a cura della Redazione - 21 April 2022

14 APRILE 1932: LA CITROËN C6 G, CHIAMATA “ROSALIE II”, PERCORRE 100000 KM IN UN SOLO MESE E BATTE 90 RECORD

Decine di record, fino ai 300.000 chilometri (!) filati percorsi in quattro mesi da una 8CV

Quello di Citroën con l’Italia è un legame forte, che affonda le sue radici negli anni Venti dello scorso secolo quando Andre Citroen, il fondatore della Marca, decide di creare una sua sede italiana, a Milano nell’ottobre del 1924. All’epoca la velocità, l’inventiva, la potenza industriale erano concetti esaltanti, il movimento futurista entrava nella sua seconda fase e le automobili, sempre più lontane dal concetto di “carrozze senza cavalli”, erano impiegate in gare di velocità, resistenza, durata, dall’esito spesso tragico. André Citroën, seppur precursore dei suoi tempi, non amava quel tipo di exploit, perché le sue erano auto per tutti i giorni, per famiglie e lavoratori: sicure, affidabili, comode e pratiche, non erano progettate per diventare dei bolidi lanciati a velocità folle da incauti guidatori. Per dimostrare l’affidabilità, la solidità e la sicurezza dei suoi veicoli, Andre Citroen utilizzava infatti iniziative di tutt’altro genere: aveva ideato le “Carovane Citroën” con cui portava i suoi nuovi modelli nelle piazze per far toccare con mano la loro robustezza; aveva attraversato il deserto del Sahara con le B2 semicingolate; si preparava infine ad arrivare fino in Cina (con C4 e C6) proprio per dimostrare la proverbiale sicurezza e resistenza delle sue automobili. L’obiettivo di queste imprese non era quindi certamente quello di raggiungere pure prestazioni di velocità. Tuttavia, con le Rosalie, Citroen poté dimostrare che le sue vetture avevano anche queste caratteristiche.

Rosalie (Citroën C6 F): dal 22 ottobre al 1° novembre 1931 (11 giorni) – 25.000 km

A Parigi, nel 1931, una nota azienda che produce oli e lubrificanti per autovetture decide di farsi pubblicità testando il suo nuovo olio su vetture di serie e la scelta cade proprio sulla Citroën, una C6 F, appositamente allestita con carrozzeria in alluminio profilato, concepita da cesar marchand, meccanico esperto e pilota formatosi nelle file della Voisin. In settembre la vettura è pronta e viene battezzata “Rosalie” proprio in onore di Santa Rosalia che si festeggia in quel periodo. Sulla pista del Circuito di montlhery, nei pressi di Parigi, sotto l’occhio vigile dei Commissari dell’Associazione Internazionale dei Club dell’Automobile, dal 22 ottobre al 1° novembre di quell’anno Rosalie percorre ben 25.000 chilometri, battendo 14 record internazionali.

Rosalie II (Citroën C6 G): dal 5 marzo al 14 aprile 1932 (1 mese) – 100.000 km – velocità media 108 km/h

Entusiasta del risultato, Marchand acquista un’altra Citroën, una C6 G e la equipaggia con la stessa carrozzeria profilata della C6 F, ribattezzandola Rosalie II. Percorrerà la pista di montlhery per centomila chilometri, senza mai fermarsi, dal 5 marzo al 14 aprile 1932, ad una velocità media di 108 km orari, conquistando 60 record internazionali e 30 record mondiali nella categoria 2 – 3 litri. André Citroën, seppur reticente all’idea di cimentarsi in competizioni, non può ignorare i successi conquistati dalle sue C6. Si propone quindi di festeggiare i centomila chilometri della Rosalie II con un grande banchetto sulla pista dove lui stesso sventola la bandiera a scacchi per fermare l’auto dei record! Al termine dell’evento, sarà proprio Andre Citroen a chiedere di far partire nuovamente la vettura che percorrerà altri trentaquattromila chilometri prima di fermarsi definitivamente il 28 aprile 1932. Pazzesco. Il fondatore della casa, con un coup de théâtre metterà in palio un milione di franchi per la casa automobilistica che riuscirà a battere i record della “sua” Rosalie II entro il primo ottobre del 1932. Nessuno vincerà quel premio. “Rosalie” diviene di fatto il nome di tutti quei modelli di vetture di serie Citroën che - dotati di una speciale carrozzeria – sono destinati a battere ogni record.

Petite (Citroën 8CV): dal 15 marzo al 27 luglio 1933 (4 mesi) – 300.000 km

Il 15 marzo 1933, questa volta sotto l’egida di Andre Citroen in collaborazione con l’azienda di lubrificanti, una 8CV, dotata di carrozzeria aerodinamica con il numero “4” sulle fiancate e battezzata “Petite Rosalie” inizia la sua maratona in pista, sull’anello di montlhery. La prova è sempre di durata e resistenza il regolamento severissimo dell’AIACR (Federazione Internazionale dell’Automobile) consente di sostituire solo le parti meccaniche soggette a normale usura e di fermarsi i pochi minuti necessari a fare rifornimento o per sostituire il guidatore, in caso di guasto o incidente i contatori si fermano e la prova termina. Con i suoi cinque piloti, che si alternano al volante ogni cinque ore, la formidabile Citroen 8cv Petite Rosalie gira in pista ininterrottamente per ben quattro mesi, fermandosi il 27 luglio dopo aver percorso trecentomila chilometri alla media di 93,5 chilometri orari battendo 297 record: 191 internazionali tra cui miglior prestazione tra le vetture della sua cilindrata e 106 record mondiali dove ottiene il primato assoluto come miglior performance a prescindere dalla cilindrata.

La 8CV non si ferma a causa di un problema tecnico: è nuovamente Citroen in persona che organizza una “cerimonia d’arresto” durante la quale lancia la sua ennesima sfida: «Se c’è una casa automobilistica che può fare meglio di noi, lo dimostri: se da oggi al 1° gennaio 1935, una delle sue vetture avrà percorso più di trecentomila chilometri senza fermarsi, ad una velocità media superiore a quella tenuta da Petite Rosalie, io le pagherò immediatamente tre milioni di franchi!». Fu un azzardo, dettato dall’audacia e dalla consapevolezza delle ottime doti di robustezza e geometria della Citroen 8cv. In ogni caso, nessuno ha mai reclamato quella somma.

Rosalie V (Citroën 15CV 6 cilindri): dal 26 aprile al 24 maggio 1933 (1 mese) – 80.000 km – 119 km/h

Mentre Petite Rosalie brucia chilometri e record, un’altra vettura è in pista: una 15CV, motore a 6 cilindri, carrozzata come le sue “sorelle”, chiamata Rosalie V gira a Montlhery dal 26 aprile al 24 maggio 1933 percorrendo ottantamila chilometri ad una media di 119 chilometri orari, i suoi successi saranno eclissati da quelli dell’inarrestabile 8CV.

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