Automobilismo d'epoca 10-2018

24 F inalmente anche in Italia una fie- ra di auto storiche con un bell’ae- reo in esposizione. Una cosa fre- quente in Inghilterra, molto me- no qui da noi, diremmo anzi che si tratta della prima volta, almeno a nostra memo- ria, che si trovano aeronautica e automobi- lismo fianco a fianco; nella “perfida” Albio- ne invece le due tematiche sono da sem- pre molto vicine, come lo è anche il mo- tociclismo, a formare un triangolo che ha per comune denominatore l’amore per la meccanica e per la libertà. L’aereo in que- stione era un caccia Macchi C202 Folgo- re, appartenuto alla 84ª squadriglia, 4°stor- mo Francesco Baracca, il cui collegamento con Modena Motor Gallery è nel Cavallino rampante; dunque, collegamento alla Fer- rari e ad Enzo Ferrari, di cui si festeggiano quest’anno i 120 anni dalla nascita. Per chi non lo sapesse, ricordiamo che l’emblema divenuto famoso in tutto il mondo fu dona- to a Ferrari dalla madre di Francesco Ba- | SALONI | Modena Motor Galler y Voglia di volare L’esposizione di un caccia dell’Aeronautica militare con l’emblema del Cavallino rampante per raccontare la storia di Ferrari e la conferma di una rassegna che continua a crescere nei contenuti D I C ARLO D E B ERNARDI E F RANCESCO P ELIZZARI IN SERVIZIO DAL 1941 AL 1948 Il Macchi C202 Folgore (in alto, e qui sopra gli scarichi): è lungo 8,85 metri e ha un’apertura alare di 10,58; il motore è un V12 raffreddato ad acqua da 1.175 Cv. Sotto, un’immagine della galleria centrale della fiera, dov’erano esposte motociclette e alcune belle Fiat-Abarth. racca, asso della I guerra mondiale caduto in battaglia, nel 1923 a seguito della vitto- ria del Ferrari pilota al Circuito del Savio. L’emblema (in origine del 2° Reggimento di cavalleria “Piemonte Reale”, che Barac- ca frequentò tra il 1909 e il 1910) sarà poi usato per la prima volta sulle Alfa Romeo della Scuderia Ferrari nel 1932, alla 24Ore di Spa-Francorchamps. CosìModenaMotorGalleryanchequest’an- no ha proposto almeno una cosa nuova ri- spetto al passato, riuscendo nell’intento di non ripetere se stessa: obbiettivo non sem- plice, che altre fiere anche blasonate fati- cano a raggiungere. Merito dell’organizza- tore Mauro Battaglia, onnipresente e sem- pre impegnatissimo su e giù per i padiglio- ni della mostra a controllare che tutto sia a posto. E, incredibilmente, già proiettato al futuro: “Siamo contenti, gente ce n’è, ma per il 2019 stiamo pensando a una no- vità per coinvolgere i club molto più di quanto non abbiamo fatto finora” .

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