“Chi sarà il prossimo pilota Ferrari?” | Tifosissimo chiede a Chatgpt il futuro, 10sec dopo si mette a piangere
Hamilton @ferrari, automobilismodepoca
Un tifosissimo Ferrari chiede a Chatgpt chi sarà il prossimo pilota della Rossa dopo una stagione disastrosa e si filma in attesa del verdetto: dieci secondi dopo aver letto la risposta, scoppia in lacrime davanti allo schermo.
La stanza è tappezzata di bandiere col Cavallino, modellini in scala e poster di Lewis Hamilton e Charles Leclerc, l’attuale coppia Ferrari reduce da un campionato da dimenticare. Il ragazzo, con la sciarpa rossa al collo, apre il portatile e, ridendo nervoso, digita la domanda che tutti i tifosi si fanno sottovoce: “Chi sarà il prossimo pilota della Ferrari?”. Poi preme invio e decide di riprendere tutto con il telefono, pronto a condividere il momento sui social.
Per lui è quasi un rito scaramantico: dopo una stagione disastrosa appena conclusa, in cui la Rossa ha faticato in pista e il progetto Hamilton non ha mantenuto le promesse, l’idea che qualcosa possa cambiare in meglio è l’unico appiglio emotivo. Nella sua testa, l’intelligenza artificiale dovrebbe pronunciare un nome che suoni come rinascita, magari confermando un rilancio di Hamilton o l’arrivo di un nuovo campione capace di riportare la Ferrari in alto.
La risposta fredda dell’IA, il cuore caldo del tifoso
Quando la schermata si aggiorna e le prime righe di testo iniziano a comparire, l’atmosfera in stanza cambia. Chatgpt premette di non poter prevedere il futuro con certezza e parla di ipotesi sul futuro pilota Ferrari, citando la possibilità che la squadra riveda la propria line-up dopo il flop sportivo e l’ombra di un addio di Hamilton a fine contratto. Il ragazzo si sporge verso lo schermo, gli occhi che scorrono veloci, finché non legge quel passaggio in cui l’IA suggerisce che il sette volte campione “potrebbe non essere più al volante della Rossa”.
È lì che arriva il crollo. La faccia si deforma in una smorfia, il sorriso sparisce e la voce si spezza in un “no, ti prego” sussurrato. Per lui Hamilton in Ferrari era il sogno da tenere in vita, non la delusione da archiviare. L’idea che persino un algoritmo, analizzando risultati e voci di mercato, consideri plausibile un divorzio dopo un solo, pessimo ciclo agonistico diventa insopportabile. Il telefono continua a riprendere mentre lui si copre gli occhi, ma non interrompe il video.

Quando la passione rossa sbatte contro i pronostici digitali
La clip finisce online nel giro di poche ore e rimbalza tra pagine e chat di appassionati. C’è chi ironizza sul tifoso Ferrari che chiede il futuro a Chatgpt, chi lo consola dicendo che “la storia del Cavallino è piena di riscatti” e chi invita a ricordare che, alla fine, l’IA non fa altro che mettere in fila dati e trend, senza conoscere davvero cosa significhi soffrire per una bandiera.
Sotto la superficie, però, il video racconta una verità semplice: per chi vive di corse, il prossimo pilota della Ferrari non è solo un nome su una tabella, ma un pezzo di vita, di speranze e di domeniche vissute col cuore in gola. Affidare quella speranza a una risposta generata da un algoritmo può sembrare un gioco, ma quando sullo schermo compare la possibilità di un addio di Hamilton dopo un anno da incubo, il gioco si trasforma in lacrime vere. E, mentre i commenti si dividono tra meme e solidarietà, una cosa resta chiara: finché ci saranno tifosi così, nessuna intelligenza artificiale potrà davvero spegnere la fede nella Rossa.
