Vittorio Maggi - 14 February 2023

Puma Porsche: la mamma delle Puma

La Nova è l’auto di cui Adriano Gatto acquistò la licenza negli anni ’70 per produrre la sua fuoriserie in ”kit di montaggio". Questo è il prototipo all’origine di tutto, che all’epoca non ottenne l’omologazione. Monta un motore Porsche 356 2.0 Carrera GS

Ancor oggi quando si incontra, purtroppo sempre più raramente, una “Dune Buggy”, si prova una sensazione di serenità. Sarà per quell’aria di estate che si porta dietro, condita dal fragore del boxer VW con gli scarichi aperti, che a noi appassionati di automobili non dispiace, o forse anche perché simboleggia un periodo che un po’ tutti ricordiamo con nostalgia, quello degli anni Settanta. Le “Dune Buggy” rappresentano quindi il sogno di ragazzini e per la Puma di Roma, la più famosa delle aziende dedite alla loro costruzione, riportano ad anni di grandi soddisfazioni anche commerciali. Fortune dovute anche alla produzione di un’altra auto, la GTV, coupé rossa fiammante, tanto scenografica quanto in realtà dalle prestazioni modeste, dovute sempre al boxer 4 cilindri ex-Maggiolino, anche se negli anni Ottanta e Novanta fu sostituito da ben più prestanti boxer, quelli dell’Alfa Romeo 33, in versione prima da 63 e poi anche 105 CV.

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Senza compromessi

Il motore Porsche: un capolavoro d’ingegneria

SCHEDA TECNICA PUMA GTV (1979)

Autotelaio Volkswagen Maggiolino Motore Volkswagen 1.385 cc, 4 cilindri contrapposti, potenza massima 35 CV, raffreddamento ad aria Lunghezza massima 4.200 mm, larghezza massima 1.800 mm, altezza massima 1.100 mm, carreggiate 1.490 mm Ruote con cerchi 10x14” e pneumatici 205/70-14 Peso a vuoto 660 kg

PUMA GTV-033/S (1984) Come Puma GTV tranne: Motore Alfa Romeo Alfasud 1.186 cc, potenza 63 CV

PUMA BOXER 90 (1991) Come Puma GTV-033 tranne: Motore Alfa Romeo 33 1.490 cc, potenza 105 CV, altezza massima 1.150 mm

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