Una Fiesta per 7 fratelli: storia dell’auto dei Tedeschi
AbbonatiAlfasud TI, la berlina sportiva anti-austerityLa “piccola” sportiva è la protagonista della nuova copertina di Automobilismo d’epoca, in edicolaa partire da domani, sabato 9 giugno. Nuove pagine di annunci, tutti con fotoArea Automobilismo dEpocaRegistratiSocialContatta la redazioneAutomobilismo d Epocaautomobilismodepoca@edisport.itSegnala problemi webwebmaster.moto@edisport.itArretrati e assistenzaassistenza.clienti@edisport.itin edicolaTutto newsFiere d’OltralpeLe storiche âtiranoâ anche in Svizzera: record di espositori e visitatori alla fiera di LucernaSwiss Classic World, salone per auto e moto d’epoca elvetico, ha avuto oltre 10mila visitatori.All’orizzonte l’idea di avere nel 2018 una “piazza Italia”100cavallino da oscarA ottobre nei cinema il documentario sulla Ferrari 312 BÈ la monoposto che vinse il GP d’Italia 1970 condotta da Clay Regazzoni. Riportata in Italia, è attriceprotagonista del film che racconta il suo restauro realizzato da tecnici capitanati da Mauro Forghieri. E il suo ritorno in pista10a torinoUna Cisitalia 202 C âBest in showâ al Concorso di eleganza ASILa vettura, del 1947, selezionata da una giuria prestigiosissima, presieduta da Lorenzo Ramaciotti,nell’ambito di due giorni dov’era rappresentata la migliore storia automobilistica80SALONI DELL’AUTOPadova capitale dellâauto: attesi nuovi record per Auto e Moto dâepoca 2017Dal 26 al 29 ottobre l’intera città sarà coinvolta nell’esposizione: previsti 250mila visitatorie 20 marchi internazionali espositori. Ce lo racconta il patron Mario Baccaglini100Chiudimaestro di stileAddio a Tom Tjaarda, grande talento del design
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in edicolaTutto newsFiere d’OltralpeLe storiche âtiranoâ anche in Svizzera: record di espositori e visitatori alla fiera di LucernaSwiss Classic World, salone per auto e moto d’epoca elvetico, ha avuto oltre 10mila visitatori.All’orizzonte l’idea di avere nel 2018 una “piazza Italia”100cavallino da oscarA ottobre nei cinema il documentario sulla Ferrari 312 BÈ la monoposto che vinse il GP d’Italia 1970 condotta da Clay Regazzoni. Riportata in Italia, è attriceprotagonista del film che racconta il suo restauro realizzato da tecnici capitanati da Mauro Forghieri. E il suo ritorno in pista10a torinoUna Cisitalia 202 C âBest in showâ al Concorso di eleganza ASILa vettura, del 1947, selezionata da una giuria prestigiosissima, presieduta da Lorenzo Ramaciotti,nell’ambito di due giorni dov’era rappresentata la migliore storia automobilistica80SALONI DELL’AUTOPadova capitale dellâauto: attesi nuovi record per Auto e Moto dâepoca 2017Dal 26 al 29 ottobre l’intera città sarà coinvolta nell’esposizione: previsti 250mila visitatorie 20 marchi internazionali espositori. Ce lo racconta il patron Mario Baccaglini100Chiudi
Fiere d’OltralpeLe storiche âtiranoâ anche in Svizzera: record di espositori e visitatori alla fiera di LucernaSwiss Classic World, salone per auto e moto d’epoca elvetico, ha avuto oltre 10mila visitatori.All’orizzonte l’idea di avere nel 2018 una “piazza Italia”100cavallino da oscarA ottobre nei cinema il documentario sulla Ferrari 312 BÈ la monoposto che vinse il GP d’Italia 1970 condotta da Clay Regazzoni. Riportata in Italia, è attriceprotagonista del film che racconta il suo restauro realizzato da tecnici capitanati da Mauro Forghieri. E il suo ritorno in pista10a torinoUna Cisitalia 202 C âBest in showâ al Concorso di eleganza ASILa vettura, del 1947, selezionata da una giuria prestigiosissima, presieduta da Lorenzo Ramaciotti,nell’ambito di due giorni dov’era rappresentata la migliore storia automobilistica80SALONI DELL’AUTOPadova capitale dellâauto: attesi nuovi record per Auto e Moto dâepoca 2017Dal 26 al 29 ottobre l’intera città sarà coinvolta nell’esposizione: previsti 250mila visitatorie 20 marchi internazionali espositori. Ce lo racconta il patron Mario Baccaglini100
Fiere d’OltralpeLe storiche âtiranoâ anche in Svizzera: record di espositori e visitatori alla fiera di LucernaSwiss Classic World, salone per auto e moto d’epoca elvetico, ha avuto oltre 10mila visitatori.All’orizzonte l’idea di avere nel 2018 una “piazza Italia”100cavallino da oscarA ottobre nei cinema il documentario sulla Ferrari 312 BÈ la monoposto che vinse il GP d’Italia 1970 condotta da Clay Regazzoni. Riportata in Italia, è attriceprotagonista del film che racconta il suo restauro realizzato da tecnici capitanati da Mauro Forghieri. E il suo ritorno in pista10a torinoUna Cisitalia 202 C âBest in showâ al Concorso di eleganza ASILa vettura, del 1947, selezionata da una giuria prestigiosissima, presieduta da Lorenzo Ramaciotti,nell’ambito di due giorni dov’era rappresentata la migliore storia automobilistica80SALONI DELL’AUTOPadova capitale dellâauto: attesi nuovi record per Auto e Moto dâepoca 2017Dal 26 al 29 ottobre l’intera città sarà coinvolta nell’esposizione: previsti 250mila visitatorie 20 marchi internazionali espositori. Ce lo racconta il patron Mario Baccaglini100
Fiere d’OltralpeLe storiche âtiranoâ anche in Svizzera: record di espositori e visitatori alla fiera di LucernaSwiss Classic World, salone per auto e moto d’epoca elvetico, ha avuto oltre 10mila visitatori.All’orizzonte l’idea di avere nel 2018 una “piazza Italia”100
Le storiche âtiranoâ anche in Svizzera: record di espositori e visitatori alla fiera di Lucerna
Swiss Classic World, salone per auto e moto d’epoca elvetico, ha avuto oltre 10mila visitatori.All’orizzonte l’idea di avere nel 2018 una “piazza Italia”
cavallino da oscarA ottobre nei cinema il documentario sulla Ferrari 312 BÈ la monoposto che vinse il GP d’Italia 1970 condotta da Clay Regazzoni. Riportata in Italia, è attriceprotagonista del film che racconta il suo restauro realizzato da tecnici capitanati da Mauro Forghieri. E il suo ritorno in pista10
A ottobre nei cinema il documentario sulla Ferrari 312 B
È la monoposto che vinse il GP d’Italia 1970 condotta da Clay Regazzoni. Riportata in Italia, è attriceprotagonista del film che racconta il suo restauro realizzato da tecnici capitanati da Mauro Forghieri. E il suo ritorno in pista
a torinoUna Cisitalia 202 C âBest in showâ al Concorso di eleganza ASILa vettura, del 1947, selezionata da una giuria prestigiosissima, presieduta da Lorenzo Ramaciotti,nell’ambito di due giorni dov’era rappresentata la migliore storia automobilistica80
Una Cisitalia 202 C âBest in showâ al Concorso di eleganza ASI
La vettura, del 1947, selezionata da una giuria prestigiosissima, presieduta da Lorenzo Ramaciotti,nell’ambito di due giorni dov’era rappresentata la migliore storia automobilistica
SALONI DELL’AUTOPadova capitale dellâauto: attesi nuovi record per Auto e Moto dâepoca 2017Dal 26 al 29 ottobre l’intera città sarà coinvolta nell’esposizione: previsti 250mila visitatorie 20 marchi internazionali espositori. Ce lo racconta il patron Mario Baccaglini100
Padova capitale dellâauto: attesi nuovi record per Auto e Moto dâepoca 2017
Dal 26 al 29 ottobre l’intera città sarà coinvolta nell’esposizione: previsti 250mila visitatorie 20 marchi internazionali espositori. Ce lo racconta il patron Mario Baccaglini
maestro di stileAddio a Tom Tjaarda, grande talento del design
maestro di stileAddio a Tom Tjaarda, grande talento del design
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StorieUna Fiesta per 7 fratelli: storia dell’auto dei Tedeschi16 dicembre 2016a cura della Redazione
Una Fiesta per 7 fratelli: storia dell’auto dei Tedeschi
Una Fiesta per 7 fratelli: storia dell’auto dei Tedeschi
Un esemplare del 1978, che ha fatto prendere a tutti loro la patente. Con lâaiuto di appassionati germanici, lâhanno restaurata per fare un regalo al papà . La famiglia ospite alla presentazione della 7a serie e Ford ha realizzato questo bel filmato
Un esemplare del 1978, che ha fatto prendere a tutti loro la patente. Con lâaiuto di appassionati germanici, lâhanno restaurata per fare un regalo al papà . La famiglia ospite alla presentazione della 7a serie e Ford ha realizzato questo bel filmato
Una Fiesta per 7 fratelli: storia dell’auto dei TedeschiNel 2016 ha compiuto 40 anni una delle utilitarie che hanno fatto la storia dell’automobile, la Ford Fiesta. In questo periodo di tempo ne sono stati prodotti oltre 17 milioni di esemplari, e la storia continua con l’ultima generazione, la settima, che è stata appena presentata. Sette, come i fratelli Tedeschi di Sant’Ilario d’Enza (RE). Perché parliamo di loro? Perché tutti e 7 hanno imparato a guidare sulla Fiesta Mk1 acquistata nel 1978 da Carlo e Gianfranca, i loro genitori. I quali custodiscono ancora oggi, e in ottime condizioni, la loro macchina, che considerano a tutti gli effetti un gioiello di famiglia.Cristina, Monica, Francesco, Massimo, Paolo, Valentina e Chiara l’hanno restaurata, perché anche un’auto della qualità di una Fiesta inquasi 40 anni e dopo 250.000 kmha bisogno di una rinfrescata. E poi, dopo lezioni di guida, spostamenti e viaggi, volevano regalare un sorriso al padre, in un momento in cui la sua salute è messa a dura prova, ed esaudire il suo grande desiderio di ottenere la Targa Oro.“La Fiesta è stata una grande parte della nostra famiglia. Io e le mie sorelle minori non soloabbiamo imparato a guidare sulla Fiestama su di essa siamo rientrati in fasce dall’ospedale, appena nati”, ha raccontato Paolo, 34 anni, il maschio più giovane. “Sapevamo che per mio padre riportare la Fiesta al suo antico splendore sarebbe stato molto importante. Abbiamo usato la nostra Fiesta per partecipare a matrimoni, vacanze… per noi è come un’ottava sorella”.In Italia, per ottenere il più alto riconoscimento per auto d’epoca, è necessario dimostrare le perfette condizioni del veicolo, che devono essere al 100% fedeli a quelle originali. E quando Paolo ha raccontato agli amici diFahrer Deutschland, gruppo di appassionati di Fiesta Mk1/Mk2, cheper ottenere la Targa Oro sarebbero serviti dei nuovi sedili, introvabili in Italia, la comunità di “Fiestisti” ha organizzato la raccolta fondi“Aktion Tedeschi”. Il gruppo di appassionati, oltre ad omaggiare la famiglia dei tanto agognati sedili, ha donato un assegno alla onlus GR.A.D.E., l’associazione di ricerca contro il tumore che ha contribuito alla creazione del Core, l’Ospedale Oncologico di Reggio Emilia, per sensibilizzare e aiutare la ricerca contro il cancro. In questa occasione, le istituzioni locali hanno omaggiato i ragazzi di Fahrer Deutschland con il primo tricolore d’Italia.“La nostra Fiesta è di nuovo bellissima, come se il tempo fosse tornato indietro. Piacerebbe anche a me poterlo fare”, ha commentato Carlo Tedeschi dopo aver ammirato l’auto di famiglia tornata agli antichi splendori.La Fiesta MK1 della famiglia Tedeschi ha ottenuto la Targa Oro ASI il 3 dicembre scorso.Pochi giorni prima, il 29 novembre, la famiglia Tedeschi aveva partecipato come ospite d’onore alla serata, a Colonia, dedicata alla presentazione globale della prossima generazione di Fiesta.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Una Fiesta per 7 fratelli: storia dell’auto dei Tedeschi
Nel 2016 ha compiuto 40 anni una delle utilitarie che hanno fatto la storia dell’automobile, la Ford Fiesta. In questo periodo di tempo ne sono stati prodotti oltre 17 milioni di esemplari, e la storia continua con l’ultima generazione, la settima, che è stata appena presentata. Sette, come i fratelli Tedeschi di Sant’Ilario d’Enza (RE). Perché parliamo di loro? Perché tutti e 7 hanno imparato a guidare sulla Fiesta Mk1 acquistata nel 1978 da Carlo e Gianfranca, i loro genitori. I quali custodiscono ancora oggi, e in ottime condizioni, la loro macchina, che considerano a tutti gli effetti un gioiello di famiglia.Cristina, Monica, Francesco, Massimo, Paolo, Valentina e Chiara l’hanno restaurata, perché anche un’auto della qualità di una Fiesta inquasi 40 anni e dopo 250.000 kmha bisogno di una rinfrescata. E poi, dopo lezioni di guida, spostamenti e viaggi, volevano regalare un sorriso al padre, in un momento in cui la sua salute è messa a dura prova, ed esaudire il suo grande desiderio di ottenere la Targa Oro.“La Fiesta è stata una grande parte della nostra famiglia. Io e le mie sorelle minori non soloabbiamo imparato a guidare sulla Fiestama su di essa siamo rientrati in fasce dall’ospedale, appena nati”, ha raccontato Paolo, 34 anni, il maschio più giovane. “Sapevamo che per mio padre riportare la Fiesta al suo antico splendore sarebbe stato molto importante. Abbiamo usato la nostra Fiesta per partecipare a matrimoni, vacanze… per noi è come un’ottava sorella”.In Italia, per ottenere il più alto riconoscimento per auto d’epoca, è necessario dimostrare le perfette condizioni del veicolo, che devono essere al 100% fedeli a quelle originali. E quando Paolo ha raccontato agli amici diFahrer Deutschland, gruppo di appassionati di Fiesta Mk1/Mk2, cheper ottenere la Targa Oro sarebbero serviti dei nuovi sedili, introvabili in Italia, la comunità di “Fiestisti” ha organizzato la raccolta fondi“Aktion Tedeschi”. Il gruppo di appassionati, oltre ad omaggiare la famiglia dei tanto agognati sedili, ha donato un assegno alla onlus GR.A.D.E., l’associazione di ricerca contro il tumore che ha contribuito alla creazione del Core, l’Ospedale Oncologico di Reggio Emilia, per sensibilizzare e aiutare la ricerca contro il cancro. In questa occasione, le istituzioni locali hanno omaggiato i ragazzi di Fahrer Deutschland con il primo tricolore d’Italia.“La nostra Fiesta è di nuovo bellissima, come se il tempo fosse tornato indietro. Piacerebbe anche a me poterlo fare”, ha commentato Carlo Tedeschi dopo aver ammirato l’auto di famiglia tornata agli antichi splendori.La Fiesta MK1 della famiglia Tedeschi ha ottenuto la Targa Oro ASI il 3 dicembre scorso.Pochi giorni prima, il 29 novembre, la famiglia Tedeschi aveva partecipato come ospite d’onore alla serata, a Colonia, dedicata alla presentazione globale della prossima generazione di Fiesta.
Nel 2016 ha compiuto 40 anni una delle utilitarie che hanno fatto la storia dell’automobile, la Ford Fiesta. In questo periodo di tempo ne sono stati prodotti oltre 17 milioni di esemplari, e la storia continua con l’ultima generazione, la settima, che è stata appena presentata. Sette, come i fratelli Tedeschi di Sant’Ilario d’Enza (RE). Perché parliamo di loro? Perché tutti e 7 hanno imparato a guidare sulla Fiesta Mk1 acquistata nel 1978 da Carlo e Gianfranca, i loro genitori. I quali custodiscono ancora oggi, e in ottime condizioni, la loro macchina, che considerano a tutti gli effetti un gioiello di famiglia.
Cristina, Monica, Francesco, Massimo, Paolo, Valentina e Chiara l’hanno restaurata, perché anche un’auto della qualità di una Fiesta inquasi 40 anni e dopo 250.000 kmha bisogno di una rinfrescata. E poi, dopo lezioni di guida, spostamenti e viaggi, volevano regalare un sorriso al padre, in un momento in cui la sua salute è messa a dura prova, ed esaudire il suo grande desiderio di ottenere la Targa Oro.
“La Fiesta è stata una grande parte della nostra famiglia. Io e le mie sorelle minori non soloabbiamo imparato a guidare sulla Fiestama su di essa siamo rientrati in fasce dall’ospedale, appena nati”, ha raccontato Paolo, 34 anni, il maschio più giovane. “Sapevamo che per mio padre riportare la Fiesta al suo antico splendore sarebbe stato molto importante. Abbiamo usato la nostra Fiesta per partecipare a matrimoni, vacanze… per noi è come un’ottava sorella”.
In Italia, per ottenere il più alto riconoscimento per auto d’epoca, è necessario dimostrare le perfette condizioni del veicolo, che devono essere al 100% fedeli a quelle originali. E quando Paolo ha raccontato agli amici diFahrer Deutschland, gruppo di appassionati di Fiesta Mk1/Mk2, cheper ottenere la Targa Oro sarebbero serviti dei nuovi sedili, introvabili in Italia, la comunità di “Fiestisti” ha organizzato la raccolta fondi“Aktion Tedeschi”. Il gruppo di appassionati, oltre ad omaggiare la famiglia dei tanto agognati sedili, ha donato un assegno alla onlus GR.A.D.E., l’associazione di ricerca contro il tumore che ha contribuito alla creazione del Core, l’Ospedale Oncologico di Reggio Emilia, per sensibilizzare e aiutare la ricerca contro il cancro. In questa occasione, le istituzioni locali hanno omaggiato i ragazzi di Fahrer Deutschland con il primo tricolore d’Italia.
“La nostra Fiesta è di nuovo bellissima, come se il tempo fosse tornato indietro. Piacerebbe anche a me poterlo fare”, ha commentato Carlo Tedeschi dopo aver ammirato l’auto di famiglia tornata agli antichi splendori.
La Fiesta MK1 della famiglia Tedeschi ha ottenuto la Targa Oro ASI il 3 dicembre scorso.
Pochi giorni prima, il 29 novembre, la famiglia Tedeschi aveva partecipato come ospite d’onore alla serata, a Colonia, dedicata alla presentazione globale della prossima generazione di Fiesta.
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Automobilismodepoca.it – Quotidiano di informazione Reg. Trib. di Milano n.394 in data 23.06.2003
