di Attilio Facconi
19 October 2019

La Mille Miglia nelle zone del terremoto

Presentata l’edizione 2020: il percorso prevede il passaggio da Macerata e Amatrice. Ridotto a 400 il numero di auto ammesse, che transiteranno anche da Mantova. La gara si disputerà dal 13 al 16 maggio. Avviato l’iter per iscrivere la Freccia Rossa a patrimonio Unesco

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A Brescia è stata presentata la trentottesima edizione rievocativa della storica corsa disputata dal 1927 al 1957. La competizione si svilupperà in quattro tappe, da Brescia, Roma e ritorno a Brescia, dal 13 al 16 maggio del prossimo anno.

Prima di svelare il percorso della corsa del 2020, il presidente dell’Aci di Brescia Aldo Bonomi e il presidente di 1000 Miglia s.r.l. Franco Gussalli Beretta hanno annunciato, che la prossima corsa vedrà alla partenza 400 auto d’epoca, una riduzione di trenta vetture in meno, per garantire una maggiore sicurezza e anche qualità di servizi ai concorrenti in gara.

Tolto il velo “rosso” ecco le novità del tracciato, che caratterizzeranno la corsa del 2020. Mercoledì 13 maggio, partenza da Brescia e suggestivo passaggio a Desenzano e Sirmione sul Lago di Garda, poi Villafranca, Mantova, Ferrara e Ravenna e conclusione a Cervia - Milano Marittima.

Il giorno dopo, giovedì 14 maggio, gli equipaggi da Cesenatico scenderanno a Urbino, Fabriano e da Macerata, Fermo, Ascoli Piceno e Amatrice, transiteranno nelle zone fortemente toccate dal terremoto del 2016, che ancora ne portano i segni. Da Rieti, le auto d’epoca arriveranno a Roma con la consueta sfilata nella Città Eterna, con passerella finale in via Veneto.

Il terzo giorno, venerdì 15 maggio, la tappa più lunga, le vetture toccheranno Ronciglione, Radicofani, Viterbo e Castiglione d’Orcia per tornare poi a sostare nella magnifica Piazza del Campo a Siena. Risalendo da Lucca, le auto ritorneranno sulle rampe del Passo della Cisa, per poi concludere la tappa a Parma, la città “Capitale Italiana della Cultura 2020”.

Sabato 16 maggio, la quarta e ultima tappa con i passaggi da Varano Melegari, Salsomaggiore Terme, Castell’Arquato, e l’assoluta prima volta a Cernusco sul Naviglio, la cittadina in provincia di Milano recentemente nominata Città Europea dello Sport 2020. Infine passaggio a Bergamo prima dell’arrivo sulla pedana di Viale Venezia a Brescia.

Infine il Presidente Aldo Bonomi, ha annunciato che è stato avviato l’iter per iscrivere la “Freccia Rossa” nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Immateriale dell’UNESCO.

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