lancia Fulvia Coupé. Gara difficile, quasi tutta innevata e ghiacciata

Si è conclusa nella notte tra martedi 5 e mercoledì 6 febbraio la 22^ edizione del Rallye Monte-Carlo Historique; come da tradizione, il porto del Principato di Monaco ha accolto gli equipaggi “superstiti” che hanno portato a termine la grande avventura del “Monte”. Bottiglie di Champagne e Prosecco hanno allietato i brindisi finali dei concorrenti dopo cinque giorni e 2.000 km di gara, affrontati per buona parte sulla neve e sul ghiaccio.
Anche l’Italia dei rally storici ha brindato di soddisfazione grazie ai due equipaggi che hanno sventolato il tricolore sul podio: se la vittoria è andata agli specialisti francesi Michel Badosa e Mogens Reidl (Renault 8), il secondo e il terzo posto sono stati conquistati dagli equipaggi italiani formati da Alessio De Angelis e Sergio Sisti (Fiat Ritmo), e da Massimo Canella con Nicola Arena (Lancia Fulvia Coupé). È stata una lotta sul filo delle penalità, quella ingaggiata dai tre specialisti del volante, che si sono distinti proprio per le capacità di guida sui fondi innevati e ghiacciati trovati in quest’ultima edizione della “classica” invernale. Badosa è un ex-rallista, De Angelis è stato campione italiano di Rally Raid, Canella è un gentleman driver ancora impegnato sulle prove speciali con le vetture moderne.
I tre sono arrivati al traguardo del Monte-Carlo Historique 2019 con 1.670, 2.260 e 2.400 penalità accumulate rispettivamente nelle 15 prove speciali disputate con la formula della regolarità a media.
Come anticipato, è stata un’edizione del rally molto impegnativa e selettiva: 69, infatti, sono stati i ritiri tra gli oltre 300 partenti, e la neve caduta in abbondanza sulle strade delle Alpi francesi ha messo a dura prova le capacità di guida dei concorrenti, oltre ad aver costretto l’organizzazione ad annullare tre prove di domenica a Burzet, Saint Bonnet le Froid e Col du Buisson. “Ci siamo rifatti della sfortuna che ci aveva colpito nel 2018 -ha sottolineato De Angelis al traguardo- e il risultato di quest’anno è molto appagante viste le difficili condizioni nelle quali abbiamo corso. Ci siamo preparati al meglio nelle ultime settimane, abbiamo allestito con cura la nostra piccola Ritmo e siamo felici di aver onorato un’auto italiana che con il grande Attilio Bettega aveva dato prestazioni incredibili nei Rallye di Monte-Carlo di inizio anni Ottanta. La Ritmo, pur con un motore da soli 1.100 cc, si è rivelata una vettura fantastica da guidare sulla neve; Promotor Classic l’ha preparata e allestita a dovere, come una vera Gruppo 2 dell’epoca, e ci ha regalato grandi soddisfazioni”.
La compagine era partita il 1° febbraio dal centro di Milano (altre città di partenza sono state Atene, Glasgow, Barcellona, Reims, Bad Hombourg e la stessa Monte-Carlo) per poi affrontare una prima tappa di concentrazione tutta in notturna fino a Bourgoin Jallieu e poi a Buis les Baronnies. Da qui ancora un settore con le prime due prove cronometrate e arrivo di tappa a Valence sabato sera 2 febbraio dopo aver percorso oltre 1.000 chilometri senza sosta.
Il giorno successivo è stata completata la prima tappa di classificazione che comprendeva quattro prove speciali, con partenza e arrivo a Valence. Lunedì 4 febbraio, ancora con partenza e arrivo a Valence, si è svolta la prima parte della tappa comune con altre quattro prove. Martedì 5 febbraio la seconda parte della tappa comune (tre prove speciali) con partenza da Valence e arrivo a Monte-Carlo, per ripartire subito nella notte stessa per la tappa finale con le ultime due prove sul mitico Col de Turini.
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