di Tommaso Ferrari - 22 November 2022

Porsche omaggia i 25 anni della 911 996

Presentata nel 1997 a Francoforte, apprezzata in maniera altalenante e declinata in decine di emozionati varianti

Porsche, con una vena nostalgica, ha deciso di omaggiare i 25 anni della 911 996, l’erede della 993 a volte incompresa, spesso criticata e alla fine amata. La presentazione avvenne all’IAA International Motorshow di Francoforte nel 1997: nuovo design, quattro valvole per cilindro, raffreddamento a liquido anziché ad aria per il flat six e moltissime parti (ad esempio gli interni e l’anteriore) in comune con la scoperta Boxster.

Insieme alla nuova cabrio entry-level la 996 ha giovato alle vendite della casa di Stoccarda, salvandola da un periodo finanziario non roseo, e poco importa se le similitudini potevano sembrare troppe; “la pressione e la necessità di salvare la compagnia erano la priorità” spiega Harm Lagaaij, il Chief Designer dell’epoca. I famosi fari ‘a uovo fritto’ furono la parte meno apprezzata di tutte, con grande sorpresa del team di Lagaaij dato che nella concept della Boxster erano piaciuti molto.

La 996 sarà anche una fenomenale ‘trasformista’: si passa dalla semplice coupé alla Targa, dalla balistica Turbo alla brutale GT2, fino all’inizio della stirpe GT3 e GT3 RS con le loro credenziali derivate dal Motorsport, senza dimenticare la maestosa 996 GT1. Nel 2005 la 996 lascerà spazio alla più moderna 997, dopo aver venduto 175.000 esemplari e aver consolidato – insieme alla Boxster e alla Cayenne – le finanze Porsche.

Considerata probabilmente la 911 ‘peggiore’ di tutte durante le chiacchiere da bar la 996 sta riguadagnando consensi, come si nota anche dalle quotazioni non più al pari di una panda diesel nuova. A noi è sempre piaciuta: dateci una 996 GT3 verdone e un passo svizzero e non vorremmo più scendere.

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