Porsche 911 Turbo 3.0 – 3.3

Porsche 911 Turbo 3.0 – 3.3

Il tratto caratteristico di tutte le Porsche di serie è sempre stato quello della sportività. Una sportività particolare però, con un approccio completamente diverso rispetto alle concorrenti,soprattutto quelle italiane.Lì a Zuffenhausen, nel sud ovest della Germania – dove costruiscono le macchine con la cavallina nera sul cofano – anche quando non realizzavano modelli di altissima cilindrata e prestazioni superlative, hanno sempre badato anche all’affidabilità e al confort. L’attività sportiva, poi – sempre ben presente – accresceva il fascino delle sue macchine, anche se le vittorie raccolte le sue macchine erano confinate alle classi di partecipazione.Malgrado l’evoluzione dei modelli, da 356 a 911, e il conseguente incremento delle cilindrate e delle prestazioni, a ritmi regolari la situazione cambiava di poco. Anche se, va detto, ormai il monopolio Porsche nelle classi di gara a cui le sue vetture potevano prendere parte, assomigliavano più a un campionato monomarca che a un campionato ufficiale. Alla metà degli anni 60 la 917 tenevano molto alto il nome Porsche ai massimi livelli, mentre le tante 911 delle classi minori cominciavano a risentire dei tanti attacchi alla loro leadership che arrivavano da altri Costruttori.

Il tratto caratteristico di tutte le Porsche di serie è sempre stato quello della sportività. Una sportività particolare però, con un approccio completamente diverso rispetto alle concorrenti,soprattutto quelle italiane.Lì a Zuffenhausen, nel sud ovest della Germania – dove costruiscono le macchine con la cavallina nera sul cofano – anche quando non realizzavano modelli di altissima cilindrata e prestazioni superlative, hanno sempre badato anche all’affidabilità e al confort. L’attività sportiva, poi – sempre ben presente – accresceva il fascino delle sue macchine, anche se le vittorie raccolte le sue macchine erano confinate alle classi di partecipazione.

Malgrado l’evoluzione dei modelli, da 356 a 911, e il conseguente incremento delle cilindrate e delle prestazioni, a ritmi regolari la situazione cambiava di poco. Anche se, va detto, ormai il monopolio Porsche nelle classi di gara a cui le sue vetture potevano prendere parte, assomigliavano più a un campionato monomarca che a un campionato ufficiale. Alla metà degli anni 60 la 917 tenevano molto alto il nome Porsche ai massimi livelli, mentre le tante 911 delle classi minori cominciavano a risentire dei tanti attacchi alla loro leadership che arrivavano da altri Costruttori.