14 mesi di restauro per la Ferrari 250 GT SWB Berlinetta

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07/12/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:Il dipartimento Ferrari Classiche si è preso cura dell’esemplare 2321 GT del 1961 che ha una storia ricca di vicissitudini e “traslochi”

07/12/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:

Il dipartimento Ferrari Classiche si è preso cura dell’esemplare 2321 GT del 1961 che ha una storia ricca di vicissitudini e “traslochi”

a cura della RedazioneFerrari Classiche ha terminato il restauro dell’esemplare 2321 GT di250 GT SWB Berlinetta. Un lavoro durato 14 mesi con la garanzia offerta dal dipartimento di Maranello che ha il compito di riportare alle migliori condizioni possibili e con la massima attenzione all’originalità le Ferrari del passato. Ed anche spesso una tappa obbligata per ottenere il certificato di Autenticità rilasciato appunto da Maranello.LA SUA STORIASembra che l’attuale proprietario sia il famoso collezionista svizzero, Tiziano Carugati. In origine, nel 1961, è appartenuta per primo al pilota Dorio Serafini che l’ha ricevuta il 2 febbraio 1961. Nel 1964 è passata al francese René Richard che l’ha incidentata quasi subito, dando poi a Lucien Bianchi il compito di rimetterla in ordine. Venne poi venduta a Jacques Pollet che se l’è goduta fino al 1977 quando venne dichiarata rubata. Ma poi ricomparve e la 250 GT SWB finì al centro di un’investigazione da parte della compagnia assicurativa. Fu un’asta a darle un nuovo proprietario ma nel 1985 subì un nuovo incidente e nel 1990 venne separata dal suo motore originale fino al 1997.Prima di questo lungo restauro era galla con interni marroni. Il lavoro degli specialisti di Maranello l’ha riportata in vita con carrozzeria argento. Un restauro completo, attento e dettagliato. Come certamente lo è stata la fattura consegnata al proprietario.Tutto su:ferrariferrari 250 swb

Ferrari Classiche ha terminato il restauro dell’esemplare 2321 GT di250 GT SWB Berlinetta. Un lavoro durato 14 mesi con la garanzia offerta dal dipartimento di Maranello che ha il compito di riportare alle migliori condizioni possibili e con la massima attenzione all’originalità le Ferrari del passato. Ed anche spesso una tappa obbligata per ottenere il certificato di Autenticità rilasciato appunto da Maranello.LA SUA STORIASembra che l’attuale proprietario sia il famoso collezionista svizzero, Tiziano Carugati. In origine, nel 1961, è appartenuta per primo al pilota Dorio Serafini che l’ha ricevuta il 2 febbraio 1961. Nel 1964 è passata al francese René Richard che l’ha incidentata quasi subito, dando poi a Lucien Bianchi il compito di rimetterla in ordine. Venne poi venduta a Jacques Pollet che se l’è goduta fino al 1977 quando venne dichiarata rubata. Ma poi ricomparve e la 250 GT SWB finì al centro di un’investigazione da parte della compagnia assicurativa. Fu un’asta a darle un nuovo proprietario ma nel 1985 subì un nuovo incidente e nel 1990 venne separata dal suo motore originale fino al 1997.Prima di questo lungo restauro era galla con interni marroni. Il lavoro degli specialisti di Maranello l’ha riportata in vita con carrozzeria argento. Un restauro completo, attento e dettagliato. Come certamente lo è stata la fattura consegnata al proprietario.

Ferrari Classiche ha terminato il restauro dell’esemplare 2321 GT di250 GT SWB Berlinetta. Un lavoro durato 14 mesi con la garanzia offerta dal dipartimento di Maranello che ha il compito di riportare alle migliori condizioni possibili e con la massima attenzione all’originalità le Ferrari del passato. Ed anche spesso una tappa obbligata per ottenere il certificato di Autenticità rilasciato appunto da Maranello.

Sembra che l’attuale proprietario sia il famoso collezionista svizzero, Tiziano Carugati. In origine, nel 1961, è appartenuta per primo al pilota Dorio Serafini che l’ha ricevuta il 2 febbraio 1961. Nel 1964 è passata al francese René Richard che l’ha incidentata quasi subito, dando poi a Lucien Bianchi il compito di rimetterla in ordine. Venne poi venduta a Jacques Pollet che se l’è goduta fino al 1977 quando venne dichiarata rubata. Ma poi ricomparve e la 250 GT SWB finì al centro di un’investigazione da parte della compagnia assicurativa. Fu un’asta a darle un nuovo proprietario ma nel 1985 subì un nuovo incidente e nel 1990 venne separata dal suo motore originale fino al 1997.

Prima di questo lungo restauro era galla con interni marroni. Il lavoro degli specialisti di Maranello l’ha riportata in vita con carrozzeria argento. Un restauro completo, attento e dettagliato. Come certamente lo è stata la fattura consegnata al proprietario.

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A partire da domani, il nuovo numero. In copertina, la storia di un’amicizia molto particolare, all’insegna di due auto sportive italiane.

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