Monza: l’autodromo riparte (anche) con le auto d’epoca

Monza: l’autodromo riparte (anche) con le auto d’epoca

CERCALogin / RegistratiEditLog outxLog inricordamirecupera passwordRegistrati a Automobilismodepoca.itEDITORIALENEWSBELLISSIMEGUIDA ACQUISTOSPORTTECNICAIO E LA MIA AUTOGALLERYVIDEOMonza: l’autodromo riparte (anche) con le auto d’epoca31/03/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:La nuova gestione dell’impianto brianzolo deve consolidare il 2015 per ripartire nel 2016 con rinnovato slancio e numeri importanti. Grande ruolo per le auto d’epoca, con tre eventi a calendariodi Francesco PelizzariLe “4 C”: competenza, cuore, cuoio e culo. Sono le componenti che dovrà avere il rinnovato Autodromo Nazionale Monza nelle parole di Andrea Dell’Orto. Dell’Orto, 45 anni, è il presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Incremento Automobilismo e Sport (SIAS), che, partecipata dall’AC Milano, gestisce l’impianto monzese. Oggi a Monza c’è stata la conferenza stampa di presentazione delle attività 2015, anno che dovrebbe mettere le basi per il rilancio dell’Autodromo, dopo la buriana causata dalla precedente gestione, i cui effetti sono di competenza della magistratura.Alle 4 C vanno aggiunte le auto d’epoca, visto che ben tre degli appuntamenti motoristici in calendario del 2015 avranno come protagoniste proprio le nostre amate veterane: il 17 maggio all’autodromo di Monza passerà la Mille Miglia; poi sarà la volta della Coppa Intereuropa (19-21 giugno), infine di “Monza Historic” (10-12 luglio, evento organizzato da Peter Auto).A colloquio con EcclestoneSe Dell’Orto (componente della famosa famiglia che produce carburatori e impianti di iniezione) è il volto della Sias, Ivan Capelli (presidente di AC Milano) è la faccia più nota della nuova gestione, che vuole rompere con il passato privilegiando, appunto, le 4C (a proposito, il cuoio è quello delle scarpe, nel senso che bisogna camminare e lavorare) agli orticelli e interessi di bottega che hanno affossato negli anni scorsi l’impianto brianzolo. Una pista, quella di Monza, che per sopravvivere ha assoluto bisogno di mantenere il GP d’Italia di F1, cosa per la quale serviva appunto uno come Capelli, in funzione di interlocutore “facile” con uno poco incline ai romanticismi come Bernie Ecclestone. Al “padrino” della F1, dei quasi cento anni di storia di Monza, e del fatto che il GP d’Italia ssia il solo ad essere stato sempre presente nel Mondiale dalla sua istituzione a oggi, interessa poco. A lui interessano, a quanto si dice, i 20 milioni di euro richiesti. “Quello della F1 è un contratto molto oneroso -ha detto Capelli-, ma se le istituzioni potranno aiutarci, si tratta di un presupposto importante per tornare alla redditività e quindi in futuro restituire quanto ci sarà dato”. L’aiuto delle istituzioni sarebe quello di defiscalizzare i famosi 20 milioni di euro che la Regione Lombardia è pronta a dare alla Sias per aiutare l’Autodromo, a patto che non se ne debbano pagare 8 di tasse: “Monza è un marchio importante, per il quale vale la pena mettersi in gioco tutti -ha detto Fabrizio Sala, assessore a Expo di Regione Lombardia- e tutti fare la propria parte. La questione di questo finanziamento ha preso una strada burocratica che non è quella corretta, perciò confido che possa essere superata. Non si può pensare di dover pagare 8 milioni su 20, non avrebbe senso. Invece se l’Autodromo avesse queste risorse, ne guadagnerebbe in entrate anche il Governo”.La situazione al momento è questa: visti i buchi e le sottrazioni della precedente gestione, Monza ha bisogno di questo contributo per poter avere la F1, senza la quale sarebbe probabilmente la fine. Si spera anche in “san” Expo, che tutti nominano ultimamente come une sorta di panacea. Una presentazione che dà fiducia, insomma, anche se ha colpito l’assenza del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani: un’assenza poco opportuna, considerando l’importanza che hanno, per l’ACI stesso, sia la sua sede milanese sia soprattutto il GP d’Italia.Torna la Coppa IntereuropaNel frattempo la squadra di Capelli e Dell’Orto lavora da otto mesi. In autodromo quasi tutte le facce sono nuove, e questa conferenza è certo un bel segnale di comunicazione e trasparenza, due parole che nel recente passato non sono state molto usate. C’è un calendario di attività sportive, per il 2015, che non fa strappare i… capelli, ma c’è. Come detto, ben tre sono gli eventi “storici”. La Mille Miglia disputerà in autodromo le sue ultime prove cronometrate prima della passerella finale verso Brescia. Sarà anche messo in palio un trofeo apposito, intitolato ad Alberto Ascari di cui quest’anno decorrono i 60 anni dalla scomparsa.A giugno sarà la volta della Coppa Intereuropa, tradizionale gara monzese che torna dopo l’interruzione del 2014 per i problemi di cui sopra. Di questa si conosce già qualche dettaglio. La notizia che farà più felici gli appassionati riguarda il ritorno delle F. 1 storiche, che disputeranno due gare, come la maggior parte delle altre categorie: in primis quelle titolate FIA, F. Junior Lurani e Master Historic Sports Car, poi le bellissime Gr. C, molte protagoniste delle mitiche 1000 km di Monza; ancora, le F. 2 e il Trofeo “Tutto Alfa”, riservato alle vetture che hanno fatto la storia del Biscione. L’unica gara con formula endurance, sulla distanza dei 90’ con cambio pilota, sarà quella riservata ai gentleman con vetture Turismo e GT pre-’66. A completare il programma, parate in pista per i club storici e mercatino con ricambi, accessori e gadget.Tutto su:coppa intereuropaivan capellimonzaSocialÈ in edicola Automobilismo d’epoca di aprile 2015Il nuovo numero anticipa in copertina il servizio su un’italiana particolare, la Abarth OTR 1000 con il motore a testa “radiale”Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!

Monza: l’autodromo riparte (anche) con le auto d’epoca31/03/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:La nuova gestione dell’impianto brianzolo deve consolidare il 2015 per ripartire nel 2016 con rinnovato slancio e numeri importanti. Grande ruolo per le auto d’epoca, con tre eventi a calendariodi Francesco PelizzariLe “4 C”: competenza, cuore, cuoio e culo. Sono le componenti che dovrà avere il rinnovato Autodromo Nazionale Monza nelle parole di Andrea Dell’Orto. Dell’Orto, 45 anni, è il presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Incremento Automobilismo e Sport (SIAS), che, partecipata dall’AC Milano, gestisce l’impianto monzese. Oggi a Monza c’è stata la conferenza stampa di presentazione delle attività 2015, anno che dovrebbe mettere le basi per il rilancio dell’Autodromo, dopo la buriana causata dalla precedente gestione, i cui effetti sono di competenza della magistratura.Alle 4 C vanno aggiunte le auto d’epoca, visto che ben tre degli appuntamenti motoristici in calendario del 2015 avranno come protagoniste proprio le nostre amate veterane: il 17 maggio all’autodromo di Monza passerà la Mille Miglia; poi sarà la volta della Coppa Intereuropa (19-21 giugno), infine di “Monza Historic” (10-12 luglio, evento organizzato da Peter Auto).A colloquio con EcclestoneSe Dell’Orto (componente della famosa famiglia che produce carburatori e impianti di iniezione) è il volto della Sias, Ivan Capelli (presidente di AC Milano) è la faccia più nota della nuova gestione, che vuole rompere con il passato privilegiando, appunto, le 4C (a proposito, il cuoio è quello delle scarpe, nel senso che bisogna camminare e lavorare) agli orticelli e interessi di bottega che hanno affossato negli anni scorsi l’impianto brianzolo. Una pista, quella di Monza, che per sopravvivere ha assoluto bisogno di mantenere il GP d’Italia di F1, cosa per la quale serviva appunto uno come Capelli, in funzione di interlocutore “facile” con uno poco incline ai romanticismi come Bernie Ecclestone. Al “padrino” della F1, dei quasi cento anni di storia di Monza, e del fatto che il GP d’Italia ssia il solo ad essere stato sempre presente nel Mondiale dalla sua istituzione a oggi, interessa poco. A lui interessano, a quanto si dice, i 20 milioni di euro richiesti. “Quello della F1 è un contratto molto oneroso -ha detto Capelli-, ma se le istituzioni potranno aiutarci, si tratta di un presupposto importante per tornare alla redditività e quindi in futuro restituire quanto ci sarà dato”. L’aiuto delle istituzioni sarebe quello di defiscalizzare i famosi 20 milioni di euro che la Regione Lombardia è pronta a dare alla Sias per aiutare l’Autodromo, a patto che non se ne debbano pagare 8 di tasse: “Monza è un marchio importante, per il quale vale la pena mettersi in gioco tutti -ha detto Fabrizio Sala, assessore a Expo di Regione Lombardia- e tutti fare la propria parte. La questione di questo finanziamento ha preso una strada burocratica che non è quella corretta, perciò confido che possa essere superata. Non si può pensare di dover pagare 8 milioni su 20, non avrebbe senso. Invece se l’Autodromo avesse queste risorse, ne guadagnerebbe in entrate anche il Governo”.La situazione al momento è questa: visti i buchi e le sottrazioni della precedente gestione, Monza ha bisogno di questo contributo per poter avere la F1, senza la quale sarebbe probabilmente la fine. Si spera anche in “san” Expo, che tutti nominano ultimamente come une sorta di panacea. Una presentazione che dà fiducia, insomma, anche se ha colpito l’assenza del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani: un’assenza poco opportuna, considerando l’importanza che hanno, per l’ACI stesso, sia la sua sede milanese sia soprattutto il GP d’Italia.Torna la Coppa IntereuropaNel frattempo la squadra di Capelli e Dell’Orto lavora da otto mesi. In autodromo quasi tutte le facce sono nuove, e questa conferenza è certo un bel segnale di comunicazione e trasparenza, due parole che nel recente passato non sono state molto usate. C’è un calendario di attività sportive, per il 2015, che non fa strappare i… capelli, ma c’è. Come detto, ben tre sono gli eventi “storici”. La Mille Miglia disputerà in autodromo le sue ultime prove cronometrate prima della passerella finale verso Brescia. Sarà anche messo in palio un trofeo apposito, intitolato ad Alberto Ascari di cui quest’anno decorrono i 60 anni dalla scomparsa.A giugno sarà la volta della Coppa Intereuropa, tradizionale gara monzese che torna dopo l’interruzione del 2014 per i problemi di cui sopra. Di questa si conosce già qualche dettaglio. La notizia che farà più felici gli appassionati riguarda il ritorno delle F. 1 storiche, che disputeranno due gare, come la maggior parte delle altre categorie: in primis quelle titolate FIA, F. Junior Lurani e Master Historic Sports Car, poi le bellissime Gr. C, molte protagoniste delle mitiche 1000 km di Monza; ancora, le F. 2 e il Trofeo “Tutto Alfa”, riservato alle vetture che hanno fatto la storia del Biscione. L’unica gara con formula endurance, sulla distanza dei 90’ con cambio pilota, sarà quella riservata ai gentleman con vetture Turismo e GT pre-’66. A completare il programma, parate in pista per i club storici e mercatino con ricambi, accessori e gadget.Tutto su:coppa intereuropaivan capellimonzaSocialÈ in edicola Automobilismo d’epoca di aprile 2015Il nuovo numero anticipa in copertina il servizio su un’italiana particolare, la Abarth OTR 1000 con il motore a testa “radiale”Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!

Monza: l’autodromo riparte (anche) con le auto d’epoca31/03/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:La nuova gestione dell’impianto brianzolo deve consolidare il 2015 per ripartire nel 2016 con rinnovato slancio e numeri importanti. Grande ruolo per le auto d’epoca, con tre eventi a calendariodi Francesco PelizzariLe “4 C”: competenza, cuore, cuoio e culo. Sono le componenti che dovrà avere il rinnovato Autodromo Nazionale Monza nelle parole di Andrea Dell’Orto. Dell’Orto, 45 anni, è il presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Incremento Automobilismo e Sport (SIAS), che, partecipata dall’AC Milano, gestisce l’impianto monzese. Oggi a Monza c’è stata la conferenza stampa di presentazione delle attività 2015, anno che dovrebbe mettere le basi per il rilancio dell’Autodromo, dopo la buriana causata dalla precedente gestione, i cui effetti sono di competenza della magistratura.Alle 4 C vanno aggiunte le auto d’epoca, visto che ben tre degli appuntamenti motoristici in calendario del 2015 avranno come protagoniste proprio le nostre amate veterane: il 17 maggio all’autodromo di Monza passerà la Mille Miglia; poi sarà la volta della Coppa Intereuropa (19-21 giugno), infine di “Monza Historic” (10-12 luglio, evento organizzato da Peter Auto).A colloquio con EcclestoneSe Dell’Orto (componente della famosa famiglia che produce carburatori e impianti di iniezione) è il volto della Sias, Ivan Capelli (presidente di AC Milano) è la faccia più nota della nuova gestione, che vuole rompere con il passato privilegiando, appunto, le 4C (a proposito, il cuoio è quello delle scarpe, nel senso che bisogna camminare e lavorare) agli orticelli e interessi di bottega che hanno affossato negli anni scorsi l’impianto brianzolo. Una pista, quella di Monza, che per sopravvivere ha assoluto bisogno di mantenere il GP d’Italia di F1, cosa per la quale serviva appunto uno come Capelli, in funzione di interlocutore “facile” con uno poco incline ai romanticismi come Bernie Ecclestone. Al “padrino” della F1, dei quasi cento anni di storia di Monza, e del fatto che il GP d’Italia ssia il solo ad essere stato sempre presente nel Mondiale dalla sua istituzione a oggi, interessa poco. A lui interessano, a quanto si dice, i 20 milioni di euro richiesti. “Quello della F1 è un contratto molto oneroso -ha detto Capelli-, ma se le istituzioni potranno aiutarci, si tratta di un presupposto importante per tornare alla redditività e quindi in futuro restituire quanto ci sarà dato”. L’aiuto delle istituzioni sarebe quello di defiscalizzare i famosi 20 milioni di euro che la Regione Lombardia è pronta a dare alla Sias per aiutare l’Autodromo, a patto che non se ne debbano pagare 8 di tasse: “Monza è un marchio importante, per il quale vale la pena mettersi in gioco tutti -ha detto Fabrizio Sala, assessore a Expo di Regione Lombardia- e tutti fare la propria parte. La questione di questo finanziamento ha preso una strada burocratica che non è quella corretta, perciò confido che possa essere superata. Non si può pensare di dover pagare 8 milioni su 20, non avrebbe senso. Invece se l’Autodromo avesse queste risorse, ne guadagnerebbe in entrate anche il Governo”.La situazione al momento è questa: visti i buchi e le sottrazioni della precedente gestione, Monza ha bisogno di questo contributo per poter avere la F1, senza la quale sarebbe probabilmente la fine. Si spera anche in “san” Expo, che tutti nominano ultimamente come une sorta di panacea. Una presentazione che dà fiducia, insomma, anche se ha colpito l’assenza del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani: un’assenza poco opportuna, considerando l’importanza che hanno, per l’ACI stesso, sia la sua sede milanese sia soprattutto il GP d’Italia.Torna la Coppa IntereuropaNel frattempo la squadra di Capelli e Dell’Orto lavora da otto mesi. In autodromo quasi tutte le facce sono nuove, e questa conferenza è certo un bel segnale di comunicazione e trasparenza, due parole che nel recente passato non sono state molto usate. C’è un calendario di attività sportive, per il 2015, che non fa strappare i… capelli, ma c’è. Come detto, ben tre sono gli eventi “storici”. La Mille Miglia disputerà in autodromo le sue ultime prove cronometrate prima della passerella finale verso Brescia. Sarà anche messo in palio un trofeo apposito, intitolato ad Alberto Ascari di cui quest’anno decorrono i 60 anni dalla scomparsa.A giugno sarà la volta della Coppa Intereuropa, tradizionale gara monzese che torna dopo l’interruzione del 2014 per i problemi di cui sopra. Di questa si conosce già qualche dettaglio. La notizia che farà più felici gli appassionati riguarda il ritorno delle F. 1 storiche, che disputeranno due gare, come la maggior parte delle altre categorie: in primis quelle titolate FIA, F. Junior Lurani e Master Historic Sports Car, poi le bellissime Gr. C, molte protagoniste delle mitiche 1000 km di Monza; ancora, le F. 2 e il Trofeo “Tutto Alfa”, riservato alle vetture che hanno fatto la storia del Biscione. L’unica gara con formula endurance, sulla distanza dei 90’ con cambio pilota, sarà quella riservata ai gentleman con vetture Turismo e GT pre-’66. A completare il programma, parate in pista per i club storici e mercatino con ricambi, accessori e gadget.Tutto su:coppa intereuropaivan capellimonza

31/03/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:La nuova gestione dell’impianto brianzolo deve consolidare il 2015 per ripartire nel 2016 con rinnovato slancio e numeri importanti. Grande ruolo per le auto d’epoca, con tre eventi a calendario

31/03/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:

La nuova gestione dell’impianto brianzolo deve consolidare il 2015 per ripartire nel 2016 con rinnovato slancio e numeri importanti. Grande ruolo per le auto d’epoca, con tre eventi a calendario

di Francesco PelizzariLe “4 C”: competenza, cuore, cuoio e culo. Sono le componenti che dovrà avere il rinnovato Autodromo Nazionale Monza nelle parole di Andrea Dell’Orto. Dell’Orto, 45 anni, è il presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Incremento Automobilismo e Sport (SIAS), che, partecipata dall’AC Milano, gestisce l’impianto monzese. Oggi a Monza c’è stata la conferenza stampa di presentazione delle attività 2015, anno che dovrebbe mettere le basi per il rilancio dell’Autodromo, dopo la buriana causata dalla precedente gestione, i cui effetti sono di competenza della magistratura.Alle 4 C vanno aggiunte le auto d’epoca, visto che ben tre degli appuntamenti motoristici in calendario del 2015 avranno come protagoniste proprio le nostre amate veterane: il 17 maggio all’autodromo di Monza passerà la Mille Miglia; poi sarà la volta della Coppa Intereuropa (19-21 giugno), infine di “Monza Historic” (10-12 luglio, evento organizzato da Peter Auto).A colloquio con EcclestoneSe Dell’Orto (componente della famosa famiglia che produce carburatori e impianti di iniezione) è il volto della Sias, Ivan Capelli (presidente di AC Milano) è la faccia più nota della nuova gestione, che vuole rompere con il passato privilegiando, appunto, le 4C (a proposito, il cuoio è quello delle scarpe, nel senso che bisogna camminare e lavorare) agli orticelli e interessi di bottega che hanno affossato negli anni scorsi l’impianto brianzolo. Una pista, quella di Monza, che per sopravvivere ha assoluto bisogno di mantenere il GP d’Italia di F1, cosa per la quale serviva appunto uno come Capelli, in funzione di interlocutore “facile” con uno poco incline ai romanticismi come Bernie Ecclestone. Al “padrino” della F1, dei quasi cento anni di storia di Monza, e del fatto che il GP d’Italia ssia il solo ad essere stato sempre presente nel Mondiale dalla sua istituzione a oggi, interessa poco. A lui interessano, a quanto si dice, i 20 milioni di euro richiesti. “Quello della F1 è un contratto molto oneroso -ha detto Capelli-, ma se le istituzioni potranno aiutarci, si tratta di un presupposto importante per tornare alla redditività e quindi in futuro restituire quanto ci sarà dato”. L’aiuto delle istituzioni sarebe quello di defiscalizzare i famosi 20 milioni di euro che la Regione Lombardia è pronta a dare alla Sias per aiutare l’Autodromo, a patto che non se ne debbano pagare 8 di tasse: “Monza è un marchio importante, per il quale vale la pena mettersi in gioco tutti -ha detto Fabrizio Sala, assessore a Expo di Regione Lombardia- e tutti fare la propria parte. La questione di questo finanziamento ha preso una strada burocratica che non è quella corretta, perciò confido che possa essere superata. Non si può pensare di dover pagare 8 milioni su 20, non avrebbe senso. Invece se l’Autodromo avesse queste risorse, ne guadagnerebbe in entrate anche il Governo”.La situazione al momento è questa: visti i buchi e le sottrazioni della precedente gestione, Monza ha bisogno di questo contributo per poter avere la F1, senza la quale sarebbe probabilmente la fine. Si spera anche in “san” Expo, che tutti nominano ultimamente come une sorta di panacea. Una presentazione che dà fiducia, insomma, anche se ha colpito l’assenza del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani: un’assenza poco opportuna, considerando l’importanza che hanno, per l’ACI stesso, sia la sua sede milanese sia soprattutto il GP d’Italia.Torna la Coppa IntereuropaNel frattempo la squadra di Capelli e Dell’Orto lavora da otto mesi. In autodromo quasi tutte le facce sono nuove, e questa conferenza è certo un bel segnale di comunicazione e trasparenza, due parole che nel recente passato non sono state molto usate. C’è un calendario di attività sportive, per il 2015, che non fa strappare i… capelli, ma c’è. Come detto, ben tre sono gli eventi “storici”. La Mille Miglia disputerà in autodromo le sue ultime prove cronometrate prima della passerella finale verso Brescia. Sarà anche messo in palio un trofeo apposito, intitolato ad Alberto Ascari di cui quest’anno decorrono i 60 anni dalla scomparsa.A giugno sarà la volta della Coppa Intereuropa, tradizionale gara monzese che torna dopo l’interruzione del 2014 per i problemi di cui sopra. Di questa si conosce già qualche dettaglio. La notizia che farà più felici gli appassionati riguarda il ritorno delle F. 1 storiche, che disputeranno due gare, come la maggior parte delle altre categorie: in primis quelle titolate FIA, F. Junior Lurani e Master Historic Sports Car, poi le bellissime Gr. C, molte protagoniste delle mitiche 1000 km di Monza; ancora, le F. 2 e il Trofeo “Tutto Alfa”, riservato alle vetture che hanno fatto la storia del Biscione. L’unica gara con formula endurance, sulla distanza dei 90’ con cambio pilota, sarà quella riservata ai gentleman con vetture Turismo e GT pre-’66. A completare il programma, parate in pista per i club storici e mercatino con ricambi, accessori e gadget.Tutto su:coppa intereuropaivan capellimonza

Le “4 C”: competenza, cuore, cuoio e culo. Sono le componenti che dovrà avere il rinnovato Autodromo Nazionale Monza nelle parole di Andrea Dell’Orto. Dell’Orto, 45 anni, è il presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Incremento Automobilismo e Sport (SIAS), che, partecipata dall’AC Milano, gestisce l’impianto monzese. Oggi a Monza c’è stata la conferenza stampa di presentazione delle attività 2015, anno che dovrebbe mettere le basi per il rilancio dell’Autodromo, dopo la buriana causata dalla precedente gestione, i cui effetti sono di competenza della magistratura.Alle 4 C vanno aggiunte le auto d’epoca, visto che ben tre degli appuntamenti motoristici in calendario del 2015 avranno come protagoniste proprio le nostre amate veterane: il 17 maggio all’autodromo di Monza passerà la Mille Miglia; poi sarà la volta della Coppa Intereuropa (19-21 giugno), infine di “Monza Historic” (10-12 luglio, evento organizzato da Peter Auto).A colloquio con EcclestoneSe Dell’Orto (componente della famosa famiglia che produce carburatori e impianti di iniezione) è il volto della Sias, Ivan Capelli (presidente di AC Milano) è la faccia più nota della nuova gestione, che vuole rompere con il passato privilegiando, appunto, le 4C (a proposito, il cuoio è quello delle scarpe, nel senso che bisogna camminare e lavorare) agli orticelli e interessi di bottega che hanno affossato negli anni scorsi l’impianto brianzolo. Una pista, quella di Monza, che per sopravvivere ha assoluto bisogno di mantenere il GP d’Italia di F1, cosa per la quale serviva appunto uno come Capelli, in funzione di interlocutore “facile” con uno poco incline ai romanticismi come Bernie Ecclestone. Al “padrino” della F1, dei quasi cento anni di storia di Monza, e del fatto che il GP d’Italia ssia il solo ad essere stato sempre presente nel Mondiale dalla sua istituzione a oggi, interessa poco. A lui interessano, a quanto si dice, i 20 milioni di euro richiesti. “Quello della F1 è un contratto molto oneroso -ha detto Capelli-, ma se le istituzioni potranno aiutarci, si tratta di un presupposto importante per tornare alla redditività e quindi in futuro restituire quanto ci sarà dato”. L’aiuto delle istituzioni sarebe quello di defiscalizzare i famosi 20 milioni di euro che la Regione Lombardia è pronta a dare alla Sias per aiutare l’Autodromo, a patto che non se ne debbano pagare 8 di tasse: “Monza è un marchio importante, per il quale vale la pena mettersi in gioco tutti -ha detto Fabrizio Sala, assessore a Expo di Regione Lombardia- e tutti fare la propria parte. La questione di questo finanziamento ha preso una strada burocratica che non è quella corretta, perciò confido che possa essere superata. Non si può pensare di dover pagare 8 milioni su 20, non avrebbe senso. Invece se l’Autodromo avesse queste risorse, ne guadagnerebbe in entrate anche il Governo”.La situazione al momento è questa: visti i buchi e le sottrazioni della precedente gestione, Monza ha bisogno di questo contributo per poter avere la F1, senza la quale sarebbe probabilmente la fine. Si spera anche in “san” Expo, che tutti nominano ultimamente come une sorta di panacea. Una presentazione che dà fiducia, insomma, anche se ha colpito l’assenza del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani: un’assenza poco opportuna, considerando l’importanza che hanno, per l’ACI stesso, sia la sua sede milanese sia soprattutto il GP d’Italia.Torna la Coppa IntereuropaNel frattempo la squadra di Capelli e Dell’Orto lavora da otto mesi. In autodromo quasi tutte le facce sono nuove, e questa conferenza è certo un bel segnale di comunicazione e trasparenza, due parole che nel recente passato non sono state molto usate. C’è un calendario di attività sportive, per il 2015, che non fa strappare i… capelli, ma c’è. Come detto, ben tre sono gli eventi “storici”. La Mille Miglia disputerà in autodromo le sue ultime prove cronometrate prima della passerella finale verso Brescia. Sarà anche messo in palio un trofeo apposito, intitolato ad Alberto Ascari di cui quest’anno decorrono i 60 anni dalla scomparsa.A giugno sarà la volta della Coppa Intereuropa, tradizionale gara monzese che torna dopo l’interruzione del 2014 per i problemi di cui sopra. Di questa si conosce già qualche dettaglio. La notizia che farà più felici gli appassionati riguarda il ritorno delle F. 1 storiche, che disputeranno due gare, come la maggior parte delle altre categorie: in primis quelle titolate FIA, F. Junior Lurani e Master Historic Sports Car, poi le bellissime Gr. C, molte protagoniste delle mitiche 1000 km di Monza; ancora, le F. 2 e il Trofeo “Tutto Alfa”, riservato alle vetture che hanno fatto la storia del Biscione. L’unica gara con formula endurance, sulla distanza dei 90’ con cambio pilota, sarà quella riservata ai gentleman con vetture Turismo e GT pre-’66. A completare il programma, parate in pista per i club storici e mercatino con ricambi, accessori e gadget.

Le “4 C”: competenza, cuore, cuoio e culo. Sono le componenti che dovrà avere il rinnovato Autodromo Nazionale Monza nelle parole di Andrea Dell’Orto. Dell’Orto, 45 anni, è il presidente del Consiglio di Amministrazione della Società Incremento Automobilismo e Sport (SIAS), che, partecipata dall’AC Milano, gestisce l’impianto monzese. Oggi a Monza c’è stata la conferenza stampa di presentazione delle attività 2015, anno che dovrebbe mettere le basi per il rilancio dell’Autodromo, dopo la buriana causata dalla precedente gestione, i cui effetti sono di competenza della magistratura.

Alle 4 C vanno aggiunte le auto d’epoca, visto che ben tre degli appuntamenti motoristici in calendario del 2015 avranno come protagoniste proprio le nostre amate veterane: il 17 maggio all’autodromo di Monza passerà la Mille Miglia; poi sarà la volta della Coppa Intereuropa (19-21 giugno), infine di “Monza Historic” (10-12 luglio, evento organizzato da Peter Auto).

Se Dell’Orto (componente della famosa famiglia che produce carburatori e impianti di iniezione) è il volto della Sias, Ivan Capelli (presidente di AC Milano) è la faccia più nota della nuova gestione, che vuole rompere con il passato privilegiando, appunto, le 4C (a proposito, il cuoio è quello delle scarpe, nel senso che bisogna camminare e lavorare) agli orticelli e interessi di bottega che hanno affossato negli anni scorsi l’impianto brianzolo. Una pista, quella di Monza, che per sopravvivere ha assoluto bisogno di mantenere il GP d’Italia di F1, cosa per la quale serviva appunto uno come Capelli, in funzione di interlocutore “facile” con uno poco incline ai romanticismi come Bernie Ecclestone. Al “padrino” della F1, dei quasi cento anni di storia di Monza, e del fatto che il GP d’Italia ssia il solo ad essere stato sempre presente nel Mondiale dalla sua istituzione a oggi, interessa poco. A lui interessano, a quanto si dice, i 20 milioni di euro richiesti. “Quello della F1 è un contratto molto oneroso -ha detto Capelli-, ma se le istituzioni potranno aiutarci, si tratta di un presupposto importante per tornare alla redditività e quindi in futuro restituire quanto ci sarà dato”. L’aiuto delle istituzioni sarebe quello di defiscalizzare i famosi 20 milioni di euro che la Regione Lombardia è pronta a dare alla Sias per aiutare l’Autodromo, a patto che non se ne debbano pagare 8 di tasse: “Monza è un marchio importante, per il quale vale la pena mettersi in gioco tutti -ha detto Fabrizio Sala, assessore a Expo di Regione Lombardia- e tutti fare la propria parte. La questione di questo finanziamento ha preso una strada burocratica che non è quella corretta, perciò confido che possa essere superata. Non si può pensare di dover pagare 8 milioni su 20, non avrebbe senso. Invece se l’Autodromo avesse queste risorse, ne guadagnerebbe in entrate anche il Governo”.

La situazione al momento è questa: visti i buchi e le sottrazioni della precedente gestione, Monza ha bisogno di questo contributo per poter avere la F1, senza la quale sarebbe probabilmente la fine. Si spera anche in “san” Expo, che tutti nominano ultimamente come une sorta di panacea. Una presentazione che dà fiducia, insomma, anche se ha colpito l’assenza del presidente dell’ACI Angelo Sticchi Damiani: un’assenza poco opportuna, considerando l’importanza che hanno, per l’ACI stesso, sia la sua sede milanese sia soprattutto il GP d’Italia.

Nel frattempo la squadra di Capelli e Dell’Orto lavora da otto mesi. In autodromo quasi tutte le facce sono nuove, e questa conferenza è certo un bel segnale di comunicazione e trasparenza, due parole che nel recente passato non sono state molto usate. C’è un calendario di attività sportive, per il 2015, che non fa strappare i… capelli, ma c’è. Come detto, ben tre sono gli eventi “storici”. La Mille Miglia disputerà in autodromo le sue ultime prove cronometrate prima della passerella finale verso Brescia. Sarà anche messo in palio un trofeo apposito, intitolato ad Alberto Ascari di cui quest’anno decorrono i 60 anni dalla scomparsa.

A giugno sarà la volta della Coppa Intereuropa, tradizionale gara monzese che torna dopo l’interruzione del 2014 per i problemi di cui sopra. Di questa si conosce già qualche dettaglio. La notizia che farà più felici gli appassionati riguarda il ritorno delle F. 1 storiche, che disputeranno due gare, come la maggior parte delle altre categorie: in primis quelle titolate FIA, F. Junior Lurani e Master Historic Sports Car, poi le bellissime Gr. C, molte protagoniste delle mitiche 1000 km di Monza; ancora, le F. 2 e il Trofeo “Tutto Alfa”, riservato alle vetture che hanno fatto la storia del Biscione. L’unica gara con formula endurance, sulla distanza dei 90’ con cambio pilota, sarà quella riservata ai gentleman con vetture Turismo e GT pre-’66. A completare il programma, parate in pista per i club storici e mercatino con ricambi, accessori e gadget.

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