Automobilismo d'epoca 10-2018

Q uando Audi debutta nel mondiale Rally, a inizio 1981, la sua “Quattro” è accolta da un certo scetticismo. Si pen- sa che la trazione integrale sia adatta ai raid come la Pa- rigi-Dakar, non alle tortuose strade di montagna contro le agili Fiat 131 Abarth, Renault 5 Turbo o Talbot SunbeamLotus a trazione posteriore. Troppo pesante e troppo “dura” per avere pos- sibilità di vittoria. Anche il Campione del mondo 1980, il tedesco Walter Röhrl, giunge a questa conclusione: un’ora di test gli è suffi- ciente per bocciare la grande novità, che secondo lui influenza ne- gativamente lamanovrabilità dellamacchina. Il connubio di trazio- ne integrale e sovralimentazione inoltre aumenta non poco il peso. Ma la vittoria al Rallye di Svezia, seconda prova del mondiale, da parte di Hannu Mikkola, spazza via lo scetticismo; il pilota finlan- dese vince ben quindici delle venticinque prove speciali: è un do- minio, soltanto in parte favorito dalle strade innevate. L’Audi vin- ce anche, quell’anno, sul misto asfalto-terra del Rallye di Sanremo e poi in Inghilterra nella prova conclusiva del mondiale. La “Quat- tro” in breve diventa vincente su tutti i terreni, dall’asfalto alla ter- ra, da Monte-Carlo alla pampa argentina fino alla giungla della Co- TERRA ROSSA L’Audi 200 Quattro Gruppo A in azione oggi in Kenia, sulla terra rossa di Tsavo e sullo sfondo delle Taita Hills. Nella pagina a fianco, Hannu Mikkola e Arne Hertz festeggiano, sopra la stessa auto, la vittoria al Safari Rallye 1987. 111 sta d’Avorio. Resteranno soltanto due gare dove l’Audi, al termi- ne dell’era delle Gruppo B a fine 1986, non sarà riuscita a vincere: Corsica e Safari. Le stradine còrse favoriscono troppo le agili due ruote motrici come la Lancia 037 e la Renault 5 Maxi Turbo; quan- do sarà il turno di una 4wd, toccherà alla Peugeot 205 T16, più cor- ta e agile dell’Audi. Röhrl scettico Nel 1987 il Gruppo Adiventa la classe “top” del rallismo internazio- nale e l’unica guarnigione delle due ruote motrici resta l’estenuan- te Safari Rallye inKenia, terreno di caccia delle Case giapponesi, in particolare Nissan e Toyota che hanno vinto sette delle ultime otto edizioni con le loro berline, ora sostituite da nuovi coupé, ma sem- pre a trazione posteriore. Lo stesso schema tecnico in quella edi- zione ha la Ford Sierra RS Cosworth, mentre Opel e Volkswagen tentano la carta della trazione anteriore rispettivamente con la Ka- dett GSi 2.0 e la Golf GTI 1.8. D’altro canto, lo schieramento delle “4wd” è composto da una Lan- cia Delta HF Integrale, la cui presenza appare più che altro esplo-

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