SORPRESA, L’AUTO ELETTRICA PROTAGONISTA AL SALONE DELLE CLASSIC CAR DI PADOVA

SORPRESA, L’AUTO ELETTRICA PROTAGONISTA AL SALONE DELLE CLASSIC CAR DI PADOVA

Colpo di scena:allo show delle classic carè sbarcatal’auto elettrica. Ad “Auto e Moto d’Epoca” appena andato in scena,le vetture a batteria – elettriche o ibride – erano un po’ ovunque, dallo standPorschea quelloMercedes, da quelloMcLarena quello del colossoStellantis.L’ASI, Automotoclub Storico Italiano, presente in forze a Padovacon un grande “ASI Village”,è rimastoin tema, cogliendo al volo l’ultima tendenza e, nella sua esposizione “Universo Bertone”, ha messo in mostra15 prototipi della Collezione ASI Bertone,rilevata poco tempofaper salvaguardareil patrimonio storico culturale italiano. Qui, in questo “spicchio” di futuro, hanno fattobella mostra– fra le altre – la famosaBertone Bliz del 1992, uno spettacolare prototipo sportivo apropulsione elettricacon linee tese eporte a ghigliottina. Carrozzeria inmateriale composito, telaio tubolare,due motori elettrici, autonomia di100kme accelerazionebrucianteerano le sue caratteristicheche 30 anni fafecero colpo e cheancora oggila rendono attuale. Ma all’ASI Village ha fatto bella mostra di séanche la Bertone ZER Record del 1994. Sì, proprioquel missilemosso da propulsore elettrico che stabilì ilprimo record a Nardò nel 1994percorrendoin un’ora 199,882 km. Raggiunsei 303,977km/he coprì la distanzadi 467 km con una carica.Ovviamente, come da tradizione per il mondo ASI, non si è trattato solo di un’esposizione statica: a raccontare “Universo Bertone”sono stati gli ultimi responsabilidel design dell’azienda fondata nel 1912 da Giovanni Bertonee rilevata nel secondo dopoguerra dal figlio Nuccio. Da far entrare nei libri di storia dell’auto, poi,parallelo tra passato e presentecon le vetture da recordBertone ZER e Blizz Primatistraccontato al pubblico daGianmaria Aghem, il suo ideatore, un imprenditore torinesecon trascorsi nei rally e nelle gare di regolarità, eOscar De Vita, il pilota dei record, allora studente di ingegneria delPolitecnico di Milano, che aveva partecipato al progetto, diventato poi la sua tesi di laurea. La prima concept, il cui nome sta perZero Emission Record, tra il 1994 e il 1995 stabilì5 record mondiali nella Classe IIper veicolimonoposto elettricifino a 1000 kg: distanza percorsain un’ora(199,882 km),velocitàmassima per 100 km(199,587 km/h),velocità massima (303,977 km/h),velocità massimaper 1km(301,515 km/h),autonomiamassimadi 467 km a 120 km/h. A distanza di più di vent’anni da queste imprese, Aghem ha tratto ispirazione dalla ZERper ribadire la bontà e la modernità di quell’originale progetto. Insomma, ecco spiegato come l’auto elettricaha invaso anche il mondo delle classiccar: ad Auto e Moto d’Epoca,il più grande salonedel settore(115000 mqallestiti,11 padiglioni,1600espositori,più di 5000 autoe 4 mostre, oltre alle numerosecase costruttricipresenti e ai tanti i collezionisti e appassionati da tutta Europa)l’amore per i motoriè stato declinato anche inquesta nuova tendenza.“ASI– spiega il presidenteAlberto Scuro–si proietta verso il futuroda tutti punti di vista, collaborando conl’Istituto superiore di sanitàper valutare nel dettagliol’impatto ambientale, che sappiamo già essereinsignificante,dei veicoli storici: questi ultimi, insomma, per il nostro Paesenon sono un problemama al contrariouna risorsa enorme,un’eccellenza italiana. Eccellenza che si sta dimostrando protagonista della ripresa del Paese e che dal punto di vista economico èvolano di un enorme indotto culturale, economico, turistico, occupazionale.LaFiera di Padovane è unadimostrazione”. E lo sviluppo futuro della mobilità a zero emissioni èsempre monitorata con grande attenzionedall’ASI. La stessaBlizz Primatist, con il supporto dell’Automotoclub Storico Italiano, sarà oggetto diun ulteriore sviluppocon la conversione dellamotorizzazione a idrogeno.

Colpo di scena:allo show delle classic carè sbarcatal’auto elettrica. Ad “Auto e Moto d’Epoca” appena andato in scena,le vetture a batteria – elettriche o ibride – erano un po’ ovunque, dallo standPorschea quelloMercedes, da quelloMcLarena quello del colossoStellantis.L’ASI, Automotoclub Storico Italiano, presente in forze a Padovacon un grande “ASI Village”,è rimastoin tema, cogliendo al volo l’ultima tendenza e, nella sua esposizione “Universo Bertone”, ha messo in mostra15 prototipi della Collezione ASI Bertone,rilevata poco tempofaper salvaguardareil patrimonio storico culturale italiano. Qui, in questo “spicchio” di futuro, hanno fattobella mostra– fra le altre – la famosaBertone Bliz del 1992, uno spettacolare prototipo sportivo apropulsione elettricacon linee tese eporte a ghigliottina. Carrozzeria inmateriale composito, telaio tubolare,due motori elettrici, autonomia di100kme accelerazionebrucianteerano le sue caratteristicheche 30 anni fafecero colpo e cheancora oggila rendono attuale. Ma all’ASI Village ha fatto bella mostra di séanche la Bertone ZER Record del 1994. Sì, proprioquel missilemosso da propulsore elettrico che stabilì ilprimo record a Nardò nel 1994percorrendoin un’ora 199,882 km. Raggiunsei 303,977km/he coprì la distanzadi 467 km con una carica.

Ovviamente, come da tradizione per il mondo ASI, non si è trattato solo di un’esposizione statica: a raccontare “Universo Bertone”sono stati gli ultimi responsabilidel design dell’azienda fondata nel 1912 da Giovanni Bertonee rilevata nel secondo dopoguerra dal figlio Nuccio. Da far entrare nei libri di storia dell’auto, poi,parallelo tra passato e presentecon le vetture da recordBertone ZER e Blizz Primatistraccontato al pubblico daGianmaria Aghem, il suo ideatore, un imprenditore torinesecon trascorsi nei rally e nelle gare di regolarità, eOscar De Vita, il pilota dei record, allora studente di ingegneria delPolitecnico di Milano, che aveva partecipato al progetto, diventato poi la sua tesi di laurea. La prima concept, il cui nome sta perZero Emission Record, tra il 1994 e il 1995 stabilì5 record mondiali nella Classe IIper veicolimonoposto elettricifino a 1000 kg: distanza percorsain un’ora(199,882 km),velocitàmassima per 100 km(199,587 km/h),velocità massima (303,977 km/h),velocità massimaper 1km(301,515 km/h),autonomiamassimadi 467 km a 120 km/h. A distanza di più di vent’anni da queste imprese, Aghem ha tratto ispirazione dalla ZERper ribadire la bontà e la modernità di quell’originale progetto. Insomma, ecco spiegato come l’auto elettricaha invaso anche il mondo delle classiccar: ad Auto e Moto d’Epoca,il più grande salonedel settore(115000 mqallestiti,11 padiglioni,1600espositori,più di 5000 autoe 4 mostre, oltre alle numerosecase costruttricipresenti e ai tanti i collezionisti e appassionati da tutta Europa)l’amore per i motoriè stato declinato anche inquesta nuova tendenza.

“ASI– spiega il presidenteAlberto Scuro–si proietta verso il futuroda tutti punti di vista, collaborando conl’Istituto superiore di sanitàper valutare nel dettagliol’impatto ambientale, che sappiamo già essereinsignificante,dei veicoli storici: questi ultimi, insomma, per il nostro Paesenon sono un problemama al contrariouna risorsa enorme,un’eccellenza italiana. Eccellenza che si sta dimostrando protagonista della ripresa del Paese e che dal punto di vista economico èvolano di un enorme indotto culturale, economico, turistico, occupazionale.LaFiera di Padovane è unadimostrazione”. E lo sviluppo futuro della mobilità a zero emissioni èsempre monitorata con grande attenzionedall’ASI. La stessaBlizz Primatist, con il supporto dell’Automotoclub Storico Italiano, sarà oggetto diun ulteriore sviluppocon la conversione dellamotorizzazione a idrogeno.