Il Veneto al lavoro per mantenere le agevolazioni per le auto storiche
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Il Veneto al lavoro per mantenere le agevolazioni per le auto storiche15/01/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:“Come Lombardia, Toscana ed Emilia, stiamo lavorando per una norma in contatto con le associazioni” dice l’assessore Roberto Ciambetti. C’è anche l’ipotesi che il Governo torni sui suoi passia cura della RedazioneUn’altra regione si unisce al coro dei “dissidenti”,contrari all’abolizione delle agevolazioni per le auto storiche fra i 20 ed i 29 anni. È il Veneto che tramite la voce dell’assessore al bilancio e tributi, Roberto Ciambetti, anticipa che sta “verificando la possibilità di inserire nella legge Finanziaria della Regione del Veneto un emendamento, oppure prevedere una norma di legge specifica, che consenta il mantenimento del bollo auto agevolato per i mezzi che hanno tra i 20 e i 29 anni di vita, né più né meno di quanto stanno facendo Lombardia, Toscana ed Emilia”.IL VENETO INSIEME ALLE ALTRE REGIONIUna mossa da studiare nei dettagliper evitare che venga impugnata dal Governo considerato che la legge nazionale (in questo caso la Legge di Stabilità che ha cancellato le agevolazioni) è superiore a quelle locali, anche delle regioni. “Siamo ben consci delle difficoltà e del rischio di una impugnativa da parte del Governo ai provvedimenti che vogliamo proporre – spiega l’assessore – e che vanno, pertanto, studiati nei minimi particolari. Certo è che se riusciremo a fare squadra come Regioni su questa materia, cosa che ho sollecitato, credo che il governo debba prendere in seria considerazione una diversa valutazione”.RISCHI PER L’INDOTTOForse, quindi, non è da escludere che, se si dovessero ingrossare le fila delle regioni contrarie a questa norma, il Governo non faccia addirittura un dietrofront. Ma è presto per parlarne. Intanto, le amministrazioni regionali sono al lavoro, così come il Veneto che ogni anno ospita l’evento più importante d’Europa per le auto d’epoca, la Fiera di Padova. “Da mesi, anche in contatto con alcune associazioni di collezionisti, stiamo seguendo con attenzione l’abolizione delle agevolazioni prevista dalla Legge di stabilità – prosegue Ciambetti – e, per quanto mi riguarda, ho avviato l’iter con i miei uffici per tutelare i proprietari di automobili storiche al fine di mantenere l’imposta entro limiti contenuti, ovviamente fissando delle prescrizioni, per altro in sintonia con quanto stanno facendo le altre Regioni. I nostri uffici si sono già confrontati con quelli lombardi per avanzare soluzioni analoghe”.“L’Asi, l’Associazione delle auto storiche italiane – conclude Ciambetti –, aveva segnalato questo rischio prevedendo che solo il 10 per cento dei proprietari dei veicoli interessati avrebbe pagato la stangata. I benefici per le casse pubbliche, quindi, non sarebbero stati così evidenti, mentre certi sono i danni arrecati a un settore che alimenta un mercato non marginale, dalla manutenzione alle riparazioni, dalle fiere ai mercati specializzati, per non parlare dei raduni turistici. Si rischia, insomma, di mandare in tilt tutto l’indotto e con la situazione economica attuale non mi sembra una mossa azzeccata. Potrebbe ripetersi il flop accaduto con la nautica, quando vedemmo buona parte delle imbarcazioni migrare per motivi fiscali nei Marina croati”.Ilparagone con la nautica è già emersoper voce del presidente del CMAE (qui sul sito) ed è causa di ulteriore preoccupazione per noi, appassionati innanzitutto ed anche come operatori del settore.Tutto su:bollo autoSocialIn edicola Automobilismo d’Epoca di Febbraio 2015In copertina l’Aurelia B24 Spider con curiosità inedite sulla storia del modello e la bella storia dell’esemplare.Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!
Il Veneto al lavoro per mantenere le agevolazioni per le auto storiche15/01/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:“Come Lombardia, Toscana ed Emilia, stiamo lavorando per una norma in contatto con le associazioni” dice l’assessore Roberto Ciambetti. C’è anche l’ipotesi che il Governo torni sui suoi passia cura della RedazioneUn’altra regione si unisce al coro dei “dissidenti”,contrari all’abolizione delle agevolazioni per le auto storiche fra i 20 ed i 29 anni. È il Veneto che tramite la voce dell’assessore al bilancio e tributi, Roberto Ciambetti, anticipa che sta “verificando la possibilità di inserire nella legge Finanziaria della Regione del Veneto un emendamento, oppure prevedere una norma di legge specifica, che consenta il mantenimento del bollo auto agevolato per i mezzi che hanno tra i 20 e i 29 anni di vita, né più né meno di quanto stanno facendo Lombardia, Toscana ed Emilia”.IL VENETO INSIEME ALLE ALTRE REGIONIUna mossa da studiare nei dettagliper evitare che venga impugnata dal Governo considerato che la legge nazionale (in questo caso la Legge di Stabilità che ha cancellato le agevolazioni) è superiore a quelle locali, anche delle regioni. “Siamo ben consci delle difficoltà e del rischio di una impugnativa da parte del Governo ai provvedimenti che vogliamo proporre – spiega l’assessore – e che vanno, pertanto, studiati nei minimi particolari. Certo è che se riusciremo a fare squadra come Regioni su questa materia, cosa che ho sollecitato, credo che il governo debba prendere in seria considerazione una diversa valutazione”.RISCHI PER L’INDOTTOForse, quindi, non è da escludere che, se si dovessero ingrossare le fila delle regioni contrarie a questa norma, il Governo non faccia addirittura un dietrofront. Ma è presto per parlarne. Intanto, le amministrazioni regionali sono al lavoro, così come il Veneto che ogni anno ospita l’evento più importante d’Europa per le auto d’epoca, la Fiera di Padova. “Da mesi, anche in contatto con alcune associazioni di collezionisti, stiamo seguendo con attenzione l’abolizione delle agevolazioni prevista dalla Legge di stabilità – prosegue Ciambetti – e, per quanto mi riguarda, ho avviato l’iter con i miei uffici per tutelare i proprietari di automobili storiche al fine di mantenere l’imposta entro limiti contenuti, ovviamente fissando delle prescrizioni, per altro in sintonia con quanto stanno facendo le altre Regioni. I nostri uffici si sono già confrontati con quelli lombardi per avanzare soluzioni analoghe”.“L’Asi, l’Associazione delle auto storiche italiane – conclude Ciambetti –, aveva segnalato questo rischio prevedendo che solo il 10 per cento dei proprietari dei veicoli interessati avrebbe pagato la stangata. I benefici per le casse pubbliche, quindi, non sarebbero stati così evidenti, mentre certi sono i danni arrecati a un settore che alimenta un mercato non marginale, dalla manutenzione alle riparazioni, dalle fiere ai mercati specializzati, per non parlare dei raduni turistici. Si rischia, insomma, di mandare in tilt tutto l’indotto e con la situazione economica attuale non mi sembra una mossa azzeccata. Potrebbe ripetersi il flop accaduto con la nautica, quando vedemmo buona parte delle imbarcazioni migrare per motivi fiscali nei Marina croati”.Ilparagone con la nautica è già emersoper voce del presidente del CMAE (qui sul sito) ed è causa di ulteriore preoccupazione per noi, appassionati innanzitutto ed anche come operatori del settore.Tutto su:bollo auto
Il Veneto al lavoro per mantenere le agevolazioni per le auto storiche
Il Veneto al lavoro per mantenere le agevolazioni per le auto storiche
15/01/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:“Come Lombardia, Toscana ed Emilia, stiamo lavorando per una norma in contatto con le associazioni” dice l’assessore Roberto Ciambetti. C’è anche l’ipotesi che il Governo torni sui suoi passi
15/01/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:
“Come Lombardia, Toscana ed Emilia, stiamo lavorando per una norma in contatto con le associazioni” dice l’assessore Roberto Ciambetti. C’è anche l’ipotesi che il Governo torni sui suoi passi
a cura della RedazioneUn’altra regione si unisce al coro dei “dissidenti”,contrari all’abolizione delle agevolazioni per le auto storiche fra i 20 ed i 29 anni. È il Veneto che tramite la voce dell’assessore al bilancio e tributi, Roberto Ciambetti, anticipa che sta “verificando la possibilità di inserire nella legge Finanziaria della Regione del Veneto un emendamento, oppure prevedere una norma di legge specifica, che consenta il mantenimento del bollo auto agevolato per i mezzi che hanno tra i 20 e i 29 anni di vita, né più né meno di quanto stanno facendo Lombardia, Toscana ed Emilia”.IL VENETO INSIEME ALLE ALTRE REGIONIUna mossa da studiare nei dettagliper evitare che venga impugnata dal Governo considerato che la legge nazionale (in questo caso la Legge di Stabilità che ha cancellato le agevolazioni) è superiore a quelle locali, anche delle regioni. “Siamo ben consci delle difficoltà e del rischio di una impugnativa da parte del Governo ai provvedimenti che vogliamo proporre – spiega l’assessore – e che vanno, pertanto, studiati nei minimi particolari. Certo è che se riusciremo a fare squadra come Regioni su questa materia, cosa che ho sollecitato, credo che il governo debba prendere in seria considerazione una diversa valutazione”.RISCHI PER L’INDOTTOForse, quindi, non è da escludere che, se si dovessero ingrossare le fila delle regioni contrarie a questa norma, il Governo non faccia addirittura un dietrofront. Ma è presto per parlarne. Intanto, le amministrazioni regionali sono al lavoro, così come il Veneto che ogni anno ospita l’evento più importante d’Europa per le auto d’epoca, la Fiera di Padova. “Da mesi, anche in contatto con alcune associazioni di collezionisti, stiamo seguendo con attenzione l’abolizione delle agevolazioni prevista dalla Legge di stabilità – prosegue Ciambetti – e, per quanto mi riguarda, ho avviato l’iter con i miei uffici per tutelare i proprietari di automobili storiche al fine di mantenere l’imposta entro limiti contenuti, ovviamente fissando delle prescrizioni, per altro in sintonia con quanto stanno facendo le altre Regioni. I nostri uffici si sono già confrontati con quelli lombardi per avanzare soluzioni analoghe”.“L’Asi, l’Associazione delle auto storiche italiane – conclude Ciambetti –, aveva segnalato questo rischio prevedendo che solo il 10 per cento dei proprietari dei veicoli interessati avrebbe pagato la stangata. I benefici per le casse pubbliche, quindi, non sarebbero stati così evidenti, mentre certi sono i danni arrecati a un settore che alimenta un mercato non marginale, dalla manutenzione alle riparazioni, dalle fiere ai mercati specializzati, per non parlare dei raduni turistici. Si rischia, insomma, di mandare in tilt tutto l’indotto e con la situazione economica attuale non mi sembra una mossa azzeccata. Potrebbe ripetersi il flop accaduto con la nautica, quando vedemmo buona parte delle imbarcazioni migrare per motivi fiscali nei Marina croati”.Ilparagone con la nautica è già emersoper voce del presidente del CMAE (qui sul sito) ed è causa di ulteriore preoccupazione per noi, appassionati innanzitutto ed anche come operatori del settore.Tutto su:bollo auto
Un’altra regione si unisce al coro dei “dissidenti”,contrari all’abolizione delle agevolazioni per le auto storiche fra i 20 ed i 29 anni. È il Veneto che tramite la voce dell’assessore al bilancio e tributi, Roberto Ciambetti, anticipa che sta “verificando la possibilità di inserire nella legge Finanziaria della Regione del Veneto un emendamento, oppure prevedere una norma di legge specifica, che consenta il mantenimento del bollo auto agevolato per i mezzi che hanno tra i 20 e i 29 anni di vita, né più né meno di quanto stanno facendo Lombardia, Toscana ed Emilia”.IL VENETO INSIEME ALLE ALTRE REGIONIUna mossa da studiare nei dettagliper evitare che venga impugnata dal Governo considerato che la legge nazionale (in questo caso la Legge di Stabilità che ha cancellato le agevolazioni) è superiore a quelle locali, anche delle regioni. “Siamo ben consci delle difficoltà e del rischio di una impugnativa da parte del Governo ai provvedimenti che vogliamo proporre – spiega l’assessore – e che vanno, pertanto, studiati nei minimi particolari. Certo è che se riusciremo a fare squadra come Regioni su questa materia, cosa che ho sollecitato, credo che il governo debba prendere in seria considerazione una diversa valutazione”.RISCHI PER L’INDOTTOForse, quindi, non è da escludere che, se si dovessero ingrossare le fila delle regioni contrarie a questa norma, il Governo non faccia addirittura un dietrofront. Ma è presto per parlarne. Intanto, le amministrazioni regionali sono al lavoro, così come il Veneto che ogni anno ospita l’evento più importante d’Europa per le auto d’epoca, la Fiera di Padova. “Da mesi, anche in contatto con alcune associazioni di collezionisti, stiamo seguendo con attenzione l’abolizione delle agevolazioni prevista dalla Legge di stabilità – prosegue Ciambetti – e, per quanto mi riguarda, ho avviato l’iter con i miei uffici per tutelare i proprietari di automobili storiche al fine di mantenere l’imposta entro limiti contenuti, ovviamente fissando delle prescrizioni, per altro in sintonia con quanto stanno facendo le altre Regioni. I nostri uffici si sono già confrontati con quelli lombardi per avanzare soluzioni analoghe”.“L’Asi, l’Associazione delle auto storiche italiane – conclude Ciambetti –, aveva segnalato questo rischio prevedendo che solo il 10 per cento dei proprietari dei veicoli interessati avrebbe pagato la stangata. I benefici per le casse pubbliche, quindi, non sarebbero stati così evidenti, mentre certi sono i danni arrecati a un settore che alimenta un mercato non marginale, dalla manutenzione alle riparazioni, dalle fiere ai mercati specializzati, per non parlare dei raduni turistici. Si rischia, insomma, di mandare in tilt tutto l’indotto e con la situazione economica attuale non mi sembra una mossa azzeccata. Potrebbe ripetersi il flop accaduto con la nautica, quando vedemmo buona parte delle imbarcazioni migrare per motivi fiscali nei Marina croati”.Ilparagone con la nautica è già emersoper voce del presidente del CMAE (qui sul sito) ed è causa di ulteriore preoccupazione per noi, appassionati innanzitutto ed anche come operatori del settore.
Un’altra regione si unisce al coro dei “dissidenti”,contrari all’abolizione delle agevolazioni per le auto storiche fra i 20 ed i 29 anni. È il Veneto che tramite la voce dell’assessore al bilancio e tributi, Roberto Ciambetti, anticipa che sta “verificando la possibilità di inserire nella legge Finanziaria della Regione del Veneto un emendamento, oppure prevedere una norma di legge specifica, che consenta il mantenimento del bollo auto agevolato per i mezzi che hanno tra i 20 e i 29 anni di vita, né più né meno di quanto stanno facendo Lombardia, Toscana ed Emilia”.
Una mossa da studiare nei dettagliper evitare che venga impugnata dal Governo considerato che la legge nazionale (in questo caso la Legge di Stabilità che ha cancellato le agevolazioni) è superiore a quelle locali, anche delle regioni. “Siamo ben consci delle difficoltà e del rischio di una impugnativa da parte del Governo ai provvedimenti che vogliamo proporre – spiega l’assessore – e che vanno, pertanto, studiati nei minimi particolari. Certo è che se riusciremo a fare squadra come Regioni su questa materia, cosa che ho sollecitato, credo che il governo debba prendere in seria considerazione una diversa valutazione”.
Forse, quindi, non è da escludere che, se si dovessero ingrossare le fila delle regioni contrarie a questa norma, il Governo non faccia addirittura un dietrofront. Ma è presto per parlarne. Intanto, le amministrazioni regionali sono al lavoro, così come il Veneto che ogni anno ospita l’evento più importante d’Europa per le auto d’epoca, la Fiera di Padova. “Da mesi, anche in contatto con alcune associazioni di collezionisti, stiamo seguendo con attenzione l’abolizione delle agevolazioni prevista dalla Legge di stabilità – prosegue Ciambetti – e, per quanto mi riguarda, ho avviato l’iter con i miei uffici per tutelare i proprietari di automobili storiche al fine di mantenere l’imposta entro limiti contenuti, ovviamente fissando delle prescrizioni, per altro in sintonia con quanto stanno facendo le altre Regioni. I nostri uffici si sono già confrontati con quelli lombardi per avanzare soluzioni analoghe”.
“L’Asi, l’Associazione delle auto storiche italiane – conclude Ciambetti –, aveva segnalato questo rischio prevedendo che solo il 10 per cento dei proprietari dei veicoli interessati avrebbe pagato la stangata. I benefici per le casse pubbliche, quindi, non sarebbero stati così evidenti, mentre certi sono i danni arrecati a un settore che alimenta un mercato non marginale, dalla manutenzione alle riparazioni, dalle fiere ai mercati specializzati, per non parlare dei raduni turistici. Si rischia, insomma, di mandare in tilt tutto l’indotto e con la situazione economica attuale non mi sembra una mossa azzeccata. Potrebbe ripetersi il flop accaduto con la nautica, quando vedemmo buona parte delle imbarcazioni migrare per motivi fiscali nei Marina croati”.
Ilparagone con la nautica è già emersoper voce del presidente del CMAE (qui sul sito) ed è causa di ulteriore preoccupazione per noi, appassionati innanzitutto ed anche come operatori del settore.
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