04 January 2017

Oggi come allora, torna la Aston Martin DB4 G.T.

Da Newport Pagnell arriva un’altra “continuation”. In versione alleggerita, 25 esemplari con cui riprende la produzione nello storico stabilimento
 
La moda delle cosiddette “continuation” ha ormai preso piede e gli esempi nascono senza sosta. Si tratta delle repliche, costruite oggi con tecnica conforme all’originale (ma tecnologia perlopiù moderna), di automobili d’epoca. Come fossimo in presenza di una macchina del tempo. Queste automobili si ripresentano, nuove di fabbrica, come allora, con il numero di telaio che riparte dall’ultimo. Manco a dirlo, maestri di tali operazioni sono gli inglesi: alcuni costruttori artigianali, piccoli e piccolissimi, semplicemente non hanno mai smesso di produrre le loro auto, immutate nel corso del tempo; altri, invece, decidono di riprendere a costruire propri modelli, per motivi prevalentemente di marketing, senza disdegnare i profitti che comunque ne possono derivare.
Aston Martin ha deciso per esempio di riprendere a produrre la prestigiosa DB4 G.T.: 25 esemplari in versione “lightweight” destinati al solo uso in circuito, che saranno prodotti nel loro vecchio stabilimento a Newport Pagnell, il quale a sua volta riprenderà l’attività appositamente, dopo 10 anni di interruzione.
La DB4 G.T. fu presentata nel 1959 (anno della vittoria assoluta della Casa alla 24 Ore di Le Mans) e immediatamente considerata la più importante delle Aston Martin fino ad allora prodotte, una vera supercar dei suoi giorni. Più corta, più leggera, più aerodinamica e più potente della DB4, la G.T. si impose subito all’attenzione mondiale vincendo al debutto in gara a Silverstone, condotta da Stirling Moss. Fino al 1963 ne furono prodotti 75 esemplari, di cui otto in versione alleggerita. Molti di questi sono tuttora in circolazione e hanno raggiunto una quotazione vicina ai 4 milioni di euro.
Le “nuove” DB4 G.T. avranno quindi carrozzeria in pannelli di alluminio appoggiati a telaio tubolare in acciaio, il tutto però riprogettato al computer, anche se poi assemblato a mano come allora, al pari del sei cilindri a doppia accensione, 4.2 da 340 CV, con cambio a quattro marce e differenziale a slittamento limitato.
I fortunati e facoltosi acquirenti di queste auto potranno imparare l’arte della guida d’antan grazie a un programma biennale di eventi in circuiti prestigiosi (tra cui Yas Marina di Abu Dhabi) con i piloti della Casa a fare da tutor, tra cui Darren Turner plurivincitore a Le Mans.
Bella anche la cartella stampa a tema, con cui Aston Martin ha comunicato l’operazione: è realizzata in stile anni ’50, battuta a macchina e con i caratteri dell’epoca.
Le consegne delle DB4 G.T. sono previste a partire da fine 2017.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA