a cura della Redazione - 01 December 2022

I GIOIELLI NASCOSTI DI 160 ANNI DI INNOVAZIONI OPEL

Dall'aratro a motore ai propulsori per aerei fino a moto e auto, molte sono le innovazioni della casa tedesca

Rüsselsheim. Dalle macchine per cucire alle biciclette e alle automobili – la storia di Opel è ricca di tesori. Nel corso dei suoi 160 anni di storia, questo marchio ha creato automobili famose che hanno avuto un grandissimo successo, tra cui la “Doktorwagen” o le Opel Olympia, Kadett e Kapitän, oltre ai modelli attuali in vetta a tutte le classifiche Opel Corsa, Opel Mokka e la nuova Astra. Rendere tecnologie e innovazioni di vertice accessibili per tutti è sempre stata la filosofia dell’azienda. Ma questo spirito innovativo non ha portato solo alla produzione di auto di successo.

I responsabili hanno sempre guardato oltre gli orizzonti conosciuti e hanno sviluppato prodotti "made in Rüsselsheim" che hanno suscitato grande interesse all’epoca ma che ora vengono a volte dimenticati. Questi interessanti prodotti fanno parte della storia di Opel e dimostrano di essere dei veri e propri "giganti" nel loro campo. Opel si è lanciata nei cieli per poi immergersi nelle profondità marine, e non solo con la Opel Manta. In questo modo, l’azienda è sempre stata al passo con i tempi e ha dimostrato inoltre un grande interesse per le vicende del mondo ...

Le tappatrici Opel: il desiderio di ogni vignaiolo

Non è un segreto che Adam Opel, il fondatore dell’azienda, iniziò a costruire macchine da cucire nel 1862 e che fu solo quattro anni dopo la sua morte che la moglie Sophie e i figli iniziarono a costruire automobili. Ma pochissimi sanno che Opel produsse anche macchine per enologia per dieci anni a partire dal 1885 e che ebbe un grande successo sul mercato tedesco.

Dietro suggerimento dei viticoltori della regione, Adam Opel aggiunse al proprio programma di produzione delle “incapsulatrici”, ossia delle tappatrici, e divenne il primo fornitore tedesco di questi prodotti.

Opel pioniere dell’aratro a motore: il gigante per i campi

Enormi ruote d’acciaio con davanti un imponentemotore, e uno scheletro di metallo che spunta alle loro spalle – di che cosa si tratta? Un aratro a motore! Opel presentò questa monumentale macchina agricola nel 1911. La macchina era costruita intorno a un nuovissimo motore da 60 cavalli con cilindrata da 10 litri.

Il propulsore era posizionato davanti alle ruote per fungere da contrappeso rispetto al guidatore e ai sei vomeri posteriori. Con questo colosso Opel intendeva offrire agli agricoltori un’alternativa all’aratro a vapore. L’aratro a motore poteva infatti essere guidato da una sola persona, ma nonostante il passo avanti che rappresentava non prese piede per la ridotta grandezza dei campi della zona.

Le prime motociclette Opel: due ruote a motore

Si è quasi dimenticato che Opel recitò un ruolo importante anche nello sviluppo delle motociclette all’inizio del XX secolo. Nel 1901 Opel chiamò la sua prima motocicletta “Motorzweirad” (bicicletta motorizzata) – non si può infatti negare che questo veicolo, stretto e allungato, discendesse direttamente dalla bicicletta.

Ma questo modello mostrava già l’architettura che si sarebbe imposta negli anni successivi: il motore era inserito all’interno del telaio e la ruota posteriore era azionata dalla cinghia. Con una potenza del motore di 1 ¾ CV, il veicolo poteva arrivare fino a 40 km/h. Fu un successo.

Nel cielo: con il motore per aeroplani Opel

Oltre all’aratro a motore, il 1911 registra un’altra anteprima – il motore per aeroplani Opel. La richiesta di motori per aeroplani era aumentata enormemente intorno al 1910: si cercavano soprattutto affidabilità, fluidità e prestazioni. Una sfida che il costruttore di motori di Rüsselsheim accettò con piacere.

Il quattro cilindri Opel da 65 CV, raffreddato ad acqua, era estremamente leggero, pesando circa 130 chilogrammi. Il volo inaugurale di un motore Opel fu effettuato su un biplano da August Euler, pioniere dell’aviazione, e vide la presenza non solo della 71enne Sophie Opel e dei suoi cinque figli, ma anche del Principe Enrico di Prussia e del Granduca Ernst Ludwig dell’Assia. Successivamente Opel produsse anche motori sei cilindri per aeroplani.

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