Automobilismo d'epoca

19 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |GIUGNO 2023 Dopo aver saltato due edizioni a causa della pandemia, Techno Classica a Essen, uno degli eventi più imponenti al mondo per quantità e qualità dei veicoli esposti, l’anno scorso era ripartita con un’edizione da dimenticare: le grandi Case totalmente assenti (solitamente occupano un intero padiglione ciascuna), poco pubblico e tanti, troppi spazi vuoti. Inutile dire quindi che quest’anno la curiosità e le aspettative erano altissime. E in effetti le cose sono andate decisamente meglio: tanti dei grandi dealer sono tornati, e tra gli espositori si respirava una bella aria di “normalità”. Sono tornate anche molte belle auto, anche se i pezzi “top” si posizionavano un gradino sotto lo standard a cui SIHA (l’ente organizzatore) ci ha abituato nelle edizioni passate. Si è fatto notare soprattutto qualche buco di troppo nell’esposizione, anche nei padiglioni più rappresentativi, come il 5, dove al centro si colloca lo stand istituzionale dell’organizzazione, con tanto di orchestrina. Vedere spazi vuoti a pochi metri dall’esposizione ufficiale dell’evento (quest’anno dedicata ai 60 anni di Lamborghini) non solo non fa una bella impressione, ma trasmette un senso di ingiustificabile menefreghismo da parte degli organizzatori, che avrebbero potuto semplicemente “promuovere” in un padiglione migliore qualche bell’espositore sistemato in zone più periferiche ed evitare di dare un brutto segnale. Tra le altre note negative, la totale assenza del gruppo BMW, che solitamente occupa il padiglione 8, ovvero il primo ad essere visitato da chi entra dall’ingresso Nord (il più frequentato); per la seconda edizione consecutiva, anziché dalla magnificenza degli allestimenti della Casa dell’elica, i visitatori sono stati accolti da piccoli stand di club minori, allestiti in maniera che eufemisticamente possiamo definire “semplice”. Anche il gruppo VW ha ridotto in maniera drastica la presenza, relegata a qualche stand tematico qua e là, quando nel 2019 occupava l’intero padiglione 4. Manca ancora qualcosa quindi, e anche le proposte commerciali restituiscono la stessa sensazione. Due dati su tutti: le proposte di fascia altissima quest’anno erano quasi assenti. Segno che i dealer hanno puntato più a monetizzare che a stupire. Ed era molto più sguarnita del solito anche la “zona 300-500.000 euro”, con una buona scelta di modelli Porsche e Mercedes, come è ovvio, ma numericamente molto inferiore al passato. Techno Classica è celebre perché chi cerca una 911, anche molto rara, la trova dell’anno, modello e colore che vuole, in più proposte. Quest’anno ce n’erano, ma sensibilmente meno. Ma chiudiamo con le note dolenti, perché Techno Classica Essen è un evento talmente ricco e imponente da offrire comunque un grande spettacolo, all’altezza della sua fama e della potenza di fuoco commerciale tedesca. Che si cerchi una Bugatti o una maniglia porta per una Trabant, qui tutti trovano qualcosa di interessante. Otto grandi padiglioni di auto in vendita e in mostra, motorsport di tutte le epoche, ricambi, motoring art, modellismo, abbigliamento, automobilia e collezionismo e, neanche a dirlo, fiumi di birra e tante tante salsicce! Proviamo a sintetizzare tutto come meglio possiamo con questa nostra gallery. Ecco cosa ci ha colpito di più. Testo e foto di Michele Di Mauro La parentesi Covid sembra definitivamente superata, eppure a Essen quest’anno mancava ancora qualcosa, complice l’assenza in pompa magna delle Case tedesche e qualche vuoto di troppo nell’esposizione. Il mercato perde parte della fascia media, ma lo spettacolo complessivo è sempre elevato BEST IN SHOW Premiata da una giuria di esperti, incaricata di individuare la vettura più “bella” di Techno-Classica Essen 2023 tra le migliaia presenti, questa Pegaso Z-102 GT Berlinetta Enasa del 1951. L'auto era in vendita al padiglione 5 presso lo stand dell'espositore belga Classic Car Service Restorations per circa 1 milione di euro.

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