La storia si ripete: DS restaura una 23 Pallas
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Alfa Romeo e Porsche a confronto su Automobilismo d’epoca di GiugnoLa 2000 GT Veloce e la 911 T 2,2 rappresentavano due mondi tecnici oppostima vicini nel mercato, come lo sono oggi che sono tra le preferite dagli appassionati delle storicheArea Automobilismo dEpocaRegistratiSocialContatta la redazioneAutomobilismo d Epocaautomobilismodepoca@edisport.itSegnala problemi webwebmaster.moto@edisport.itArretrati e assistenzaassistenza.clienti@edisport.it
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Alfa Romeo e Porsche a confronto su Automobilismo d’epoca di Giugno
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La 2000 GT Veloce e la 911 T 2,2 rappresentavano due mondi tecnici oppostima vicini nel mercato, come lo sono oggi che sono tra le preferite dagli appassionati delle storiche
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ex-Formula 1Cresce la “collezione” di certificazioni FCA con la Strato’s di ComasIl pilota francese ha portato all’esame del dipartimento Heritage la berlinetta Lancia con cui ha vinto l’europeo Rally storiciEsame brillantemente superato anche grazie a un giovane preparatore biellese0
Cresce la “collezione” di certificazioni FCA con la Strato’s di Comas
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ACI StoricoIn Sardegna il terzo appuntamento di “Ruote nella Storia”Questa volta si va a Castelsardo, il 17 giugno nei pressi dell’Asinara (SS), con una delle manifestazioniper auto storiche a calendario nell’ambito delle manifestazioni nei “Borghi più belli d’Italia”0
In Sardegna il terzo appuntamento di “Ruote nella Storia”
Questa volta si va a Castelsardo, il 17 giugno nei pressi dell’Asinara (SS), con una delle manifestazioniper auto storiche a calendario nell’ambito delle manifestazioni nei “Borghi più belli d’Italia”
Grande successo di pubblico per i bozzetti dei manifesti pubblicitari del tempo che fuUn’ottima occasione per vedere l’enorme mole documentale custodita nella prima fabbrica Fiat
la prima classicaPiù prove e più comuni attraversati alla Coppa Milano-Sanremo 2019Prime indiscrezioni sulla prossima edizione della gara inaugurale della stagione,che sposta la data di svolgimento ai primi di aprile (da confermare)0
Più prove e più comuni attraversati alla Coppa Milano-Sanremo 2019
Prime indiscrezioni sulla prossima edizione della gara inaugurale della stagione,che sposta la data di svolgimento ai primi di aprile (da confermare)
Alla 1000 Miglia del futuro soltanto auto certificate dal Registro omonimo
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NewsLa storia si ripete: DS restaura una 23 Pallas5 June 2015a cura della Redazione
La storia si ripete: DS restaura una 23 Pallas
La storia si ripete: DS restaura una 23 Pallas
Sessant’anni fa nasceva il mito DS, simbolo dell’auto francese, con design italiano. All’epoca si chiamava Citroën, oggi le esigenze del marketing hanno reso DS un marchio a se stante. Che in Italia DS celebra la ricorrenza con il ripristino di una versione emblematica
Sessant’anni fa nasceva il mito DS, simbolo dell’auto francese, con design italiano. All’epoca si chiamava Citroën, oggi le esigenze del marketing hanno reso DS un marchio a se stante. Che in Italia DS celebra la ricorrenza con il ripristino di una versione emblematica
La storia si ripete: DS restaura una 23 PallasI primi 60 anniIl 6 ottobre 1955 la DS19 viene presentata al Salone di Parigi. E’ la conclusione di un progetto cominciato 17 anni prima e poi evidentemente rallentato dalla guerra.Tre le figure che si occuparono della sua realizzazione: André Lefèbvre, ingegnere aeronautico, sostenitore della trazione anteriore, di aerodinamica, leggerezza e bilanciamento; Paul Magès, creatore dei sistemi idraulici DS: sospensioni, sterzo, frizione e sistema frenante; Flaminio Bertoni, designer, scultore e pittore, che disegna linee rivoluzionarie e eleganti. Il successo è immediato: 12mila DS vendute nel giorno della presentazione, 80mila alla fine del Salone!La produzione comincia all’indomani della presentazione nella fabbrica del Quai de Javel a Parigi.DS si impone per le sue prerogative: Design rivoluzionario e originale: i primi esemplari sulle strade vengono circondati da capannelli di persone incuriosite; le sue linee si affermano immediatamente come nuovo riferimento stilistico.Negli anni successivi, DS rompe ancora gli schemi con i suoi colori inediti.Tecnologia innovativa d’avanguardia: la sospensione idropneumatica regala una tenuta di strada e un comfort mai visti nel mondo dell’auto. La frenata ad assistenza idraulica estremamente potente, altro elemento di sicurezza, permette una riduzione sorprendente delle distanze di frenata.Eleganza raffinata: naturalmente rifinita lussuosamente, l’eleganza DS sublima nelle versioni Prestige, alla fine degli anni 50 (poteva avere interfono, autoradio e telefono!), e nella Pallas presentata nel 1964, con modanature, cromature, interni in pelle, vernici speciali.Alla fine saranno quasi un milione e mezzo le DS prodotte dal 1955 al 1975, tra Francia, Gran Bretagna, Belgio e Sud Africa, esportate in tutta l’Europa Occidentale, Canada, Australia, Stati Uniti, rappresentando ovunque eleganza e innovazione.La DS in cifreProdotta in circa 1.500.000 esemplari dal 1955 al 1975 e venduta in tutto il mondo. Lo stabilimento principale è Quai de Javel (Parigi), ma è stata assemblata anche a Forest (Belgio), Slough (Regno Unito), Victoria (Australia), Mangualde (Portogallo), Puebla (Messico), Città del Capo (Sud Africa), in Cambogia e in Yugoslavia.Due famiglie di berline: DS19, DS20, DS21, DS23; ID19, ID20, IDSuper, DLuxe, DSpécial, DSuper, DSuper5.Cabriolet: su base ID19, DS19 e DS21.Break: su base ID19, ID21, ID20, DS20, DS21 e DS23.Pallas dal 1964 a fine produzione solo sulla famiglia DS (DS19, DS20, DS21 e DS23).Quattro motori di base, declinati in varie potenze: 1911cc, 1985cc, 2175cc, 2347ccPotenze dai 66 ai 140 CV circa.Il restauroPer avvicinare il grande pubblico di appassionati DS, ecco il restauro di una DS23 Pallas del 1974, una delle ultime prodotte. La Citroën DS non è quel che si dice un’auto semplice. E’ un capolavoro dell’ingegneria, adotta soluzioni aeronautiche e incorpora tutti i ritrovati della tecnologia che hanno fatto la loro comparsa nel mondo dell’automobile nel corso dei vent’anni in cui è stata prodotta: dall’elettronica per la gestione dell’alimentazione del motore sino alle fibre ottiche. L’impianto idraulico serve molte delle funzioni della vettura: oltre alla sospensione idropneumatica che tanto ha contribuito alla fama della DS, il circuito assiste anche freni e sterzo, tutti funzionanti ad alta pressione.Tra le parti metalliche che determinano regolazione e azione dei vari attuatori idraulici, non ci sono guarnizioni: la tenuta è assicurata da una incredibile precisione di lavorazione nell’ordine del decimo di micron. Restaurare oggi una vettura così sofisticata è un’operazione che richiede esperienza, accuratezza e conoscenze tecniche di alto livello. Dopo lo smontaggio completo della vettura, abbiamo proceduto al risanamento del telaio, operazione curata personalmente da Massimo Viganò, che ha poi seguito l’intero processo di restauro. Abbiamo scelto di partire da una DS23 Pallas del 1974, tra le più performanti e piacevoli da guidare. Il motore da 2,3 litri di cilindrata è potente, affidabile e soprattutto molto elastico. La prima parte trattata è stata proprio il blocco motore che si trovava già in ottime condizioni.Ciò nonostante, gli elementi soggetti a usura sono stati sostituiti per riportare il propulsore alle sue condizioni d’origine. Frizione e distribuzione sono stati revisionati, cambiando disco, spingidisco e la catena che collega l’albero motore all’albero a camme.Per la parte idraulica, grazie al contributo della ditta specializzata Tecnosir di Treviso, sono statecambiate le quattro sfere di sospensione, quella dell’accumulatore principale di pressione e quella della riserva di frenatura. Anche la scatola guida è stata cambiata, mentre pedaliera dei freni e pompa ad alta pressione sono rimaste quelle d’origine, perfettamente funzionanti.L’interno è stato invece completamente rinnovato con i pellami riprodotti dall’AtelierDS di Bolzano, conformi a quelli d’origine per concia, verniciatura e confezionamento: persino i rivestimenti interni delle imbottiture, il materiale e il passo delle cuciture sono identici a quelli d’origine. Nulla era lasciato al caso nella fabbricazione della DS e nulla è stato lasciato al caso nel suo restauro. Dopo il risanamento degli elementi della carrozzeria (tutti smontabili) si è proceduto alla verniciatura nell’originale colore Gris Nacré, ovvero grigio madreperla, per tetto e carrozzeria. Gli elementi sono poi stati riassemblati col montaggio di guide, vetri, serrature e maniglie, per venire poi ricollocati sulla carrozzeria. A quel punto, dopo un accurato allineamento, sono stati montati i profili di finitura e i gruppi ottici. Infine il paraurti anteriore e i parafanghi davanti hanno completato il puzzle. Anche le ruote hanno ritrovato il loro aspetto originale con quattro Michelin 185HR15 Xvs, coperture con disegno d’epoca prodotte ancor oggi da Michelin e fornite (come molti particolari del restauro) da Citroservices, lo specialista italiano in ricambi DS. La vettura finita è stata (ri)consegnata a Citroën Italia il 30 aprile ed ha iniziato la fase di rodaggio e messa a punto che terminerà dopo la percorrenza di circa 2000 km.© RIPRODUZIONE RISERVATA
La storia si ripete: DS restaura una 23 Pallas
I primi 60 anniIl 6 ottobre 1955 la DS19 viene presentata al Salone di Parigi. E’ la conclusione di un progetto cominciato 17 anni prima e poi evidentemente rallentato dalla guerra.Tre le figure che si occuparono della sua realizzazione: André Lefèbvre, ingegnere aeronautico, sostenitore della trazione anteriore, di aerodinamica, leggerezza e bilanciamento; Paul Magès, creatore dei sistemi idraulici DS: sospensioni, sterzo, frizione e sistema frenante; Flaminio Bertoni, designer, scultore e pittore, che disegna linee rivoluzionarie e eleganti. Il successo è immediato: 12mila DS vendute nel giorno della presentazione, 80mila alla fine del Salone!La produzione comincia all’indomani della presentazione nella fabbrica del Quai de Javel a Parigi.DS si impone per le sue prerogative: Design rivoluzionario e originale: i primi esemplari sulle strade vengono circondati da capannelli di persone incuriosite; le sue linee si affermano immediatamente come nuovo riferimento stilistico.Negli anni successivi, DS rompe ancora gli schemi con i suoi colori inediti.Tecnologia innovativa d’avanguardia: la sospensione idropneumatica regala una tenuta di strada e un comfort mai visti nel mondo dell’auto. La frenata ad assistenza idraulica estremamente potente, altro elemento di sicurezza, permette una riduzione sorprendente delle distanze di frenata.Eleganza raffinata: naturalmente rifinita lussuosamente, l’eleganza DS sublima nelle versioni Prestige, alla fine degli anni 50 (poteva avere interfono, autoradio e telefono!), e nella Pallas presentata nel 1964, con modanature, cromature, interni in pelle, vernici speciali.Alla fine saranno quasi un milione e mezzo le DS prodotte dal 1955 al 1975, tra Francia, Gran Bretagna, Belgio e Sud Africa, esportate in tutta l’Europa Occidentale, Canada, Australia, Stati Uniti, rappresentando ovunque eleganza e innovazione.La DS in cifreProdotta in circa 1.500.000 esemplari dal 1955 al 1975 e venduta in tutto il mondo. Lo stabilimento principale è Quai de Javel (Parigi), ma è stata assemblata anche a Forest (Belgio), Slough (Regno Unito), Victoria (Australia), Mangualde (Portogallo), Puebla (Messico), Città del Capo (Sud Africa), in Cambogia e in Yugoslavia.Due famiglie di berline: DS19, DS20, DS21, DS23; ID19, ID20, IDSuper, DLuxe, DSpécial, DSuper, DSuper5.Cabriolet: su base ID19, DS19 e DS21.Break: su base ID19, ID21, ID20, DS20, DS21 e DS23.Pallas dal 1964 a fine produzione solo sulla famiglia DS (DS19, DS20, DS21 e DS23).Quattro motori di base, declinati in varie potenze: 1911cc, 1985cc, 2175cc, 2347ccPotenze dai 66 ai 140 CV circa.Il restauroPer avvicinare il grande pubblico di appassionati DS, ecco il restauro di una DS23 Pallas del 1974, una delle ultime prodotte. La Citroën DS non è quel che si dice un’auto semplice. E’ un capolavoro dell’ingegneria, adotta soluzioni aeronautiche e incorpora tutti i ritrovati della tecnologia che hanno fatto la loro comparsa nel mondo dell’automobile nel corso dei vent’anni in cui è stata prodotta: dall’elettronica per la gestione dell’alimentazione del motore sino alle fibre ottiche. L’impianto idraulico serve molte delle funzioni della vettura: oltre alla sospensione idropneumatica che tanto ha contribuito alla fama della DS, il circuito assiste anche freni e sterzo, tutti funzionanti ad alta pressione.Tra le parti metalliche che determinano regolazione e azione dei vari attuatori idraulici, non ci sono guarnizioni: la tenuta è assicurata da una incredibile precisione di lavorazione nell’ordine del decimo di micron. Restaurare oggi una vettura così sofisticata è un’operazione che richiede esperienza, accuratezza e conoscenze tecniche di alto livello. Dopo lo smontaggio completo della vettura, abbiamo proceduto al risanamento del telaio, operazione curata personalmente da Massimo Viganò, che ha poi seguito l’intero processo di restauro. Abbiamo scelto di partire da una DS23 Pallas del 1974, tra le più performanti e piacevoli da guidare. Il motore da 2,3 litri di cilindrata è potente, affidabile e soprattutto molto elastico. La prima parte trattata è stata proprio il blocco motore che si trovava già in ottime condizioni.Ciò nonostante, gli elementi soggetti a usura sono stati sostituiti per riportare il propulsore alle sue condizioni d’origine. Frizione e distribuzione sono stati revisionati, cambiando disco, spingidisco e la catena che collega l’albero motore all’albero a camme.Per la parte idraulica, grazie al contributo della ditta specializzata Tecnosir di Treviso, sono statecambiate le quattro sfere di sospensione, quella dell’accumulatore principale di pressione e quella della riserva di frenatura. Anche la scatola guida è stata cambiata, mentre pedaliera dei freni e pompa ad alta pressione sono rimaste quelle d’origine, perfettamente funzionanti.L’interno è stato invece completamente rinnovato con i pellami riprodotti dall’AtelierDS di Bolzano, conformi a quelli d’origine per concia, verniciatura e confezionamento: persino i rivestimenti interni delle imbottiture, il materiale e il passo delle cuciture sono identici a quelli d’origine. Nulla era lasciato al caso nella fabbricazione della DS e nulla è stato lasciato al caso nel suo restauro. Dopo il risanamento degli elementi della carrozzeria (tutti smontabili) si è proceduto alla verniciatura nell’originale colore Gris Nacré, ovvero grigio madreperla, per tetto e carrozzeria. Gli elementi sono poi stati riassemblati col montaggio di guide, vetri, serrature e maniglie, per venire poi ricollocati sulla carrozzeria. A quel punto, dopo un accurato allineamento, sono stati montati i profili di finitura e i gruppi ottici. Infine il paraurti anteriore e i parafanghi davanti hanno completato il puzzle. Anche le ruote hanno ritrovato il loro aspetto originale con quattro Michelin 185HR15 Xvs, coperture con disegno d’epoca prodotte ancor oggi da Michelin e fornite (come molti particolari del restauro) da Citroservices, lo specialista italiano in ricambi DS. La vettura finita è stata (ri)consegnata a Citroën Italia il 30 aprile ed ha iniziato la fase di rodaggio e messa a punto che terminerà dopo la percorrenza di circa 2000 km.
Il 6 ottobre 1955 la DS19 viene presentata al Salone di Parigi. E’ la conclusione di un progetto cominciato 17 anni prima e poi evidentemente rallentato dalla guerra.
Tre le figure che si occuparono della sua realizzazione: André Lefèbvre, ingegnere aeronautico, sostenitore della trazione anteriore, di aerodinamica, leggerezza e bilanciamento; Paul Magès, creatore dei sistemi idraulici DS: sospensioni, sterzo, frizione e sistema frenante; Flaminio Bertoni, designer, scultore e pittore, che disegna linee rivoluzionarie e eleganti. Il successo è immediato: 12mila DS vendute nel giorno della presentazione, 80mila alla fine del Salone!
La produzione comincia all’indomani della presentazione nella fabbrica del Quai de Javel a Parigi.
DS si impone per le sue prerogative: Design rivoluzionario e originale: i primi esemplari sulle strade vengono circondati da capannelli di persone incuriosite; le sue linee si affermano immediatamente come nuovo riferimento stilistico.
Negli anni successivi, DS rompe ancora gli schemi con i suoi colori inediti.
Tecnologia innovativa d’avanguardia: la sospensione idropneumatica regala una tenuta di strada e un comfort mai visti nel mondo dell’auto. La frenata ad assistenza idraulica estremamente potente, altro elemento di sicurezza, permette una riduzione sorprendente delle distanze di frenata.
Eleganza raffinata: naturalmente rifinita lussuosamente, l’eleganza DS sublima nelle versioni Prestige, alla fine degli anni 50 (poteva avere interfono, autoradio e telefono!), e nella Pallas presentata nel 1964, con modanature, cromature, interni in pelle, vernici speciali.
Alla fine saranno quasi un milione e mezzo le DS prodotte dal 1955 al 1975, tra Francia, Gran Bretagna, Belgio e Sud Africa, esportate in tutta l’Europa Occidentale, Canada, Australia, Stati Uniti, rappresentando ovunque eleganza e innovazione.
Prodotta in circa 1.500.000 esemplari dal 1955 al 1975 e venduta in tutto il mondo. Lo stabilimento principale è Quai de Javel (Parigi), ma è stata assemblata anche a Forest (Belgio), Slough (Regno Unito), Victoria (Australia), Mangualde (Portogallo), Puebla (Messico), Città del Capo (Sud Africa), in Cambogia e in Yugoslavia.
Due famiglie di berline: DS19, DS20, DS21, DS23; ID19, ID20, IDSuper, DLuxe, DSpécial, DSuper, DSuper5.
Break: su base ID19, ID21, ID20, DS20, DS21 e DS23.
Pallas dal 1964 a fine produzione solo sulla famiglia DS (DS19, DS20, DS21 e DS23).
Quattro motori di base, declinati in varie potenze: 1911cc, 1985cc, 2175cc, 2347cc
Per avvicinare il grande pubblico di appassionati DS, ecco il restauro di una DS23 Pallas del 1974, una delle ultime prodotte. La Citroën DS non è quel che si dice un’auto semplice. E’ un capolavoro dell’ingegneria, adotta soluzioni aeronautiche e incorpora tutti i ritrovati della tecnologia che hanno fatto la loro comparsa nel mondo dell’automobile nel corso dei vent’anni in cui è stata prodotta: dall’elettronica per la gestione dell’alimentazione del motore sino alle fibre ottiche. L’impianto idraulico serve molte delle funzioni della vettura: oltre alla sospensione idropneumatica che tanto ha contribuito alla fama della DS, il circuito assiste anche freni e sterzo, tutti funzionanti ad alta pressione.
Tra le parti metalliche che determinano regolazione e azione dei vari attuatori idraulici, non ci sono guarnizioni: la tenuta è assicurata da una incredibile precisione di lavorazione nell’ordine del decimo di micron. Restaurare oggi una vettura così sofisticata è un’operazione che richiede esperienza, accuratezza e conoscenze tecniche di alto livello. Dopo lo smontaggio completo della vettura, abbiamo proceduto al risanamento del telaio, operazione curata personalmente da Massimo Viganò, che ha poi seguito l’intero processo di restauro. Abbiamo scelto di partire da una DS23 Pallas del 1974, tra le più performanti e piacevoli da guidare. Il motore da 2,3 litri di cilindrata è potente, affidabile e soprattutto molto elastico. La prima parte trattata è stata proprio il blocco motore che si trovava già in ottime condizioni.
Ciò nonostante, gli elementi soggetti a usura sono stati sostituiti per riportare il propulsore alle sue condizioni d’origine. Frizione e distribuzione sono stati revisionati, cambiando disco, spingidisco e la catena che collega l’albero motore all’albero a camme.
Per la parte idraulica, grazie al contributo della ditta specializzata Tecnosir di Treviso, sono state
cambiate le quattro sfere di sospensione, quella dell’accumulatore principale di pressione e quella della riserva di frenatura. Anche la scatola guida è stata cambiata, mentre pedaliera dei freni e pompa ad alta pressione sono rimaste quelle d’origine, perfettamente funzionanti.
L’interno è stato invece completamente rinnovato con i pellami riprodotti dall’AtelierDS di Bolzano, conformi a quelli d’origine per concia, verniciatura e confezionamento: persino i rivestimenti interni delle imbottiture, il materiale e il passo delle cuciture sono identici a quelli d’origine. Nulla era lasciato al caso nella fabbricazione della DS e nulla è stato lasciato al caso nel suo restauro. Dopo il risanamento degli elementi della carrozzeria (tutti smontabili) si è proceduto alla verniciatura nell’originale colore Gris Nacré, ovvero grigio madreperla, per tetto e carrozzeria. Gli elementi sono poi stati riassemblati col montaggio di guide, vetri, serrature e maniglie, per venire poi ricollocati sulla carrozzeria. A quel punto, dopo un accurato allineamento, sono stati montati i profili di finitura e i gruppi ottici. Infine il paraurti anteriore e i parafanghi davanti hanno completato il puzzle. Anche le ruote hanno ritrovato il loro aspetto originale con quattro Michelin 185HR15 Xvs, coperture con disegno d’epoca prodotte ancor oggi da Michelin e fornite (come molti particolari del restauro) da Citroservices, lo specialista italiano in ricambi DS. La vettura finita è stata (ri)consegnata a Citroën Italia il 30 aprile ed ha iniziato la fase di rodaggio e messa a punto che terminerà dopo la percorrenza di circa 2000 km.
Contattacivia Don Luigi Sturzo, 7- 20016 Pero (Mi) – Tel. 02/380851- Fax 02/38010393 – E-mail:automobilismodepoca@edisport.it
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Automobilismodepoca.it – Quotidiano di informazione Reg. Trib. di Milano n.394 in data 23.06.2003
