Il Museo Mercedes dedica un'esposizione alle autoradio

Il Museo Mercedes – situato in un magnifico edificio moderno – è sempre fonte di sorpresa e novità. Al suo interno sono esposti e custoditi 160 modelli storici e oltre 1.500 oggetti dei più svariati periodi, dalla prima Mercedes Benz Paten Motorwagen del 1886 fino alle più recenti vetture da competizione. In aggiunta la casa tedesca ha introdotto i “33 Extra”, una raccolta di cimeli alla quale ormai non facciamo quasi più caso, ma fondamentali: le autoradio. I veicoli a motore esistono da 135 anni e da circa 100 si cerca di passare parte del tempo a bordo ascoltando buona musica, per non parlare dei moderni infotainment che vi dicono dove andare, come, cosa guardare la sera e dove trovare il toast migliore del paese. Inizialmente la radio era un accessorio di lusso – la prima fu la Bosch Autosuper 5 – e enorme, quindici chili di peso che di solito erano semplicemente attaccati alla bell’e meglio al cruscotto. Tempo qualche anno e le dimensioni da esagerate divennero solo ingombranti, così si riuscì ad attaccare le radio sotto la plancia.

Negli anni ’80 ci fu la svolta dei lettori CD e negli anni ’90 la rivoluzione dei navigatori satellitari, con il sistema COMAND sulla classe S del 1998 rappresentante una pietra miliare per la casa e integrato nel cruscotto. Ora – in confronto al passato – siamo a livelli di fantascienza: l’MBUX Mercedes (Mercedes Benz User Experience) ha un design e una tecnologia impensabili fino a tanti anni fa, così pieno di funzioni e con un aspetto così sottile e futuristico da far pensare che si stia quasi esagerando. Al Museo del brand troverete diversi esempi dell’evoluzione della radio, dall’appariscente installazione della 770 Grand Mercedes al lettore a cassette, poi al CD, al primo COMAND fino allo scenico sistema attuale. Oggetti che aggiungono ancora più interesse ad un museo imperdibile da visitare.