Automobilismo d'epoca

La sorpresa arriva l’8 novembre 1975, a Bastia: alla partenza del 19° Tour de Corse, gara internazionale valida per il Campionato Mondiale Rally, l’Autodelta schiera un’inedita versione dell’Alfetta GT. Il coupé Alfa Romeo aveva fatto il suo debutto agonistico nel mese di febbraio dello stesso anno al Rally di Costa Brava, in Spagna, ma per quanto sulla carta e dai test effettuati apparisse come una possibile grande protagonista, aveva denunciato inevitabili e comprensibili difetti di gioventù, soprattutto in termini di affidabilità. Per di più la squadra capitanata dall’ingegner Carlo Chiti, avvezza alle competizioni di velocità in circuito, aveva ben poca dimestichezza con le logiche rallistiche, che richiedevano una preparazione molto specifica delle auto e una accuratissima organizzazione sul campo. Ciononostante erano già arrivati risultati notevoli, il più entusiasmante la doppietta all’Elba con Ballestrieri e Pittoni. Quella che però si appresta a prendere il via in Corsica è un’Alfetta GT molto differente dalle altre sorelle, probabilmente la più curata di tutte le 9 costruite, sicuramente la più sofisticata: è dotata del motore con testa a 16 valvole ed alimentazione ad iniezione Spica accreditato di oltre 230 CV, già visto sulle Alfetta Gruppo 2 berlina impiegate in precedenza nelle gare di Velocità e in un secondo tempo anche nei Rally. Ci sono dunque a disposizione oltre una ventina di CV in più rispetto al solito propulsore a carburatori con testa stretta a CavalloPazzo Lo spirito di ALFA ROMEO ALFETTA GT GR. 2 ANDRUET RITROVATA E RESTAURATA L’Alfetta GT ritratta qui sotto, impegnata con Andruet sulle strette stradine della Corsica, è la stessa che presentiamo in queste pagine, riportata al suo antico splendore dopo svariate traversie e passaggi di proprietà. Sopra, le Alfetta GT pronte per il loro primo Rally, il Costa Brava del ’75.

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