Automobilismo d'epoca 10-2020

81 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |OTTOBRE 2020 MUSETTO ROSSO Un passaggio aggressivo sul cordolo della Lotus-BRM 24. Leggerezza e dimensioni ridotte erano il segreto della velocità delle F1 di 1,5 litri, dal 1961 al 1965. Il musetto rosso era tipico della BRM. N ella prima metà degli anni Sessanta la Formula Uno è in pieno fermento. Il cambiamento più evidente è tec- nico ed è la collocazione del motore dietro le spalle del pilota anziché davanti ad esso, cosa che muta pro- fondamente l’aspetto delle monoposto e anche la loro dinamica. Inoltre, il nuovo regolamento, che entra in vigore nel 1961, ridu- ce da 2,5 litri a 1.5 la cilindrata dei motori aspirati e viene proibi- ta la sovralimentazione. Si hanno così macchine più piccole, dove l’inferiore potenza è compensata dalla migliore maneggevolezza e dalla riduzione del peso - il minimo regolamentare è 450 kg - con l’intento di far me- glio risaltare l’abilità dei piloti. È il periodo in cui inizia l’ascesa di Colin Chapman come Costruttore. Egli, infatti, intuisce per pri- mo quale sarà, con la nuova formula, l’evoluzione delle monopo- sto. Occorrerà costruire macchine affusolate e leggere, con l’o- biettivo di ridurre la resistenza dell’aria contenendo al massimo la sezione frontale e portando all’interno della carrozzeria tut- to ciò che crea resistenza come, per esempio, gli ammortizzato- ri anteriori. Poi bisognerà abbassare il più possibile il baricentro della vettura e accentrare le masse, per avere una macchina sta- bile, docile e reattiva. Di qui la posizione semi-sdraiata che assu- meranno i piloti di monoposto in quegli anni. Chapman, inoltre,

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