Automobilismo d'epoca

72 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT | FEBBRAIO 2023 Il primo appuntamento del Campionato Internazionale Sport Prototipi 1968 è a Daytona, in Florida, per la tradizionale 24 Ore. È sabato 3 febbraio, e il panorama si presenta molto differente rispetto a quello visto l’anno precedente. I grossi prototipi fino a 7 litri di cilindrata infatti non ci sono più, banditi dal nuovo regolamento varato dalla CSI (Commission Sportive International, diventata FISA nel 1979, a sua volta scomparsa nel 1993 allorché le sue competenze sono passate direttamente alla FIA) che ha decretato la scomparsa di quei “mostri” che tanto avevano entusiasmato negli anni delle leggendarie battaglie Ferrari-Ford, delle prestazioni alate del terzo incomodo Chapparal, delle belle Lola di Eric Broadley. Con la maratona di Daytona si inaugura l’era dei Prototipi fino a 3 litri e delle Sport fino a 5 litri. Un cambiamento che in realtà lascia perplessi gli addetti ai lavori, preoccupati per la temuta defezione del pubblico e per niente contenti di portare in gara delle macchine troppo simili a delle Formula 1 “matrimoniali”, secondo la definizione di Enzo Ferrari. Inoltre le Sport da 5 litri secondo il nuovo regolamento devono essere prodotte in almeno 50 esemplari, uno sforzo finanziario in quel momento troppo oneroso per la maggior parte dei costruttori. Fatto sta che a Daytona lo scenario appare completamente rivoluzionato, e anche i contendenti sono cambiati. Inizia una nuova fase Il battesimo delle rinnovate 33 per la stagione 1968 avviene alla 24 Ore di Daytona. La trasferta è difficile e sofferta, ma conferma che la nuova 33/2 è una macchina veloce e affidabile, un netto passo avanti rispetto alla vettura dell’anno precedente. L’arrivo in parata voluto da Carlo Chiti è solo la premessa di un anno che si rivelerà di grandi soddisfazioni di Rodolfo Solera – foto Actualfoto e Museo Alfa Romeo Al traguardo in filaper3 24OREDI DAYTONA1968 agonistica, conmolti punti di interesse nonostante i pronostici sfavorevoli della vigilia. L’incognita Campionato A Daytona dunque si va per conoscere da vicino i nuovi protagonisti e per capire come potrà evolvere un Campionato che fino all’anno prima aveva richiamato l’attenzione di moltissimi appassionati e persino della stampa generalista. Primo attore è la Porsche, di cui si vocifera essere pronto un nuovo Prototipo di 3.000 cc accreditato di una potenza massima intorno ai 370 CV. Ma le attese sono deluse, perché lo squadrone tedesco si presenta con quattro coupé 907 2.200 cc, equipaggiate con la nuova unità a 8 cilindri accreditata di 270 CV a 8.600 giri per un peso totale di 600 kg. È una scelta strategica che premia la durata alla distanza, una dote proverbiale in casa Porsche a cui si vuole affidare la possibilità di vittoria. Ci sono però anche le Alfa Romeo 33/2, che si presentano in una veste completamente rinnovata rispetto al 1967. Dopo un anno di esperienza con risultati altalenanti, l’ingegner Chiti ha sviluppato una vettura molto evoluta rispetto alla precedente, cercando di correggere le pecche evidenti che hanno impedito alla piccola sportiva milanese di prendere il comando nella classe 2.000, in cui le auto di Zuffenhausen dominano in maniera incontrastata.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTQ3ODg3Nw==