Porsche 911 Turbo: un “matrimonio” di 47 anni e 1,3 milioni di km

Porsche 911 Turbo: un “matrimonio” di 47 anni e 1,3 milioni di km

Un milione non è ancora abbastanza per Bill MacEachern: questo dinoccolato canadese di Toronto, origini scozzesi ha da tempo superato l’incredibile numero di chilometri, tutti percorsi al volante della suaPorsche 911 Turbo serie G, del 1976. Uomo e automobile hanno passato insieme gli ultimi 47 anni! Se fosse unmatrimoniotra umani sarebbe quasid’oro; ma in questo caso non ci si deve sorprendere del fatto che non ci sia mai stato nemmeno uno screzio… Tanti anni, molte avventure, qualche punta di ansia a volte, milioni di chilometri e la Turbo rimane la suaanima gemella a quattro ruote. “Sono cresciuto con le muscle-car americane”, afferma MacEachern, piccolo imprenditore di grande tenacia e determinazione: “In gioventù avevo unaOldsmobile 4-4-2. Era ottima per andare ai drive-in e per le gare ai semafori, ma quanto a maneggevolezza meglio lasciar perdere… sembrava il camion del latte!”. Bill ride ancora al di quella macchina “sportiva” e subito dopo, come per contrasto, inizia a descrivere lo stupore che provò quando gli capitò diprovare una Porscheper la prima volta. Era il1970e la macchina era una911 T rossa:Non mi sembrava vero che un’automobile potesse essere così agile e maneggevoleoltre a essere molto ben costruita, equilibrata e pronta a rispondere ai comandi. Inoltre era anche abbastanza comoda, cosa che era in contrasto con le dimensioni compatte e le prestazioni di cui era capace, che in effetti erano impressionanti.”

Un milione non è ancora abbastanza per Bill MacEachern: questo dinoccolato canadese di Toronto, origini scozzesi ha da tempo superato l’incredibile numero di chilometri, tutti percorsi al volante della suaPorsche 911 Turbo serie G, del 1976. Uomo e automobile hanno passato insieme gli ultimi 47 anni! Se fosse unmatrimoniotra umani sarebbe quasid’oro; ma in questo caso non ci si deve sorprendere del fatto che non ci sia mai stato nemmeno uno screzio… Tanti anni, molte avventure, qualche punta di ansia a volte, milioni di chilometri e la Turbo rimane la suaanima gemella a quattro ruote. “Sono cresciuto con le muscle-car americane”, afferma MacEachern, piccolo imprenditore di grande tenacia e determinazione: “In gioventù avevo unaOldsmobile 4-4-2. Era ottima per andare ai drive-in e per le gare ai semafori, ma quanto a maneggevolezza meglio lasciar perdere… sembrava il camion del latte!”. Bill ride ancora al di quella macchina “sportiva” e subito dopo, come per contrasto, inizia a descrivere lo stupore che provò quando gli capitò diprovare una Porscheper la prima volta. Era il1970e la macchina era una911 T rossa:

Non mi sembrava vero che un’automobile potesse essere così agile e maneggevole

oltre a essere molto ben costruita, equilibrata e pronta a rispondere ai comandi. Inoltre era anche abbastanza comoda, cosa che era in contrasto con le dimensioni compatte e le prestazioni di cui era capace, che in effetti erano impressionanti.”