Automobilismo d'epoca 8/9-2018

78 L e auto americane anni Cinquanta erano splendide interpreti del Pa- ese prospero che le aveva gene- rate, esuberanti nelle dimensio- ni, con linee personali talvolta stravaganti. Vetture che non avevano mercato in Euro- pa, ma che riuscivano a fare tendenza, tan- to che alcuni elementi estetici venivano ri- presi nel nostro Continente, come le pin- ne delle Fiat 1100-103 o lo stile delle Che- vrolet Corvair reinterpretato inproporzioni più contenute dalle Fiat 1300 e 1500 e dal- le NSU Prinz. Rimanevano distanti invece le cubature dei motori e le dimensioni delle vetture, conseguenza di una diversa filoso- fia di fare automobili: oltreOceano anche le “piccole” Ford Falcon e Chevrolet Corvair superavano i 2000 cc, cilindrata che in Eu- ropa equipaggiava delle ammiraglie. In Ita- lia in particolare le utilitarie stavano sotto il | MANUALE D’USO | Studebaker Champion Economica formato States In America era considerata poco più di un’utilitaria, nonostante gli oltre 5 metri di lunghezza e il motore 3000. Costruita con tecnica molto tradizionale, va usata per viaggi in tutta tranquillità D I U MBERTO L ACCHETTI - F OTO S IMONA C AVALLARI LINEA MORBIDA, PREZZO BASSO In alto, la linea della Studebaker è tipicamente americana: morbida e filante, ben sagomata. Qui sopra, una pubblicità che metteva in risalto il prezzo basso e il successo di vendita. litro di cilindrata e faticavano a trasportare quattro persone. Alla base c’era una differenza di reddito e di capacità di spesa a vantaggio dell’Ameri- ca, ma non solo: da noi politica fiscale e ta- riffe assicurative penalizzavano le cubatu- re medie ed alte, assecondando la tenden- za alla moderazione e parsimonia che ac- compagnavano la ricostruzione. Senza en- trare nel merito della questione, bisogna ri- levare però che non sempre piccolo è bel- lo, sia come comfort e sicurezza, sia in ter- mini di consumi. In particolare non sem- pre alla grossa cilindrata corrispondono consumi elevati. Molto dipende da come viene tarato il motore: se si cercano poten- ze tranquille ed erogazioni più morbide, se si punta più all’elasticità di marcia che al- le prestazioni massime, il motore permet- te di viaggiare in souplesse e di risparmiare

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