Marco Chiari - 26 April 2023

BMW 2002 turbo: la capostipite

La prima auto con turbocompressore stradale costruita in serie è proprio questa rara BMW: il suo 4 cilindri di 2 litri erogava 170 CV, per una velocità massima di 211 km/h

Nome in codice: “E10T”. È la prima auto con turbocompressore costruita in serie per un uso stradale, e già questo è un biglietto da visita impegnativo. Il lancio poi avviene al Salone di Francoforte del 1973 nel bel mezzo di una spaventosa crisi petrolifera, lasciando tutti disorientati. Di certo in questo frangente la Casa dell’elica mostra i muscoli mettendo in piazza il meglio della sua tecnologia e dimostrando quanto stia crescendo sotto il profilo della ricerca.

Chiaramente non è un’operazione tesa a vendere la nuova arrivata in numeri importanti, bensì un investimento in immagine sportiva in grado di generare ricadute positive su tutta la gamma.

Iniezione meccanica Kugelfischer

Il punto di partenza è il motore 2 litri a iniezione meccanica Kugelfischer: con l’installazione di un turbocompressore KKK arriva a erogare 170 CV raggiungendo i 211 km/h e fissando il cronometro a sette secondi nella prova 0-100 km/h. Ma quello che più impressiona è la brutalità con cui il turbo entra in azione, trasformando la già difficile 2002 in una belva furiosa da domare con molta cautela: con una massa di soli 1.180 kg, è una vera e propria GT, con il plus dei cinque posti.

Rispetto alle altre “02” è un’altra macchina: numerosi sono gli interventi sulla carrozzeria e sugli allestimenti interni. Balza all’occhio la scritta “turbo” rovesciata sullo spoiler anteriore: vuole essere un messaggio per indurre a dare strada chi se la vede arrivare nel retrovisore, un po’ come avviene con le ambulanze. Questa cosa solleva un polverone, tanto che nel giro di poco le scritte sono eliminate; si crea nel contempo un mercato parallelo (attivo fino agli anni ’80) di adesivi “turbo” con i medesimi caratteri squadrati che spesso campeggiano su qualche compatta con pretese da sportiva o sulle cabine dei Tir.

La 2002 Turbo dichiara la propria vocazione corsaiola con lo spoiler anteriore, le bandelle laterali, i parafanghi allargati, l’alettone posteriore e l’assenza del tradizionale paraurti anteriore; completano il quadro i cerchi speciali con canale da 5,5” e parte centrale verniciata in nero opaco, sovente sostituiti da modelli after-market quali i Campagnolo presenti sulla vettura del servizio.

Disponibile nei soli colori bianco, silver e nero (quest’ultimo realizzato in pochissimi esemplari), è dotata inoltre degli strip adesivi Motorsport nel caratteristico tricolore rosso-azzurro-blu violaceo mentre le scritte identificative posteriori sono di colore nero (nelle altre versioni sono invece cromate).

All’interno troviamo tachimetro con fondo scala a 240 km/h, volante sportivo di diametro ridotto e sedili avvolgenti; nella parte centrale del cruscotto, vicino all’orologio, si trova il manometro del turbo che lavora a una pressione di 0,55 bar; da segnalare infine l’adozione dei dischi autoventilanti all’avantreno.

La 2002 Turbo avrà vita breve: già nel 1974 sarà tolta dal listino, ufficialmente per la sua “inopportunità” in un momento così delicato, più probabilmente anche per la scarsa affidabilità che avrebbe potuto rivelarsi un pericoloso boomerang. In ogni caso costituisce una pietra miliare nella storia della Casa in quanto capostipite delle supervitaminizzate auto con il prefisso “M”.

Scheda tecnica

Motore: 4 cilindri in linea raffreddato a liquido Alesaggio e corsa 89 x 80 mm, cilindrata 1.990 cc Distribuzione monoalbero a camme in testa, due valvole per cilindro, alimentazione a iniezione meccanica Kugelfischer, sovralimentazione mediante turbocompressore KKK EB32G Potenza massima 170 CV a 5.800 giri, coppia massima 24,6 kgm a 4.000 giri Trasmissione: trazione posteriore, cambio a 4 velocità sincronizzate + RM Sterzo a vite e rullo Corpo vettura: berlina due volumi 2 porte, carrozzeria portante Sospensioni: anteriori a ruote indipendenti MacPherson con bracci triangolari inferiori, tubi verticali con molle elicoidali, barra stabilizzatrice; posteriori a ruote indipendenti con bracci triangolari oscillanti, molle elicoidali con elementi pneumatici; ammortizzatori idraulici telescopici anteriori e posteriori, barra stabilizzatrice Freni: anteriori a disco autoventilanti; posteriori a tamburo; servofreno Dimensioni (in mm) e peso: lunghezza 4220, larghezza 1.620, altezza 1.410 Peso in ordine di marcia kg 1.180 Prestazioni: velocità massima 211 km/h

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