26 anni dopo, Fiat ha presentato l’erede della leggendaria Multipla (e non si chiamerà più così)

26 anni dopo, Fiat ha presentato l’erede della leggendaria Multipla (e non si chiamerà più così)

L'erede della Fiat Multipla @fiat, automobilismodepoca

La Fiat ha svelato a San Paolo il concept Fiat Dolce Camper, che richiama le linee generose della Multipla e apre una nuova era per le monovolume “all-in” della Casa italiana.

Con forme ampie e assetto rialzato, la Dolce Camper richiama immediatamente alla memoria la Multipla del 1999: il passo lungo, l’abitacolo spazioso, le porte confermate e quell’iconico frontale che non passa inosservato. Una monovolume pensata per chi viaggia, si sposta in città e desidera anche un tocco di lifestyle legato al tempo libero.

Il concept è stato presentato in Brasile, ma suggerisce molto di ciò che Fiat vuole lanciare nei mercati principali nei prossimi anni. Nella scheda di presentazione si legge che la Dolce Camper mantiene linee squadrate, un frontale dotato di luci a pixel ed una tenda pieghevole integrata nel tetto: un chiaro segnale che la Casa sta puntando su versatilità e modularità “camping style”.

Dimensioni e dettagli che fanno pensare alla Multipla

La Dolce Camper si distingue per uno stile che non passa inosservato: passo lungo, carreggiate ampie e tetto alto. Interni minimalisti e un volante ovale che riprende la silhouette della pista disegnata sul tetto della storica sede del Lingotto completano l’identità visiva. Le proporzioni generose la rendono perfetta per ospitare quattro o cinque passeggeri con bagagli, attrezzature da campeggio e una dinamicità che la rende adatta anche al tempo libero.

Nella descrizione ufficiale si parla di assetto rialzato rispetto alle monovolume tradizionali, una scelta che migliora la visibilità e facilita la salita e discesa a bordo. Le superfici vetrate sono ampie, i montanti sottili e la linea laterale pulita: elementi che ricordano volutamente la Multipla originale, con un approccio moderno e orientato al comfort.

Tende, modularità e intrattenimento a bordo

Uno degli elementi più distintivi del concept è la tenda pieghevole integrata nel tetto, che trasforma la Dolce Camper in un veicolo pronto per l’outdoor. Basta un gesto per aprire la copertura e ottenere spazio supplementare per relax o pernottamento all’aperto. Una caratteristica improbabile sulle monovolume classiche, ma perfettamente in linea con chi ha amato la Multipla per l’ampiezza e la versatilità.

All’interno, l’abitacolo opta per un design essenziale, spoglio da fronzoli superflui e focalizzato sull’esperienza a bordo: plancia semplice, volante ovale distintivo, superfici lisce e materiali che puntano sulla durata e sull’efficienza. L’effetto globale è quello di un veicolo progettato per la vita quotidiana e per il tempo libero insieme.

MULTIPLA-Wikicommons-automobilismodepoca.it

Un’erede che non si chiama più come la vecchia star

La scelta del nome Dolce Camper segnala anche un cambio di rotta nella strategia branding del segmento. Non più Multipla, non più una denominazione che parla di volume puro, ma un nome che evoca comfort, mobilità rilassata e stile da vacanza. Un’evoluzione che dimostra come Fiat voglia guardare al futuro pur mantenendo un legame con il proprio passato iconico.

Se la Dolce Camper diventerà realtà commerciale, potrà rappresentare un nuovo capitolo nella storia delle monovolume italiane. Il riferimento alla Multipla è evidente, ma l’interpretazione è moderna, rivolta a un pubblico che cerca viaggio, comfort e libertà più che sedili in serie. Una nuova generazione che, 26 anni dopo, potrebbe finalmente offrire un’erede degna di quel modello rivoluzionario.