Milano Autoclassica sale di un piano

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Milano Autoclassica sale di un piano24 Immagini21/03/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’evento inizia a salire di livello: auto, pubblico e sostanza. Quest’anno occupava i padiglioni superiori della Fiera, cosa che ha relegato in secondo piano le attività esterne.di Michele Di MauroSi è chiusa ieri, domenica 20 marzo, la 5ª edizione diMilano Autoclassica, rassegna meneghina dedicata alle auto storiche, alle supercar e, potremmo dire, alle instant classic. Un’apertura verso il prodotto “moderno” pressoché obbligata: mai come quest’anno si è percepito quanto l’industria automobilistica moderna punti sul patrimonio storico per promuovere i nuovi modelli (cosa peraltro già vista in altri eventi). L’abbinamento vecchio/nuovo è stato ostentato orgogliosamente da Lamborghini, Aston Martin, Alfa Romeo, Fiat/Abarth, Jaguar, Lotus e Maserati.Come di consueto molto curato il colpo d’occhio all’ingresso: luci soffuse (per la verità anche troppo, la Fiera di Milano è molto buia) e tre pezzi da novanta in bella mostra:Ferrari 750 Monza, Ermini 357 Sport ePorsche 550 RS(reduce da una bella vittoria di classe a Pebble Beach e presto suAutomobilismo d’Epoca), affiancato dal suggestivo stand del MEF (Museo Enzo Ferrari) dove, tra le altre, troneggiava una favolosa 365 P.L’area principale della mostra nel primo padiglione è stata riservata a BMW, che proprio quest’anno festeggia il centenario, celebrato a Milano con una vasta e completa esposizione di tutti i modelli più rappresentativi della storia e dello spirito del marchio.Lo spazio dedicato ai rivenditori si è presentato ricco e affollato nonostante la concomitanza con Retro Classic a Stoccarda; oltre alle immancabili Ferrari e Porsche, proposte in tutte le salse, come prevedibile l’assortimento è stato influenzato dai principali eventi automobilistici di quest’anno: il debutto della tanto attesaAbarth 124ha fatto letteralmente fiorire l’offerta del modello classico, presente in abbondanza, così come l’uscita di produzione dell’ultima Land Rover “classica” ha fornito un ottimo spunto per proporre in fiera diversi esemplari di tutte le epoche e prezzi. I tre più belli li ha presentati la casa d’astePananti, che ha tenuto un interessante incanto il sabato pomeriggio; tra le tante vetture degne di nota battute all’asta, una Siata Daina Sport Berlinetta Stabilimenti Farina e un’affascinanteLancia LambdaVII Serie Corsa Mille Miglia del 1927, dalla patina irresistibile.Uno ruolo importante lo ha ricoperto l’ASI, che ha scelto per la prima volta la rassegna milanese come palco per l’assegnazione delle Manovelle e Pedivelle d’Oro 2015, ed ha esposto nel proprio stand due pezzi della Collezione Bertone: l’Alfa Romeo “Bella” e la Lotus “Emotion”.Rispetto alle passate edizioni, Milano Autoclassica 2016 si è presentata nel complesso più bella e ricca, e anche il pubblico ha fatto la sua parte, con un bel bagno di folla tra sabato e domenica, segno che il successo dell’evento è in crescita costante. Tra gli aspetti perfettibili, l’area vendita esterna per i privati, misera e disordinata, e lo scarso richiamo degli eventi in pista, troppo lontani dall’area espositiva che, oltre a offrire un programma modesto, quest’anno ha sofferto del fatto che Autoclassica si è svolta nei padiglioni superiori di Fiera Milano.Il resoconto completo sul fascicolo di aprile diAutomobilismo d’Epoca.Tutto su:Abarth 124Alfa RomeoFerrariFiera MilanoMilano AutoclassicaPanantiPorscheSocialIn edicola Automobilismo d’Epoca di Luglio 2016Rare Fiat 8V Zagato protagoniste della copertina, una guida all’acquisto dedicata alla A112 V serie, le Triumph TR2 e TR3 e il prototipo della Lancia Rally 037, gli eventi e le gare di Maggio e Giugno: correte in edicola!Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!

Milano Autoclassica sale di un piano24 Immagini21/03/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’evento inizia a salire di livello: auto, pubblico e sostanza. Quest’anno occupava i padiglioni superiori della Fiera, cosa che ha relegato in secondo piano le attività esterne.di Michele Di MauroSi è chiusa ieri, domenica 20 marzo, la 5ª edizione diMilano Autoclassica, rassegna meneghina dedicata alle auto storiche, alle supercar e, potremmo dire, alle instant classic. Un’apertura verso il prodotto “moderno” pressoché obbligata: mai come quest’anno si è percepito quanto l’industria automobilistica moderna punti sul patrimonio storico per promuovere i nuovi modelli (cosa peraltro già vista in altri eventi). L’abbinamento vecchio/nuovo è stato ostentato orgogliosamente da Lamborghini, Aston Martin, Alfa Romeo, Fiat/Abarth, Jaguar, Lotus e Maserati.Come di consueto molto curato il colpo d’occhio all’ingresso: luci soffuse (per la verità anche troppo, la Fiera di Milano è molto buia) e tre pezzi da novanta in bella mostra:Ferrari 750 Monza, Ermini 357 Sport ePorsche 550 RS(reduce da una bella vittoria di classe a Pebble Beach e presto suAutomobilismo d’Epoca), affiancato dal suggestivo stand del MEF (Museo Enzo Ferrari) dove, tra le altre, troneggiava una favolosa 365 P.L’area principale della mostra nel primo padiglione è stata riservata a BMW, che proprio quest’anno festeggia il centenario, celebrato a Milano con una vasta e completa esposizione di tutti i modelli più rappresentativi della storia e dello spirito del marchio.Lo spazio dedicato ai rivenditori si è presentato ricco e affollato nonostante la concomitanza con Retro Classic a Stoccarda; oltre alle immancabili Ferrari e Porsche, proposte in tutte le salse, come prevedibile l’assortimento è stato influenzato dai principali eventi automobilistici di quest’anno: il debutto della tanto attesaAbarth 124ha fatto letteralmente fiorire l’offerta del modello classico, presente in abbondanza, così come l’uscita di produzione dell’ultima Land Rover “classica” ha fornito un ottimo spunto per proporre in fiera diversi esemplari di tutte le epoche e prezzi. I tre più belli li ha presentati la casa d’astePananti, che ha tenuto un interessante incanto il sabato pomeriggio; tra le tante vetture degne di nota battute all’asta, una Siata Daina Sport Berlinetta Stabilimenti Farina e un’affascinanteLancia LambdaVII Serie Corsa Mille Miglia del 1927, dalla patina irresistibile.Uno ruolo importante lo ha ricoperto l’ASI, che ha scelto per la prima volta la rassegna milanese come palco per l’assegnazione delle Manovelle e Pedivelle d’Oro 2015, ed ha esposto nel proprio stand due pezzi della Collezione Bertone: l’Alfa Romeo “Bella” e la Lotus “Emotion”.Rispetto alle passate edizioni, Milano Autoclassica 2016 si è presentata nel complesso più bella e ricca, e anche il pubblico ha fatto la sua parte, con un bel bagno di folla tra sabato e domenica, segno che il successo dell’evento è in crescita costante. Tra gli aspetti perfettibili, l’area vendita esterna per i privati, misera e disordinata, e lo scarso richiamo degli eventi in pista, troppo lontani dall’area espositiva che, oltre a offrire un programma modesto, quest’anno ha sofferto del fatto che Autoclassica si è svolta nei padiglioni superiori di Fiera Milano.Il resoconto completo sul fascicolo di aprile diAutomobilismo d’Epoca.Tutto su:Abarth 124Alfa RomeoFerrariFiera MilanoMilano AutoclassicaPanantiPorsche

21/03/2016Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’evento inizia a salire di livello: auto, pubblico e sostanza. Quest’anno occupava i padiglioni superiori della Fiera, cosa che ha relegato in secondo piano le attività esterne.

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L’evento inizia a salire di livello: auto, pubblico e sostanza. Quest’anno occupava i padiglioni superiori della Fiera, cosa che ha relegato in secondo piano le attività esterne.

di Michele Di MauroSi è chiusa ieri, domenica 20 marzo, la 5ª edizione diMilano Autoclassica, rassegna meneghina dedicata alle auto storiche, alle supercar e, potremmo dire, alle instant classic. Un’apertura verso il prodotto “moderno” pressoché obbligata: mai come quest’anno si è percepito quanto l’industria automobilistica moderna punti sul patrimonio storico per promuovere i nuovi modelli (cosa peraltro già vista in altri eventi). L’abbinamento vecchio/nuovo è stato ostentato orgogliosamente da Lamborghini, Aston Martin, Alfa Romeo, Fiat/Abarth, Jaguar, Lotus e Maserati.Come di consueto molto curato il colpo d’occhio all’ingresso: luci soffuse (per la verità anche troppo, la Fiera di Milano è molto buia) e tre pezzi da novanta in bella mostra:Ferrari 750 Monza, Ermini 357 Sport ePorsche 550 RS(reduce da una bella vittoria di classe a Pebble Beach e presto suAutomobilismo d’Epoca), affiancato dal suggestivo stand del MEF (Museo Enzo Ferrari) dove, tra le altre, troneggiava una favolosa 365 P.L’area principale della mostra nel primo padiglione è stata riservata a BMW, che proprio quest’anno festeggia il centenario, celebrato a Milano con una vasta e completa esposizione di tutti i modelli più rappresentativi della storia e dello spirito del marchio.Lo spazio dedicato ai rivenditori si è presentato ricco e affollato nonostante la concomitanza con Retro Classic a Stoccarda; oltre alle immancabili Ferrari e Porsche, proposte in tutte le salse, come prevedibile l’assortimento è stato influenzato dai principali eventi automobilistici di quest’anno: il debutto della tanto attesaAbarth 124ha fatto letteralmente fiorire l’offerta del modello classico, presente in abbondanza, così come l’uscita di produzione dell’ultima Land Rover “classica” ha fornito un ottimo spunto per proporre in fiera diversi esemplari di tutte le epoche e prezzi. I tre più belli li ha presentati la casa d’astePananti, che ha tenuto un interessante incanto il sabato pomeriggio; tra le tante vetture degne di nota battute all’asta, una Siata Daina Sport Berlinetta Stabilimenti Farina e un’affascinanteLancia LambdaVII Serie Corsa Mille Miglia del 1927, dalla patina irresistibile.Uno ruolo importante lo ha ricoperto l’ASI, che ha scelto per la prima volta la rassegna milanese come palco per l’assegnazione delle Manovelle e Pedivelle d’Oro 2015, ed ha esposto nel proprio stand due pezzi della Collezione Bertone: l’Alfa Romeo “Bella” e la Lotus “Emotion”.Rispetto alle passate edizioni, Milano Autoclassica 2016 si è presentata nel complesso più bella e ricca, e anche il pubblico ha fatto la sua parte, con un bel bagno di folla tra sabato e domenica, segno che il successo dell’evento è in crescita costante. Tra gli aspetti perfettibili, l’area vendita esterna per i privati, misera e disordinata, e lo scarso richiamo degli eventi in pista, troppo lontani dall’area espositiva che, oltre a offrire un programma modesto, quest’anno ha sofferto del fatto che Autoclassica si è svolta nei padiglioni superiori di Fiera Milano.Il resoconto completo sul fascicolo di aprile diAutomobilismo d’Epoca.Tutto su:Abarth 124Alfa RomeoFerrariFiera MilanoMilano AutoclassicaPanantiPorsche

Si è chiusa ieri, domenica 20 marzo, la 5ª edizione diMilano Autoclassica, rassegna meneghina dedicata alle auto storiche, alle supercar e, potremmo dire, alle instant classic. Un’apertura verso il prodotto “moderno” pressoché obbligata: mai come quest’anno si è percepito quanto l’industria automobilistica moderna punti sul patrimonio storico per promuovere i nuovi modelli (cosa peraltro già vista in altri eventi). L’abbinamento vecchio/nuovo è stato ostentato orgogliosamente da Lamborghini, Aston Martin, Alfa Romeo, Fiat/Abarth, Jaguar, Lotus e Maserati.Come di consueto molto curato il colpo d’occhio all’ingresso: luci soffuse (per la verità anche troppo, la Fiera di Milano è molto buia) e tre pezzi da novanta in bella mostra:Ferrari 750 Monza, Ermini 357 Sport ePorsche 550 RS(reduce da una bella vittoria di classe a Pebble Beach e presto suAutomobilismo d’Epoca), affiancato dal suggestivo stand del MEF (Museo Enzo Ferrari) dove, tra le altre, troneggiava una favolosa 365 P.L’area principale della mostra nel primo padiglione è stata riservata a BMW, che proprio quest’anno festeggia il centenario, celebrato a Milano con una vasta e completa esposizione di tutti i modelli più rappresentativi della storia e dello spirito del marchio.Lo spazio dedicato ai rivenditori si è presentato ricco e affollato nonostante la concomitanza con Retro Classic a Stoccarda; oltre alle immancabili Ferrari e Porsche, proposte in tutte le salse, come prevedibile l’assortimento è stato influenzato dai principali eventi automobilistici di quest’anno: il debutto della tanto attesaAbarth 124ha fatto letteralmente fiorire l’offerta del modello classico, presente in abbondanza, così come l’uscita di produzione dell’ultima Land Rover “classica” ha fornito un ottimo spunto per proporre in fiera diversi esemplari di tutte le epoche e prezzi. I tre più belli li ha presentati la casa d’astePananti, che ha tenuto un interessante incanto il sabato pomeriggio; tra le tante vetture degne di nota battute all’asta, una Siata Daina Sport Berlinetta Stabilimenti Farina e un’affascinanteLancia LambdaVII Serie Corsa Mille Miglia del 1927, dalla patina irresistibile.Uno ruolo importante lo ha ricoperto l’ASI, che ha scelto per la prima volta la rassegna milanese come palco per l’assegnazione delle Manovelle e Pedivelle d’Oro 2015, ed ha esposto nel proprio stand due pezzi della Collezione Bertone: l’Alfa Romeo “Bella” e la Lotus “Emotion”.Rispetto alle passate edizioni, Milano Autoclassica 2016 si è presentata nel complesso più bella e ricca, e anche il pubblico ha fatto la sua parte, con un bel bagno di folla tra sabato e domenica, segno che il successo dell’evento è in crescita costante. Tra gli aspetti perfettibili, l’area vendita esterna per i privati, misera e disordinata, e lo scarso richiamo degli eventi in pista, troppo lontani dall’area espositiva che, oltre a offrire un programma modesto, quest’anno ha sofferto del fatto che Autoclassica si è svolta nei padiglioni superiori di Fiera Milano.Il resoconto completo sul fascicolo di aprile diAutomobilismo d’Epoca.

Si è chiusa ieri, domenica 20 marzo, la 5ª edizione diMilano Autoclassica, rassegna meneghina dedicata alle auto storiche, alle supercar e, potremmo dire, alle instant classic. Un’apertura verso il prodotto “moderno” pressoché obbligata: mai come quest’anno si è percepito quanto l’industria automobilistica moderna punti sul patrimonio storico per promuovere i nuovi modelli (cosa peraltro già vista in altri eventi). L’abbinamento vecchio/nuovo è stato ostentato orgogliosamente da Lamborghini, Aston Martin, Alfa Romeo, Fiat/Abarth, Jaguar, Lotus e Maserati.

Come di consueto molto curato il colpo d’occhio all’ingresso: luci soffuse (per la verità anche troppo, la Fiera di Milano è molto buia) e tre pezzi da novanta in bella mostra:Ferrari 750 Monza, Ermini 357 Sport ePorsche 550 RS(reduce da una bella vittoria di classe a Pebble Beach e presto suAutomobilismo d’Epoca), affiancato dal suggestivo stand del MEF (Museo Enzo Ferrari) dove, tra le altre, troneggiava una favolosa 365 P.

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Lo spazio dedicato ai rivenditori si è presentato ricco e affollato nonostante la concomitanza con Retro Classic a Stoccarda; oltre alle immancabili Ferrari e Porsche, proposte in tutte le salse, come prevedibile l’assortimento è stato influenzato dai principali eventi automobilistici di quest’anno: il debutto della tanto attesaAbarth 124ha fatto letteralmente fiorire l’offerta del modello classico, presente in abbondanza, così come l’uscita di produzione dell’ultima Land Rover “classica” ha fornito un ottimo spunto per proporre in fiera diversi esemplari di tutte le epoche e prezzi. I tre più belli li ha presentati la casa d’astePananti, che ha tenuto un interessante incanto il sabato pomeriggio; tra le tante vetture degne di nota battute all’asta, una Siata Daina Sport Berlinetta Stabilimenti Farina e un’affascinanteLancia LambdaVII Serie Corsa Mille Miglia del 1927, dalla patina irresistibile.

Uno ruolo importante lo ha ricoperto l’ASI, che ha scelto per la prima volta la rassegna milanese come palco per l’assegnazione delle Manovelle e Pedivelle d’Oro 2015, ed ha esposto nel proprio stand due pezzi della Collezione Bertone: l’Alfa Romeo “Bella” e la Lotus “Emotion”.

Rispetto alle passate edizioni, Milano Autoclassica 2016 si è presentata nel complesso più bella e ricca, e anche il pubblico ha fatto la sua parte, con un bel bagno di folla tra sabato e domenica, segno che il successo dell’evento è in crescita costante. Tra gli aspetti perfettibili, l’area vendita esterna per i privati, misera e disordinata, e lo scarso richiamo degli eventi in pista, troppo lontani dall’area espositiva che, oltre a offrire un programma modesto, quest’anno ha sofferto del fatto che Autoclassica si è svolta nei padiglioni superiori di Fiera Milano.

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