Automobilismo d'epoca 8/9-2018

79 TUTTO A PORTATA DI MANO La strumentazione (3) : tachimetro, contakm, termometro acqua, livello benzina, amperometro, manometro olio; le manopole (4) comandano fendinebbia, luci e tergicristalli e (5) i comandi dell’aria e la radio. Sul cofano posteriore (6) ricompare il bel fregio del marchio; le prese d’aria laterali (7) hanno comando manuale. LA “S” DISEGNATA DA LOEWY Le modanature delle fiancate (a sinistra) sono in acciaio. Il volante a tre razze (foto 1) porta la “S” di Studebaker, sotto il cruscotto c’è la maniglia del freno a mano. Nella foto (2) dettaglio del massiccio paraurti anteriore, con rostro e indicatore di direzione incorporato. benzina. Anche negli Stati Uniti, nonostan- te la mole delle vetture ed un prezzo della benzina che incoraggiava i consumi, si fa- cevano sforzi per risparmiare carburante: ogni anno si correva la Mobilgas Economy Run nella quale venivano premiate le auto di serie che si dimostravano più efficienti nei consumi durante un test da costa a co- sta su strade pubbliche e con traffico nor- male. Una di queste era la Champion, una berlina a tre volumi costruita dalla statu- nitense Studebaker, capace di trasportare comodamente fino a sei persone con ampio bagagliaio: vincitrice assoluta dell’edizione ’53, si è aggiudicata la gara conun consumo di un gallone di benzina per 26,86 miglia (pari a circa 11 e mezzo km con un litro). Nonostante i suoi 1260 kg di peso (conte- nuto comunque in rapporto alle dimensio- ni della vettura, lunga oltre 5 metri), il mo- tore Victory a sei cilindri in linea di 3000 cc le aveva permesso di raggiungere un risul- tato che faceva impallidire le nostre medie dell’epoca. Carrozza elettrica La Studebaker è stata una fabbrica glorio- sa con sede in South Bend nell’Indiana che ha chiuso i battenti nel ‘66 dopo oltre un secolo di attività. Le sue origini risalgono al 1852 su iniziativa dei fratelli Studebaker di origine tedesca, si occupava allora della produzione di carri e carrozze, usate dagli esploratori per spingersi nel West. La pri- ma “carrozza senza cavallo” prodotta dalla Casa è stato un veicolo a motore elettrico: siamo nel 1902 quando dagli stabilimenti di South Bend esce Studebaker Electric Ru- nabout con motore Westinghouse da 1,7 Cv di potenza e capace di muovere la car- rozza a circa 13 - 16 miglia. Uno dei primi clienti fu l’imprenditore ed inventore Tho- mas Edison, una pietra miliare nel campo dello sviluppo dell’elettricità. Poi nel 1904 arriva la prima Studebaker con motore a scoppio: si chiamava Model 202, conmoto- re a due cilindri da 16 Cv; telaio e mecca- nica era fornita dalla Garford, poi la Stude- baker assemblava il tutto con la carrozza di loro fabbricazione. Dal 1911 la Casa ac- quisisce la EMF e comincia a produrre vei- coli con motori di propria produzione: fon- da la Studebaker Corporation, la produzio- ne passa da circa 2mila vetture all’anno a 46mila nel 1915. Nel 1926 l’azienda diven- ta il primo costruttore di automobili degli Stati Uniti d’America. Poi la concorrenza di Ford, General Motors e Chrysler si fa più forte. Nel dopoguerra la Studebeker resta un importante produttore (186mila le au- 1 2 6 7 3 4 5

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