La Panda del 1990 ha un citofono nascosto dalla funzione fondamentale | Genialata di questi meccanici brasiliani
Citofono Fiat Panda @automobilismodepoca
Un elettrauto “artigianale” ha mostrato su TikTok una Fiat Panda con un citofono montato in abitacolo, il cui tasto centrale funziona come pulsante di accensione e spegnimento: una soluzione tanto assurda quanto geniale, ma ben lontana da qualsiasi standard ufficiale.
Nel video che circola sui social si vede una vecchia Fiat Panda trasformata con un citofono montato a vista sul cruscotto, come se fosse la cosa più normale del mondo. Niente chiavi da girare, niente pulsanti eleganti in stile start&stop moderno: per mettere in moto l’auto basta premere il tasto centrale del citofono, proprio come si farebbe per aprire il portone di casa. Il risultato è una scena che strappa un sorriso e allo stesso tempo lascia increduli, perché sembra uscito da una parodia, e invece è tutto vero.
Protagonista della trovata è un elettrauto “artigianale”, abituato a arrangiarsi con quello che ha a disposizione, che nel video racconta con naturalezza la scelta di usare un citofono come comando per l’accensione. Spiega che si tratta di una soluzione funzionale, nata per risolvere un problema pratico sulla vettura, e non certo di un dispositivo ufficiale o omologato. L’abitacolo della Panda, già spartano per natura, diventa così il teatro perfetto di una modifica estrema che mescola creatività, ironia e un pizzico di follia, incarnando quell’idea tutta italiana del “ci penso io” applicata alla meccanica.
Perché qualcuno monta davvero un citofono su una Panda
Dietro questa scelta apparentemente assurda si nasconde una logica molto concreta: quando un’auto è vecchia, magari usata per lavoro o per piccoli spostamenti, la priorità non è l’estetica ma farla ripartire spendendo il meno possibile. Un interruttore di accensione tradizionale può rompersi, i cablaggi possono essere compromessi e il costo della riparazione “da manuale” rischia di superare il valore dell’auto stessa. Così l’elettrauto artigiano ha scelto un dispositivo robusto, facilmente collegabile e con un grande pulsante centrale: un citofono, oggetto comune, pensato per resistere a anni di pressioni quotidiane, trasformato in un inedito “start and stop” da officina creativa.
In questo quadro la Fiat Panda torna ad essere simbolo di un’Italia che non butta via nulla, ma reinventa ciò che ha, adattandolo alle esigenze del momento. Non c’è alcun intento di imitare le soluzioni hi-tech delle auto moderne, quanto piuttosto quello di mantenere in vita una vettura onesta e instancabile, anche con mezzi poco ortodossi. Il citofono, con i suoi tasti squadrati e il look da condominio anni Ottanta, stona con l’idea di tecnologia automobilistica, ma racconta perfettamente il lato più genuino e spontaneo delle officine di provincia, dove ogni pezzo può avere una seconda vita, anche lontano dalla sua funzione originaria.
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Genialità virale, ma tra sicurezza e legalità il confine è sottile
Il video dell’elettrauto ha conquistato TikTok proprio perché mostra una soluzione talmente estrema da sembrare una gag, e invece è un impianto realmente funzionante. Ma dietro a questa genialità artigianale si nascondono domande inevitabili sui temi di sicurezza e conformità alle norme. Un sistema di accensione improvvisato, privo di certificazioni e lontano da qualsiasi standard costruttivo, potrebbe non garantire le stesse protezioni elettriche di un impianto originale, soprattutto in caso di corto circuito, infiltrazioni di acqua o urti improvvisi. E, in caso di problemi, a rispondere non sarebbe certo la casa automobilistica, ma chi ha realizzato e accettato la modifica.
C’è poi il capitolo normativo: una Panda con un citofono usato come dispositivo di accensione non rientra in alcun schema ufficiale, e potrebbe creare parecchi grattacapi se sottoposta a un controllo approfondito o a una revisione scrupolosa. Le compagnie assicurative, di fronte a un impianto elettrico così personalizzato, potrebbero contestare eventuali danni, mentre un perito potrebbe non riconoscerne la conformità. Il fascino del “lo faccio io in garage” resta intatto e conquista i social, ma il messaggio di fondo è chiaro: queste soluzioni sono splendide da raccontare e guardare online, molto meno da imitare davvero su strada, dove creatività e sicurezza dovrebbero sempre trovare un equilibrio più prudente.
