Automobilismo d'epoca 10-2020

O ggi Hiroshima è una città molto bella, ultra moderna, con 2 milioni di abitanti, un centro cittadino affollato di persone e tram, il fiume Ota che la costeggia, giardini verdissimi e curatissimi, tramonti incantevoli. Bella lo era anche nel 1920 -più piccola, con meno di 300.000 abitanti- ma il suo aspetto era del tutto diverso, ancora cari- co di storia e tracce del suo luminoso passato. In quell’ambiente ricco di fermenti industria- li e commerciali nasceva cent’anni fa la Toyo Cork Kogyo Co. Ltd, una piccola azienda de- stinata alla produzione di surrogati di sughero, ben presto convertitasi alle macchine utensili per poi passare al primo veicolo prodotto: è del 1931 il Mazda-GO, un piccolo motocarro a tre ruote, motore monocilindrico di 482 cc da 9,4 Cv, che di fatto lanciava sul mercato dei moto- ri il marchio Mazda. Sembra l’iniziodi unabella storia industriale,ma “LittleBoy” scon- volge i piani, e non soltanto quelli: il 6 agosto 1945 su Hiroshima è lanciata la prima bomba atomica, un’arma terribile a dispetto di quel nome, che letteralmente cancella in pochi istanti vite umane, case, fabbriche, boschi, prati, tutto. Destino vuole che tra le poche cose che in parte si salvano c’è la fabbrica di Mazda, protetta dalla posizione periferica, dietro il monte Hijiyama. Lo spirito di comunità e di solidarietà prende al- lora il sopravvento. I dipendenti dell’azienda scampati alla trage- dia si trasformano in volontari e distribuiscono medicinali orga- nizzando centri di assistenza. I locali della Mazda sono liberati e adibiti ad alloggi di emergenza per chi è rimasto senza un tetto. Qui èdislocata anche la sededel Governo lo- cale. Si concretizza quello che sarà chiama- to lo “spirito di Mukainada”, dal nome del di- stretto in cui si trova l’azienda: un impulso a restareuniti, anonarrendersimai, che acco- muna i sopravvissuti e che accompagnerà la storia di Mazda, fino ai nostri giorni. Incredibile ma vero, dopo soli quattro mesi da quella devastazioneMazda è in grado di riprendere la produzio- ne dei motocarri. Occorre però arrivare al 1960 per trovare la pri- ma vera automobile prodotta a Hiroshima, la R 360 Coupé. A di- spetto del nome, è una micro-car (in Giappone la chiamano kei car ) conmotore bicilindrico di soli 356 cc da 16Cv, un’automobili- na dalla forma curiosa, quasi un fumetto, capace all’occorrenza di 59 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |OTTOBRE 2020

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