Automobilismo d'epoca 11/12-2020

79 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |NOVEMBRE-DICEMBRE 2020 POLE POSITION Silverstone, 19 Luglio 1958: Stirling Moss, Vanwall VW 5 #7, partito al palo, conduce alla prima curva il GP di Gran Bretagna davanti alla più potente Ferrari 246 di Peter Collins ed alla BRM P25 di Harry Schell. Collins vincerà la gara, Moss si ritirerà. L a Vanwall costruirà sei esemplari da nuovo della suamonoposto di Formula 1mo- dello VW5, che vinse nel 1958 la classifica Costruttori del Campionato del mon- do, istituita proprio quell’anno. La Vanwall fu la prima nella serie che comprende nomi come Ferrari (16 titoli), Williams (9), McLaren (8) eccetera. Curiosamente, fu il primo e ultimo titolo vinto da un Costruttore di un’auto a motore anteriore: la rivoluzione era alle porte, come testimoniò la prima vittoria di un’auto a motore posteriore, la Cooper-Climax di Stirling Moss, al GP d’Argentina che inaugurò la stagione ’58 (a cui le Vanwall non patrteciparono). Moss ave- va vinto il GP precedente, quello d’Italia 1957, proprio al volante di una Vanwall, in una sorta di ideale passaggio di consegne. Tuttavia nel 1958 Moss contribuì ancora al succes- so della vettura a motore anteriore, insieme a Tony Brooks: i due si divisero ben sei vitto- rie nelle undici gare disputate. Alla fine il titolo piloti andò a Mike Hawthorn, per un solo punto sullo stesso Moss. La versione “Continuation” sarà composta di sei esemplari, uno dei quali formerà il nucleo del Vanwall Historic Racing Team che parteciperà ai maggio- ri eventi del settore, mentre le altre cinque saranno vendute alla bella cifra di 1,65 milioni di sterline (pari a circa 1.835.000 euro). Della costruzione, che richiederà migliaia di ore di lavoro per ciascun esemplare e sarà effettuata dagli specialisti di Hall&Hall sulla base dei progetti originali e per quanto possibile con le medesime tecnologie. Anche il motore, quattro cilindri in linea di 2.489 cc capace di circa 270 Cv, sarà oggetto di una riproduzio- ne fedele. I progetti della nuova Vanwall Cars (nata nel 2003 per riportare alla luce il no- me della Scuderia iridata) non si fermano qui: di pari passo con la VW5 Continuation si sta anche cercando di capire come l’eredità del marchio, fatta di innovazione e tecnologia di alto livello, possa essere tradotta in programmi futuri per realizzare un’auto stradale e da competizione, come sottolineato dal direttore generale della marca, Iain Sanderson: “Il nome Vanwall è troppo importante per rimanere soltanto nella storia. Benché sia sco- nosciuto a molti, rappresenta un grande episodio della storia britannica dell’automobilismo. Il Dna di quelle auto così vincenti sarà di ispirazione per il futuro della marca Vanwall” . Ferrari La Vanwall ha un ruolo di notevole importanza nella storia dell’automobilismo: da questa scuderia sono passati alcuni dei migliori tecnici dell’epoca e la sua storia è fatta dell’incrocio di molte storie importanti. La Vanwall nasce dalla passione per la meccanica e le automobili e dall’intuito imprenditoriale di Guy Anthony Vanderwell, detto “Tony”. Suo padre Charles aveva fondato la CAV, azienda che produceva impianti di iniezione per motori Diesel e impianti elettrici per veicoli militari; la CAV, famosa per aver realizzato nel 1911 il primo impianto di illuminazione per i famosi bus londinesi a due pia- ni, nel 1926 fu acquisita dalla Lucas. Qualche anno dopo, nel 1930, Tony Vanderwell scopre quasi per caso una ditta america- na che produce un nuovo tipo di cuscinetti di ricambio per motori di automobili. La ditta si chiama Cleveland Graphite Bronze Company (dal nome s’intuisce quale fosse la novità tecnologica di questi cuscinetti) e Vanderwell, con un rapido viaggio Oltreoceano, strin- ge l’accordo per diventarne licenziatario per laGranBretagna. Con l’aiuto del padre fonda Destiny

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