di Fabio Suvero - 13 April 2023

Smart Roadster: divertimento senza eccessi

Compie quest’anno il suo ventesimo anniversario la 2 posti sportiva su base Smart, che si rifaceva allo spirito delle piccole spider degli anni Cinquanta e Sessanta

Correva l’anno 2003 quando iniziavano a circolare su strada le prime Smart Roadster, e già vent’anni fa si parlava di un gradito ritorno alle spider degli anni 50 e 60 in un panorama composto da auto sempre più pensate come mezzi di trasporto per spostarsi dal punto A al punto B, nella maggior parte dei casi con il massimo comfort e in totale sicurezza.

Cellula Tridion come per la sorella minore

Basata partendo dalla cellula Tridion della “sorellina” minore progettata per risolvere il problema della mobilità urbana, la piccola sportiva che eredita gran parte della meccanica di quest’ultima, nasce con l’obiettivo prioritario di coinvolgere alla guida senza dover necessariamente esibire prestazioni o potenze da capogiro. Niente di nuovo per carità, visto che Lotus, tanto per fare un nome a caso, ha fatto sempre di leggerezza e essenzialità i suoi cavalli di battaglia, ma all’inizio degli anni 2000 una scelta di questo tipo era evidentemente contro corrente. A maggior ragione considerando un prezzo di listino non esattamente popolare: 19.600 euro per la Roadster, equipaggiata con un tettuccio in tela che fuoriesce dalla parte posteriore dell’abitacolo e scorre lungo i due lati del padiglione su rotaie a incastro, che possono essere rimosse a capote abbassata e riposte nel piccolo vano bagagli anteriore. L’apertura della capote avviene in 10 secondi tramite la pressione di un pulsante sulla consolle, senza bisogno di alcun intervento manuale. La Roadster-Coupé è invece sostanzialmente la stessa auto, dotata però di un ampio lunotto a “bolla” in cristallo che conferisce appunto un look più simile a quello di una coupé, pur mantenendo di fatto la stessa configurazione tipo targa.

Meno di 800 kg di peso

Oltre che per il baricentro basso, con la seduta molto vicina a terra e per la forma filante e sportiva della carrozzeria, realizzata in pannelli in materiale sintetico come per la Smart convenzionale, la piccola sportiva si caratterizza per il peso dichiarato di soli 790 kg che, in virtù del posizionamento posteriore-trasversale del piccolo 3 cilindri turbo di 698 cc e 82 CV, è concentrato per il 56% al posteriore.

Insomma, le caratteristiche per farne un oggetto particolarmente apprezzato dagli amanti della guida ci sono proprio tutte e vengono confermate in occasione dei primi test su strada da parte della stampa specializzata.

Bella da guidare, ma quel cambio…

Automobilismo pubblica la prima prova strumentale della versione da 82 CV (successivamente arriverà anche la versione depotenziata a 61 CV) sul fascicolo di settembre del 2003, apprezzandone la posizione di guida da autentica sportiva, l’assetto preciso e reattivo e lo sterzo (non servoassistito) pronto e sufficientemente preciso a tutte le velocità. Non promuove invece il cambio elettroattuato a 6 marce che, pur essendo un po’ meno lento rispetto a quello della Smart convenzionale in salita di marcia, evidenzia un fastidioso ritardo di risposta in scalata, soprattutto se rapportato alle notevoli decelerazioni assicurate da un impianto frenante garante di spazi di arresto molto brevi.

La taratura delle sospensioni rappresenta invece un buon compromesso tra comfort sullo sconnesso e contenimento del rollio in curva, con quest’ultimo che si fa sentire nella guida più spinta, quando anche l’aumento del sottosterzo in inserimento di traiettoria invita ad una guida più consona alle caratteristiche di una vettura nata sì per coinvolgere, ma non certo per essere guidata con il coltello tra i denti come nel caso di una sportiva dura e pura.

Il motore è vivace a partire da 2.000 giri, ovvero quando l’effetto turbo inizia a farsi sentire, ma la spinta prosegue in modo lineare solo fino a 6.000 giri, ricalcando il comportamento del 3 cilindri montato sulla city-car Smart, che differisce da quello della Roadster solo per la diversa mappatura della centralina elettronica e per la pressione del turbo leggermente più bassa.

Nel 2005 cessa la produzione

Il prezzo di acquisto elevato, al quale peraltro si possono aggiungere una serie di optional in grado di innalzarlo ulteriormente, oltre ai bilanci negativi della Casa costruttrice, obbligano quest’ultima a cessare la produzione della Roadster nel 2005, dopo risultati di vendita nettamente inferiori rispetto alle aspettative. Da non dimenticare comunque la presentazione della versione Brabus nel 2004, dall’indole più sportiva grazie al motore dalla potenza massima di 101 CV, ma ancora più costosa (24.980 euro) della già poco competitiva versione da 82 CV, che è stata comunque la più venduta.

La Brabus biturbo

Il preparatore tedesco realizzò anche una versione V6 biturbo, unendo due motori 3 cilindri della Smart per formare appunto un 6 cilindri con una V di 60 gradi. La cilindrata è evidentemente la somma di quella dei 2 motori a 3 cilindri, quindi 1.396 cc, per una potenza massima di 170 CV e una coppia di 220 Nm costante tra 2.250 e 4.500 giri. Per lasciare spazio al motore dal maggiore ingombro, il serbatoio è stato spostato nel vano bagagli anteriore, mentre le sospensioni posteriori sono state completamente riviste per trasmettere meglio a terra tutta la potenza disponibile. Impianto frenante potenziato, cerchi da 17 pollici, con i posteriori con canale da 8 pollici e cambio a 5 marce per reggere il considerevole incremento di coppia del motore completano la caratterizzazione di questa rivisitazione in chiave racing della Roadster, che pesa solo 60 kg in più rispetto alla versione normale. Le prestazioni? Meno di 6 secondi per scattare da 0 a 100 km/h, mentre la velocità massima è superiore ai 220 km/h. Di questa super-Smart ne sono stati realizzati solo 10 esemplari.

Poche ma buone

Tornando alle versioni di normale produzione, lo scarso successo commerciale di questa piccola sportiva dai bassi costi di gestione la rende oggi un oggetto non facilissimo da reperire in buone condizioni sul mercato, a maggior ragione nel caso della ancora più rara versione Brabus, in produzione da marzo 2004 a febbraio 2005. Le quotazioni, pur essendo cresciute nel corso degli ultimi anni, non hanno tuttavia ancora raggiunto cifre proibitive di altre auto più diffuse, quindi potrebbe essere un acquisto da prendere in seria considerazione.

Scheda tecnica Smart Roadster 82 CV

Motore Numero cilindri 3 in linea Disposizione posteriore trasversale Cilindrata 698 cc Alesaggio 66,5 mm Corsa 67 mm Potenza massima 82 CV a 5.250 giri Coppia massima 11,2 kgm a 3.000 giri Distribuzione con un albero a camme in testa e cinghia dentata, 2 valvole per cilindro Alimentazione a iniezione elettronica integrata con l'accensione Turbocompressore con intercooler aria-aria Lubrificazione forzata Impianto elettrico 12 V Raffreddamento ad acqua a circolazione forzata Trasmissione Trazione posteriore Frizione monodisco a secco comando idraulico elettroattuato Cambio elettroattuato a sei velocità + retromarcia Rapporti di trasmissione: I 13,230; II 9,604; III 7,350; IV 5,796; V 4,208, VI 3,220; RM 3,060 Rapporto finale 3,920:1,717 Pneumatici 185/55 R15 Corpo vettura Cellula portante Tridion in acciaio con pannelli della carrozzeria in materiale sintetico, roadster a due porte e due posti Sospensioni anteriori a ruote indipendenti, schema McPherson, montanti telescopici, bracci inferiori, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice Sospensioni posteriori di tipo De Dion, supporto centrale, bracci trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice Freni anteriori a disco autoventilanti, posteriori a tamburo, sistema antibloccaggio ABS, sterzo a pignone e cremagliera Capacità serbatoio carburante 35 litri Dimensioni (in mm) e peso Passo 2.360 Carreggiata anteriore 1.357 Carreggiata posteriore 1.392 Lunghezza 3.427 Larghezza 1.615 Altezza 1.192 Peso a vuoto 790 kg Prestazioni Velocità massima 175 km/h, accelerazione 0-100 km/h 11,9 secondi, consumo medio 19,6 km/l

Le prestazioni rilevate da Automobilismo (9/2003)

Potenza massima al motore:81,5 CV a 5.380 giri
Potenza massima alle ruote:68,4 CV a 5.380 giri
Coppia massima:11,6 kgm a 4.030 giri
Velocità massima:177,8 km/h (in sesta a 5.280 giri)
Accelerazione 0-100 km/h:11,41"
Accelerazione 0-400 metri 17,67" (vel. uscita 125,7 km/h)
Accelerazione 0-1.000 metri 32,35" (vel. uscita 159,5 km/h)
Frenata da 100 km/h:35,7 metri
Frenata da 100 km/h:61,2 metri
Peso in ordine di marcia:795,6 kg

Il verdetto finale di Automobilismo (punteggio da 1 a 5)

Linea: 5

Posto di guida: 4

Ergonomia dei comandi: 4

Abitabilità anteriore: 3

Capacità del bagagliaio: 2

Visibilità:4

Motore: 4

Cambio: 2

Sterzo: 4

Freni: 5

Tenuta di strada: 5

Stabilità: 4

Accelerazione: 4

Ripresa: 4

Velocità massima: 4

Consumo urbano: 5

Consumo autostradale: 5

Comfort: 2

Dotazione di serie: 3

Finiture: 4

Prezzo: 1

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