Ricciardo torna in Sicilia con l’Alfa del record alla Targa Florio

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CERCALogin / RegistratiEditLog outxLog inricordamirecupera passwordRegistrati a Automobilismodepoca.itEDITORIALENEWSBELLISSIMEGUIDA ACQUISTOSPORTTECNICAIO E LA MIA AUTOGALLERYVIDEORicciardo torna in Sicilia con l’Alfa del record alla Targa Florio19/02/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’Alfa Romeo T33 che fu di Helmut Marko torna a percorrere quei 70 chilometri dove ancora conserva il record. A guidarla, Daniel Ricciardo, australiano ma di origine sicilianaa cura della RedazioneUn amarcord per certi versi e forse anche una “carrambata”. L’Alfa Romeo T33 che ancora detiene il record sul giro alla Targa Florio (33’41” a 128.253 km/h di media) torna su quelle strade per un video realizzato da Red Bull. Altro incrocio di destini per il pilota che la guida: Daniel Ricciardo arriva in Sicilia a ritrovare in qualche modo le sue origini (il papà era siculo, la mamma calabrese, entrambi sono emigrati in Australia). Ed, infine, la T33 era di Helmut Marko che era al volante quando è stato registrato il record ed è stato l’ex pilota – ora consulente per il motorsport in casa Red Bull – a volere Ricciardo sulla monoposto da F1.Ai tempi di Marko, era compito delle mogli dei piloti fasciare le mani dei mariti con bendaggi di garza, per limitare i danni causati dalle vibrazioni di auto che correvano anche a 300 km/h su strade spesso tenute male. “Dopo una gara su un’auto di questo tipo tutto il corpo era ammaccato e malconcio” racconta Marko. “Guidare queste macchine era estremamente duro dal punto di vista fisico.L’Alfa T33 pesa meno di 700 kg, con una potenza di oltre 400 cavalli, e un telaio che all’epoca era all’avanguardia:“Fa esattamente ciò che ti aspetti da lei, è una vera macchina da corsa”.Loading the player …Tutto su:alfa romeo t33daniel ricciardohelmut markotarga florioSocialÈ in edicola Automobilismo d’epoca di aprile 2015Il nuovo numero anticipa in copertina il servizio su un’italiana particolare, la Abarth OTR 1000 con il motore a testa “radiale”Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!

Ricciardo torna in Sicilia con l’Alfa del record alla Targa Florio19/02/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’Alfa Romeo T33 che fu di Helmut Marko torna a percorrere quei 70 chilometri dove ancora conserva il record. A guidarla, Daniel Ricciardo, australiano ma di origine sicilianaa cura della RedazioneUn amarcord per certi versi e forse anche una “carrambata”. L’Alfa Romeo T33 che ancora detiene il record sul giro alla Targa Florio (33’41” a 128.253 km/h di media) torna su quelle strade per un video realizzato da Red Bull. Altro incrocio di destini per il pilota che la guida: Daniel Ricciardo arriva in Sicilia a ritrovare in qualche modo le sue origini (il papà era siculo, la mamma calabrese, entrambi sono emigrati in Australia). Ed, infine, la T33 era di Helmut Marko che era al volante quando è stato registrato il record ed è stato l’ex pilota – ora consulente per il motorsport in casa Red Bull – a volere Ricciardo sulla monoposto da F1.Ai tempi di Marko, era compito delle mogli dei piloti fasciare le mani dei mariti con bendaggi di garza, per limitare i danni causati dalle vibrazioni di auto che correvano anche a 300 km/h su strade spesso tenute male. “Dopo una gara su un’auto di questo tipo tutto il corpo era ammaccato e malconcio” racconta Marko. “Guidare queste macchine era estremamente duro dal punto di vista fisico.L’Alfa T33 pesa meno di 700 kg, con una potenza di oltre 400 cavalli, e un telaio che all’epoca era all’avanguardia:“Fa esattamente ciò che ti aspetti da lei, è una vera macchina da corsa”.Loading the player …Tutto su:alfa romeo t33daniel ricciardohelmut markotarga florioSocialÈ in edicola Automobilismo d’epoca di aprile 2015Il nuovo numero anticipa in copertina il servizio su un’italiana particolare, la Abarth OTR 1000 con il motore a testa “radiale”Sfoglia il numeroAbbonatiRivista cartaceaAbbonati alla versione cartacea di Automobilismo d’Epoca!Rivista su tabletScarica la versione per tablet e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!Rivista per smartphoneScarica la versione per smartphone e leggi Automobilismo d’Epoca quando vuoi!

Ricciardo torna in Sicilia con l’Alfa del record alla Targa Florio19/02/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’Alfa Romeo T33 che fu di Helmut Marko torna a percorrere quei 70 chilometri dove ancora conserva il record. A guidarla, Daniel Ricciardo, australiano ma di origine sicilianaa cura della RedazioneUn amarcord per certi versi e forse anche una “carrambata”. L’Alfa Romeo T33 che ancora detiene il record sul giro alla Targa Florio (33’41” a 128.253 km/h di media) torna su quelle strade per un video realizzato da Red Bull. Altro incrocio di destini per il pilota che la guida: Daniel Ricciardo arriva in Sicilia a ritrovare in qualche modo le sue origini (il papà era siculo, la mamma calabrese, entrambi sono emigrati in Australia). Ed, infine, la T33 era di Helmut Marko che era al volante quando è stato registrato il record ed è stato l’ex pilota – ora consulente per il motorsport in casa Red Bull – a volere Ricciardo sulla monoposto da F1.Ai tempi di Marko, era compito delle mogli dei piloti fasciare le mani dei mariti con bendaggi di garza, per limitare i danni causati dalle vibrazioni di auto che correvano anche a 300 km/h su strade spesso tenute male. “Dopo una gara su un’auto di questo tipo tutto il corpo era ammaccato e malconcio” racconta Marko. “Guidare queste macchine era estremamente duro dal punto di vista fisico.L’Alfa T33 pesa meno di 700 kg, con una potenza di oltre 400 cavalli, e un telaio che all’epoca era all’avanguardia:“Fa esattamente ciò che ti aspetti da lei, è una vera macchina da corsa”.Loading the player …Tutto su:alfa romeo t33daniel ricciardohelmut markotarga florio

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19/02/2015Invia emailStampa articoloIl tuo nome:La tua email:L’email del destinatario:L’Alfa Romeo T33 che fu di Helmut Marko torna a percorrere quei 70 chilometri dove ancora conserva il record. A guidarla, Daniel Ricciardo, australiano ma di origine siciliana

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L’Alfa Romeo T33 che fu di Helmut Marko torna a percorrere quei 70 chilometri dove ancora conserva il record. A guidarla, Daniel Ricciardo, australiano ma di origine siciliana

a cura della RedazioneUn amarcord per certi versi e forse anche una “carrambata”. L’Alfa Romeo T33 che ancora detiene il record sul giro alla Targa Florio (33’41” a 128.253 km/h di media) torna su quelle strade per un video realizzato da Red Bull. Altro incrocio di destini per il pilota che la guida: Daniel Ricciardo arriva in Sicilia a ritrovare in qualche modo le sue origini (il papà era siculo, la mamma calabrese, entrambi sono emigrati in Australia). Ed, infine, la T33 era di Helmut Marko che era al volante quando è stato registrato il record ed è stato l’ex pilota – ora consulente per il motorsport in casa Red Bull – a volere Ricciardo sulla monoposto da F1.Ai tempi di Marko, era compito delle mogli dei piloti fasciare le mani dei mariti con bendaggi di garza, per limitare i danni causati dalle vibrazioni di auto che correvano anche a 300 km/h su strade spesso tenute male. “Dopo una gara su un’auto di questo tipo tutto il corpo era ammaccato e malconcio” racconta Marko. “Guidare queste macchine era estremamente duro dal punto di vista fisico.L’Alfa T33 pesa meno di 700 kg, con una potenza di oltre 400 cavalli, e un telaio che all’epoca era all’avanguardia:“Fa esattamente ciò che ti aspetti da lei, è una vera macchina da corsa”.Loading the player …Tutto su:alfa romeo t33daniel ricciardohelmut markotarga florio

Un amarcord per certi versi e forse anche una “carrambata”. L’Alfa Romeo T33 che ancora detiene il record sul giro alla Targa Florio (33’41” a 128.253 km/h di media) torna su quelle strade per un video realizzato da Red Bull. Altro incrocio di destini per il pilota che la guida: Daniel Ricciardo arriva in Sicilia a ritrovare in qualche modo le sue origini (il papà era siculo, la mamma calabrese, entrambi sono emigrati in Australia). Ed, infine, la T33 era di Helmut Marko che era al volante quando è stato registrato il record ed è stato l’ex pilota – ora consulente per il motorsport in casa Red Bull – a volere Ricciardo sulla monoposto da F1.Ai tempi di Marko, era compito delle mogli dei piloti fasciare le mani dei mariti con bendaggi di garza, per limitare i danni causati dalle vibrazioni di auto che correvano anche a 300 km/h su strade spesso tenute male. “Dopo una gara su un’auto di questo tipo tutto il corpo era ammaccato e malconcio” racconta Marko. “Guidare queste macchine era estremamente duro dal punto di vista fisico.L’Alfa T33 pesa meno di 700 kg, con una potenza di oltre 400 cavalli, e un telaio che all’epoca era all’avanguardia:“Fa esattamente ciò che ti aspetti da lei, è una vera macchina da corsa”.Loading the player …

Un amarcord per certi versi e forse anche una “carrambata”. L’Alfa Romeo T33 che ancora detiene il record sul giro alla Targa Florio (33’41” a 128.253 km/h di media) torna su quelle strade per un video realizzato da Red Bull. Altro incrocio di destini per il pilota che la guida: Daniel Ricciardo arriva in Sicilia a ritrovare in qualche modo le sue origini (il papà era siculo, la mamma calabrese, entrambi sono emigrati in Australia). Ed, infine, la T33 era di Helmut Marko che era al volante quando è stato registrato il record ed è stato l’ex pilota – ora consulente per il motorsport in casa Red Bull – a volere Ricciardo sulla monoposto da F1.

Ai tempi di Marko, era compito delle mogli dei piloti fasciare le mani dei mariti con bendaggi di garza, per limitare i danni causati dalle vibrazioni di auto che correvano anche a 300 km/h su strade spesso tenute male. “Dopo una gara su un’auto di questo tipo tutto il corpo era ammaccato e malconcio” racconta Marko. “Guidare queste macchine era estremamente duro dal punto di vista fisico.L’Alfa T33 pesa meno di 700 kg, con una potenza di oltre 400 cavalli, e un telaio che all’epoca era all’avanguardia:“Fa esattamente ciò che ti aspetti da lei, è una vera macchina da corsa”.

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Il nuovo numero anticipa in copertina il servizio su un’italiana particolare, la Abarth OTR 1000 con il motore a testa “radiale”

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