BMW 323 e Triumph Dolomite Sprint, berline sportive così simili e così diverse

Le protagoniste della copertina di Automobilismo d’epoca di ottobre, hanno prestazioni quasi identiche ma carrozzerie di stile molto diverso e differenti impostazioni tecniche
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Due berline sportive anni ’70 sono protagoniste della copertina di Automobilismo d’epoca di ottobre 2018: la Bmw 323i e la Triumph Dolomite Sprint. “Divergenze parallele” è il titolo dell’articolo: sono due auto molto simili nelle prestazioni assolute quanto diverse nel modo di raggiungerle e di vestirle. Grossa (per l’epoca) cilindrata per la tedesca di 2300 cc e distribuzione 16 valvole (con un ingegnoso sistema monoalbero) per l’inglese. E carrozzeria a tre volumi, due porte per la prima, quattro per la seconda. Due interpretazioni sul tema che oggi possono essere oggetto di collezione, magari insieme a un esemplare del riferimento dell’epoca: l’Alfetta.
La Maserati Khamsin, disegnata da Marcello Gandini, superò tutte le contrarietà della sua epoca grazie alla bellezza della linea e alle prestazioni del suo V8: crisi energetica, crisi Citroën e modifiche americane. Resterà in listino dieci anni.
In Alfa Romeo il passaggio dalle 6C 2500 alle 1900 fu epocale, non soltanto perché ci fu di mezzo una guerra. Cambiò la tecnologia radicalmente, tanto che le nuove 4 cilindri, nonostante i motori molto più piccoli, erano molto più prestanti delle precedenti. Ne abbiamo messe a confronto due, entrambe carrozzate Touring Superleggera.
Le Mercedes-Benz C 114 sono coupé finora poco considerati, probabilmente a causa della linea molto austera, che le fa apparire poco sportive. Infatti le prestazioni assolute non sono il loro pregio principale, ma ne hanno tantissimi altri, tra cui l’affidabilità a prova di bomba, come le mitiche W 114/115 da cui derivano. E poi sono elegantissime. Adesso comunque iniziano a interessare il mercato, come spieghiamo nella guida all’acquisto a loro dedicata.
40 anni fa, l’11 settembre 1978, moriva Ronnie Peterson in una delle tragedie più assurde della F1. Nel giugno scorso, all’asta Bonhams di Monaco, la figlia Nina ha messo all’asta la Tecno-Ford F3 con cui lo svedese nel 1969 dominò la stagione della categoria cadetta.
Torna la rubrica “Io e la mia auto” con la Ford Escort 940 di un appassionato che ne ha elaborato l’estetica replicando una livrea del trofeo Rallycross organizzato dalla Casa stessa nei primi anni Settanta; e che ebbe anche un ruolo in una famoso film di Bud Spencer e Terence Hill.
Nella sezione dedicata allo sport, il resoconto del Gran Premio Nuvolari con la storia della prima edizione, nel 1954, vinta da Alberto Ascari su Lancia; un ricordo di Lodovico Scarfiotti, morto 50 anni fa a Rossfeld e celebrato in un bel romanzo storico pubblicato di recente; infine, la storia del Safari Rallye 1987, il primo vinto da un’automobile a quattro ruote motrici, l’Audi quattro.
Infine, l’attualità con il resoconto di Modena Motor Gallery e l’intervista a Prisca Taruffi.
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