Tris di Vesco-Guerini nella quinta edizione del Trofeo Foresti

Il tempo inclemente ha reso la gara ancora più dura ed avvincente Impegnative e determinanti
le prove sulle strade mantovane. Sul podio anche Belometti-Vavassori e Turelli-Turelli
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Ancora loro, i fortissimi bresciani Andrea Vesco e Andrea Guerini su Fiat 508 S Balilla del 1934 si sono aggiudicati la quinta edizione del Trofeo Foresti dedicato a Elda e Guido. Dopo oltre duecentotrenta chilometri e sessantatre prove speciali il duo bresciano, già vincitore di sette edizioni del Gran Premio Nuvolari e delle ultime due Mille Miglia avuto la meglio sulla coppia Andrea Belometti con Doriano Vavassori su Lancia Lambda Casaro del 1929 e terzi la coppia Lorenzo e Mario Turelli su Lancia Aprilia del 1938.
Anche in questa quinta edizione sono stati ancora un centinaio gli equipaggi, che si sono presentati a Pralboino (Bs), sede delle attività della famiglia Foresti e di partenza e arrivo della manifestazione, per ricordare la “passione” degli amici Elda e Guido, tragicamente scomparsi più di cinque anni fa nelle acque a Los Roques.
Il tempo inclemente non ha dissuaso i 95 concorrenti, che puntuali si sono presentati alla partenza. Il lotto dei partenti annoverava ben 12 “Top driver”, che non si sono risparmiati tanto da rendere la competizione molto avvincente. Sul percorso piatto del territorio mantovano sono state collocate diverse prove speciali molto impegnative, in particolare quelle di Canneto in centro e sulla strada delle Runate e quelle dopo Commessaggio, che hanno da subito messo in mostra la determinazione e l’abilità dei top drivers. Poi, non da meno, sono state quelle collinari del parmense e piacentino, che hanno delineato definitivamente l’ordine d’arrivo.
Visto i primi tre del podio, tutti Top driver, vediamo la classifica nei dettagli delle prime dieci posizioni. Al quarto posto si è classificata la copia Riboldi-Sabbadini su Fiat 508 S Balilla del 1939, al quinto posto Bonetti-Bonetti sulla Alfa Romeo Giulietta Spider del 1955. Sesto assoluto il bolognese-mantovano Alessandro Gamberini, in coppia con Arturo Cavalli su Lancia Lambda, settimi Grumelli-Bona su MG TB del 1939. All’ottavo posto finale si è classificata la coppia Cavalleri-Meini su Lancia Aprilia del 1938, per loro un buon ritorno alle gare, noni assoluti gli affiatati Sala-Cioffi su Lancia Aprilia del 1938 e al decimo posto la coppia Montevecchi-barbieri su Siata Daina Spider del 1952.
Questo trofeo, si è già identificato come gara impegnativa, ma domenica la pioggia e il freddo hanno reso vita dura ai concorrenti. Nonostante questo sono state poche le auto che hanno tradito i loro equipaggi. Nelle prime dieci si sono classificate ben otto vetture anteguerra, accreditate da un coefficiente maggiore ma in perfetta affidabilità visto che, sono in circolazioni da ottanta o novant’anni: non è un valore da poco.
Andando oltre la corsa vogliamo ricordare, che il pilota vicentino Luca Patron su una MG del 1933 ha gareggiato in coppia con il figlio di nove anni, bravo e attento ai cronometri. mentre la coppia cannetese Ivan Serravalle con la moglie Nicole Sammer, in gara su Alfa Romeo Giulietta Spider, si sono fermati pochi attimi, prima della prova speciale, a salutare il loro bimbo di dieci mesi, per l’occasione affidato ai nonni.
Nella speciale classifica riservata alle donne, erano sei gli equipaggi rosa, hanno bissato il successo le bravissime Himara Bottini e Rosemary Boscardin su Triumph TR3 si è aggiudicata la “Coppa delle dame”. Un particolare riconoscimento è stato assegnato agli inglesi Frederica e Simon Kirkpatrick, che da sempre giungono a Pralboino per partecipare alla gara sulla loro stupenda Bugatti bianca T 37 del 1928.
La scelta degli organizzatori del trofeo, su tutti il bozzolese Eugenio Piccinelli, di predisporre anche quest’anno un percorso alternato tra pianura e collina è stato molto apprezzata dai partecipanti. Al traguardo e durante le premiazioni gli equipaggi italiani e stranieri hanno manifestato sinceri apprezzamenti al gruppo degli organizzatori, per aver dato alla competizione un vero coinvolgimento sportivo, su un percorso vivace ed impegnativo.
Come nelle precedenti edizioni ai primi tre classificati sono state assegnate delle opere artistiche realizzate dagli studenti dell’Istituto HDemia di Belle Arti Santa Giulia di Brescia: un connubio particolarmente apprezzato.
Il Trofeo Foresti, dopo cinque edizioni consecutive e con una forte partecipazione di piloti italiani e stranieri si è di fatto guadagnata il titolo di una “gara di primavera” nel panorama nazionale nella regolarità classica.

Foto di Luca Baronchelli, Marco Federici e Alberto Sicchiero
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