Automobilismo d'epoca

53 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |FEBBRAIO 2023 Sono le 19.30, abbiamo terminato il servizio fotografico e ci stiamo godendo il comodo abbraccio dei sedili a guscio della Club Sport, mentre la nebbia fa scomparire e riapparire il paesaggio davanti a noi. La mattinata è stata tersa, ora invece della suggestiva foschia nasconde a tratti la bianca carrozzeria della 968. Il Maniva, una regione montana in provincia di Brescia, è fatto così: due curve prima siete baciati dal sole e le due successive vi sembra di essere finiti per sbaglio dentro l’armadio delle Cronache di Narnia. Oggi l’imprevedibile meteo ci ha graziato, e anche se alcune cime visibili dal passo sono imbiancate la nostra giornata è stata limpida come sperato. Il Maniva non è solo noto per i suoi panorami brulli e selvaggi, ma anche per strade fantastiche apprezzatissime dagli amanti della guida, l’ideale quando avete a disposizione le chiavi di una Porsche 968 Club Sport del 1995, quindi una delle ultime prodotte. Dire che fossi curioso a riguardo è come dire che darei solo un buffetto sulla guancia a quelli che mettono l’ananas sulla pizza, tanto più che la CS in Italia è quasi introvabile. La 968 sulla quale si basa nacque in un periodo complicato e poco fiorente per la Porsche; a fine anni Ottanta la 944 è ormai datata e anziché presentare l’ennesimo restyling la Casa di Stoccarda conia una nuova sigla, sperando di tracciare una netta demarcazione col passato e di portare una ventata d’aria fresca. Di conseguenza la 968 ha un design inedito, più morbido e moderno, ispirato alla 928, e un’altissima percentuale di componenti è riprogettata o migliorata. Primo su tutti il motore, il cui 3.0 litri ora sviluppa 240 CV di potenza e 305 Nm di coppia con sistema di fasatura variabile VarioCam e cambio manuale a 6 marce, la prima ad averlo dopo la sofisticatissima 959. Nonostante l’impegno i risultati sono deludenti, e tra il 1991 e il 1995 le vendite della 968 non si avvicinano nemmeno per sbaglio alle previsioni (in tutto saranno solo 11.248 le 968 prodotte). Dopo il primo anno un’infastidita Porsche decide che la 968 – se proprio non può essere un successo commerciale – debba almeno lasciare un segno nella storia. Ed ecco spuntare la Club Sport. Presentata nell’ottobre del 1992 al Salone di Parigi, la CS è un bel grattacapo per le sportive dell’epoca: il 4 cilindri 3.0 litri resta invariato, tutto il resto no. L’assetto viene irrigidito e rivisto, oltre che ribassato di 20mm, i sedili posteriori vengono eliminati e quelli anteriori sostituiti con dei Recaro a guscio, spariscono il tergicristallo posteriore, il climatizzatore, la radio, la chiusura centralizzata, buona parte del materiale fonoassorbente, la copertura del propulsore e i vetri elettrici tornano a manovella. Al posto dell’ingombrantevolante a quattro razze ne arriva uno a tre razze senza airbag, la batteria è sostituita con una più leggera, il radiatore ha una ventola di raffreddamento anziché due e i cerchi sono da 17 pollici con canale più largo. Infine la Porsche aggiunge un differenziale autobloccante con bloccaggio al 40%, una barra duomi e gomme più larghe, da 225/45 all’anteriore e da 255/40 al posteriore. Potevate optare per riavere alcuni lussi come il climatizzatore e i vetri elettrici, così come potevate scegliere di eliminare le stupende scritte sulle fiancate, ma si sarebbe sbiadito il significato della Club Sport.

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