Automobilismo d'epoca

73 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |GIUGNO2022 Nonostante i diversi tentativi fatti sull’onda del grande successo popolare dei Rally negli anni 70, era evidente che la vera vocazione dell’ingegner Chiti e quindi dell’Autodelta non fosse per quella specialità, quanto piuttosto per le gare di Velocità. La stessa parabola sportiva dell’Alfetta, così breve e condotta a singhiozzo e sempre con grande sofferenza, è la dimostrazione pratica e lampante di questa semplice verità. L’Alfetta berlina è stata portata in gara nel 1973, prima alla 500 Kmdi Matrop Park, in Svezia, e poi alla 4 Ore di Zandvoort, pilotata in entrambi i casi da Carlo Facetti e Rolf Stommelen. Non si può dire che queste partecipazioni siano state all’insegna del successo, perché l’auto, pur dimostrando ottime potenzialità, non ha terminato nessuna delle due gare per guai alla trasmissione. L’anno successivo ha debuttato nei Rally al San Martino di Castrozza, comportandosi bene, così come nei successivi appuntamenti della stagione. Si trattava tuttavia di sperimentazioni in attesa dell’omologazione della Alfetta GT. Nel 1975 l’impegno ufficiale con la nuova coupé è positivo, ma alla fine dell’anno arriva lo stop e con i Rally si chiude. Le Alfetta GT Gruppo 2 vengono allora adattate ai nuovi regolamenti del ’76 e convertite per la Velocità. Alla 24 Ore di Spa di quell’anno, prova valida per il Campionato Europeo Turismo, sono presenti tre Alfetta GT Autodelta e un’altra preparata sempre in Autodelta, ma semi-privata e iscritta dalla Autovama, storica concessionaria Alfa Romeo di Firenze. Il rapporto tra l’Autovama e l’Autodelta è molto stretto, anche questa concessionaria come l’analoga Scar Autostrada è quasi una dépendence che l’ingegner Chiti, sempre molto legato alla sua terra d’origine, utilizza spesso come base logistica per gli impegni agonistici in Toscana. Alla fine il risultato è a dir poco eccezionale: dopo la BMW3.0 CSL si classifica al secondo posto assoluto l’Alfetta GT di Andruet-Dini, che ovviamente vince alla grande la Seconda Divisione, quella riservata alle auto fino a 2.000 cc. Ma l’affermazione delle piccole coupé Alfa Romeo è globale: occupano dal secondo al quarto posto in classifica generale umiliando le Ford Capri e le Opel Commodore. La numero 31, l’Alfetta GTV di Bigliazzi-Zeccoli-Crespin, arriva sesta assoluta. Neanche due mesi dopo, alla 500 Km di Vallelunga, settima prova dell’Europeo Turismo, questa stessa macchina vince addirittura l’assoluto, pilotata dall’accoppiata Bigliazzi-Dini, davanti all’altra Alfetta GTV di Ciardi-Belli.

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