Automobilismo d'epoca 1/2-2021

47 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |GENNAIO-FEBBRAIO2021 PEZZI DELLA 75 IMSA L’Alfa 75 di questo servizio è del 1991 ed è dotata fin da nuova del kit estetico della Turbo Evoluzione; inoltre monta splitter anteriore e ala posteriore ripresi dalla versione IMSA. Il colore nero aggiunge grinta all’insieme. C ome un sipario il telo rosso inizia a sollevarsi scoprendo il retro e le nere fiancate di qualcosa di squadrato, molto italiano, minaccioso e…grondante di cattive intenzioni. Dopo la telefonata del nostro amico Giovanni c’è da am- mettere che non fossimo troppo tranquilli riguardo a quest’Alfa, dato che le prime parole del proprietario sono state: “Ho appena ritirato la 75, sul bagnato si intraversa in qualunque marcia! Devi assolutamente provarla, ti piacerà un sacco!” . Lì sulmomento i nostri neuroni non son riusciti a formularenessu- na scusa abbastanza intelligente da rimandare la prova così ce ne siamo usciti solamente con un tirato “ah sì? Sembra interessan- te…” ma in realtà eravamo piuttosto preoccupati. Vedete, già la 75 non ha una fama da brava ragazza tutta casa e chiesa, per la mec- canica raffinatama anche conqualchedecennio sulle spalle, un te- laio di impostazione simile e dei controlli di trazione non pervenu- ti, inoltre – come vedremo a breve – questa non è una normale 75 Quadrifoglio Verde, bensì qualcosa di un po’ più brioso. Cressoni La berlina del Portello è presentata nel 1985 per festeggiare il 75° anniversario della Casa ma in quel decennio sfortunatamente i soldi scarseggiano così progettare un’auto completamente nuo- va è impensabile e si è costretti a guardare al passato, riutilizzan- do molte idee e componenti di modelli già esistenti. Non soltanto si conserva l’interameccanica della Giulietta (a sua volta pesante- mente imparentata con l’Alfetta di inizio anni ’70) ma anche buo- na parte della scocca rimane la medesima, una bella sfida per Er- mannoCressoni, il direttore del Centro Stile internoAlfa. Dal pun- to di vista meccanico e dinamico le componenti restano quelle dell’antenata con trazione posteriore, schema transaxle che spo- sta il cambio al retro per migliorare la distribuzione dei pesi, fre- ni entrobordo e ponteDeDion, sospensioni a quadrilateri all’ante- riore e motore in posizione longitudinale; soluzioni intriganti che però non riescono a subire la giusta evoluzione a causa dellaman- canza di fondi. Anche la scocca per l’appunto attinge tutto il giro- porta dalla Giulietta e parte dell’ossaturama nonostante ciò Cres- soni e il suo team riescono a trasformare la linea, facendo risulta- re la 75 una moderna e innovativa berlina. Il frontale infatti è ridisegnato completamente, il posteriore viene alzato dando una linea più slanciata e tagliente al profilo e la filo- sofia geometricadel design–dai fari alle fiancate finoallemaniglie – contribuisce alla forte personalità della 75. Gli interni camuffano ulteriormente leorigini datatedella 75 conuncruscottoordinatoe razionale, una seduta davvero comoda e soluzioni ingegnose e in- novative come i comandi dei finestrini collocati in alto e la leva del freno amano che diventa una grossamaniglia per ridurre lo sforzo di azionamento. A dispetto dei compromessi e del budget risicato i collaudi sono scrupolosi e la nuova berlina dell’Alfa riscuote da subito un buon successo grazie alla linea moderna unita a interni

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